Un coetaneo sul palco.

aprile 30, 2009

Andato a vedere, con cara combriccola, lo spettacolo di Corrado Guzzanti al palasport di Cesena.
Dura quasi due ore e mezza.
Il Corrado non si risparmia,come i comprimari: sorellina Caterina e il Marzocca.
Esordisce come Tremonti stile nobile Francese alla viglia della rivoluzione, mentre farnetica di denaro da trovare su altri pianeti “perchè non è possibile che i soldi siano tutti qui,su un pianeta modesto di una galassia minore”; e di “dischi volanti che in realtà sono monete di altri mondi,e noi ancora non l’abbiam capito bene”.
Prosegue con una riedizione brillante del Caso Scafroglia, con lui e il Marzocca nei ruoli rispettivi di giornalista sfottente e padre Federico: riappaiono ogni tanto nei cambi scena,e giù a testa bassa contro tutto e tutti, con le copie della bibbia in vendita a sette euro e nove quella piccola e a sedici e cinquanta quella grande, e le “pagine che non coincidono,sicchè sono due versioni: versione lunga e versione corta” ; poi le frasi per “i giovani che escono dalle discoteche con le macchine e si drogano mentre sono al volante” , frase che da sola ha fatto piegar dal ridere quelli del pronto soccorso presenti a fianco di dove stavamo noialtri; ed ancora i ” semini”,cioè gli slogan ricchi di valori da lanciare ai giovani ,come ad esempio “sottogamba NO! brutto!” ; oppure ” sottogamba,in senso lato per carità,NO! “
Poi Prodi, fatto in video,mentre fermo alla stazione dove “i piccioni lo scagassano addosso” ricorda che le vecchiette lo apostrofano ” eh,professore,anche lei, con quel Padoa Schioppa che era una gran bella testa di casso,eh!” ; e che sa che prima o poi lo cercheranno in ginocchio, e lui allora li farà piazzare bene in ginocchio e giù , ” sacc…” un bel colpo nella collottola a tutti .
Indi Bertinotti, interpretato dal vivo, rammaricato perchè ” la sede del pavtito non si trova più,ci son stato ievi pomeviggio e la seva eva già diventata lo studio d’un commevcialista; ho chiesto ai compagni dove state, e loro m’han detto: Fausto, devi cevcave una sede tutta dipinta di blu, il nostro nuovo colove”.

Ed ancora Padre Pizarro o Biazarro, assai annoiato nel dire che la chiesa catotlica non è contro la pillola del giorno dopo: anzi,”prendetevela la sera prima e dormiteci su,via”.
Poi Caterina Guzzanti nel ruolo prima di Miss Italia poi della Gelmini che smoccola in calabrese; Marzocca nei panni del borgataro che sa come ridurrre i prezzi dei fagiolini, “je meni al fruttarolo, je meni forte,poi ie chiedi quanto me li fai,’sti fagiolini?”

Eppoi Quelo, il santone, accolto con una mezza standing ovation dal pubblico; e il finalino con Funari in video, che comunica dall’aldilà, una specie di paradiso che tanto paradiso non è, ” co’ ‘ste mmmerde de scimmie che te cacano in testa, la puzza de la caca (sic) de ‘ste stronze, l’arcangelo gabriele che non è limpido e Lucifero che è n’disgraziato,vittima d’un errore giudiziario, tutto costa un casino, per parla’ co’ dio ce devi fa’ un mutuo; e ricordateve: la volgarità è come la bellezza, sta negli occhi di chi scorreggia”.

Chiusura tra uragano di applausi.

Sempre grande, il Guzzanti: a volte viene da ridere anche a lui.
Un po’ più stanco,però.
Sarà l’età.
La mia stessa età.

Satete bene.

Ghino La Ganga

Arrivano i geni.

aprile 29, 2009

Con chi cominciamo?
Bah: con Donna Veronica,dài.
Colei che ha sposato Lui, ma poprio Lui, ed ora ogni sei mesi frigna e piange per donnine e compleanni.
Beh,Cara,Geniale, Donna Veronica: si consoli con questo “primo posto nel post”.
Così smette di piangere e frignare, tornando serena a respirare quella bella aria della Lombardia, che già ha prodotto i suoi risultati rendendo geniale Barbarina: colei che asserì che il conflitto di interessi non è una priorità,perchè gli italiani non ne sentono l’esigenza.
Ah,dimenticavo: auguri per la prole,eh?
Che venga su bella e geniale come quella precedente: ma soprattutto come Lei.

Con chi andiamo avanti?
Mah:restiamo in Lombardia, dacchè Milano è a due passi.
Si faccia largo a Letizia Moratti: la quale, dopo che la Procura ha ottenuto il sequestro di 460 milioni di eurini di derivati finanziari, ha deciso di noiminare un advisor perchè ” dobbiamo capire la situazione”.
Cara Sindaca, al costo di un caffè in Galleria Vittorio Emanuele la descrivo io,la situazione meneghina: siete nella merda.
Ora,però,non sia genialmente avara e cacci il caffè,suvvìa.

Proseguiamo?
Massì: però sempre a MIlano, con il geniale Direttore Generale Finanza,Patrimoni e Bilancio del Comune .
Ossia il geniale Dott.Elfo Butti,capace di rispondere,d’un fiato : “Derivati finanziari? Non so nemmeno cosa siano; e non parlo nemmeno una parola di inglese”.

Finalino?
Sì,però torniamo in Romagna.
Rullo di tamburi per il ruggito d’un vecchio ma geniale leone della politica locale, quell’Ermanno Vichi che fu prima geniale Presidente della Provincia di Rimini,poi geniale Parlamentare della Margherita.
E che ieri,sui giornali, se ne uscito con un’idea geniale quanto lui : tra Rimini e il Montefeltro,si crei un polo tecnologico di alto livello.
Tutto qui,il genio?
Mannò,è chiaro:lo si sottoponga al sistema fiscale della vicina Repubblica di San Marino,così sarà concorrenziale; e non si dica che non si può fare,dacchè un professore di diritto internazionale ha confermato a lui – il geniale Ermanno Vichi – che si può fare benissimo.

Beh,caro Ermanno : hai ragione Tu.
Fanculo l’Unione Europea, fanculo il divieto di zone franche, fanculo l’abolizione dei Duty-free,fanculo i privilegi fiscali, fanculo le liste nere e quelle grigie,fanculo l’iva unica,fanculo l’imposizione mono-bi-trifase.

Anzi,facciamo le cose come si deve: sottoponiamo tutta l’Italia al sistema fiscale Sanmarinese; e già che ci siamo, aboliamo la Costituzione,i trattati Europei ed adottiamo tutte le leggi dell’antica terra della libertà.

Che fortuna,quando tutti questi geni arrivano insieme.
Che fortuna.

Stiano bene,loro e i lettori.

Ghino La Ganga

Ne basterebbero cento.

aprile 28, 2009

Tanti ne basterebbero,di preti come Don Giorgio dell’Ospedale, parroco dell’Alba,quartiere di Riccione.

Chi ha letto questo blog in passato già lo sa: un parroco di quelli tosti, di quelli veri,di quelli solidi.

Un parroco che non vacillò,quando, da un sondaggio sui quotidiani locali,risultò che cinque riccionesi su dieci sapevano indicare la strada per sua parrocchia; ma che otto su dieci conoscevano l’indirizzo esatto, comprensivo di numero civico, del vicino strip-club denominato “Pepenero”,e che tre di quegli otto rispondevano all’intervistatore ” mi segua,ci sto andando anch’io”.

Un parroco che,nel maggio 2008, istituì una sorta di patente a punti per comunicandi e cresimandi: tante messe viste,tanti punti guadagnati,perfino la conta a fine mese mariano.

Un parroco che andò a votare alle primarie del PD di Riccione affermando ” solo per oggi sono del PD”.

Un parroco che ier l’altro s’è fatto fotografare durante la partita di calcio del Riccione Fc,in tribuna, per ben due volte: la prima a fianco della candidata sindaco della PDL Renata Tosi, la seconda a fianco del candidato sindaco PD Massimo Pironi.

Ne basterebbero cento,insomma.

Il fatto è che sono molti,molti di più.

State bene.

Ghino La Ganga

Il filo rosso.

aprile 27, 2009

Sere fa son stato a una rimpatriata di ex amministratori comunali.
Son capitato a fianco dell’ex collega alla cultura : ha quindici anni più di me,di sinistra convinto.
Eppure il rapporto fu buono, e lo è ancora: lui organizzava le cose “serie” ; io,che stavo al turismo, quelle più “commerciali”.
Lui faceva festival teatrali e retrospettive mirate, io concorsi per cantanti dilettanti e fiere paesane;lui promuoveva mostre di pittura,io serate acid-jazz.
Sicchè,per consuetudine,ci chiamavamo tra noi,rispettivamente,”la boutique” ed “il supermercato.
A cena,dicevo,si magnava e si beveva,si ricordavano i tempi andati: perseguivamo un intento comune, cercavamo di appassionare il pubblico senza spaventarlo,facendolo assistere un po’ a tutto cercando di non sbracare troppo e di non promuovere troppa immondizia,e,soprattutto,di non maltrattarlo costringendolo a vedere cose astruse e pretenziose.
Seduta davanti a noi,una giovane consigliera comunale PD: di quelle che han capito molte cose,san loro quale è la cultura vera.

La tipa criticava la rassegna teatrale organizzata dall’ex collega.

-“Ah. E cosa suggeriresti,per cambiarla?”
abbiam chiesto pressochè all’unisono.
-“Un taglio secco.Si fa un festival solo per avanguardia veramente ristretta,e ciao ciao a chi non capisce. Chi non capisce sta a casa,se vuoi raggiungere l’eccellenza non puoi badare a tutti.”

Ci siam messi a ridere,come due vecchi commilitoni che ne han sentite tante, e adesso pure questa.

-“Bah,avrai ragione tu”,
abbiam concluso ributtandoci sulla piadina.

Ieri ho letto i giornali, dove si parlava di quella tremenda storiaccia di Sesto San Giovanni, con quei due poveri ragazzi derubati picchiati, stuprati mentre erano appartati in auto.
Ho poi sentito in tv le dichiarazioni del sindaco di Sesto, Giorgio Oldrini,del PD.
La sua giunta,nonostante che la Lega alle elezioni politiche abbia ottenuto grosse percentuali,non ne tiene conto, e prosegue per la sua strada.
Ad esempio,ha riferito Oldrini, “fa molto per l’integrazione: l’anno scorso abbiamo istituito un corso per stranieri volto ad insegnare il rispetto della donna,un corso che ripeteremo perchè secondo me questa è la giusta via per integrare gli stranieri.”

Ho idealmente affiancato il viso della consigliera PD a quella di Oldrini.
Poi ho idealmente affiancato le loro due idee politiche, quella sulla cultura e quella sull’integrazione.
C’è un filo rosso che le unisce .
Un filo che sembra voler dire: non ce ne frega un cazzo della gente.

Secondo me Berlusconi smetterà di vincere solo quando morirà.

State bene.
Ghino La Ganga

Aumenti motivati.

aprile 26, 2009

Ieri Fabrizio Corona e Belen Rodriguez hanno presenziato,quali star pagate e acclamate,all’evento Summer Show organizzato dal Comune di Riccione al Palazzo del Turismo,comprendente sfilate varie di costumi da bagno e sportswear.
Presentava Elenoire Casalegno.
A fine evento, mentre risalivano in auto,Belen e il Corona sono stati circondati da fans festanti: chi voleva l’autografo,chi una foto, chi un abbraccio,chi un bacio.
Tra i più convinti,una madre che cercava di far scattare un’istantanea di Corona con la di lei figlia di pochi anni.
Corona ha sbuffato: devo andare, non se ne parla.
La madre gli ha detto con tutti i soldi che ti prendi la puoi anche fare,una foto con mia figlia.
Corona, che si era già infilato nell’auto offerta dal Comune,è sceso imbufalito ed ha affrontato la tipa: se devo anna’ devo anna’, non è che posso ‘sta qua sei ore, impara l’educazione e imparala a tua figlia.
Risalito in auto, ove Belen s’era già seduta, ha ordinato vai e la vettura è partita sgommando, rischiando d’investire i passanti.
Non ci son stati commenti da parte del Comune di Riccione,committente /pagatore dell’evento.
In comprenso, il vicesindaco con delega al turismo Lucio Berardi,aggirantesi nel backstage,è stato scambiato per un modello : così ha assicurato,entusiasta, la presentatrice Casalegno.

A Morciano di Romagna il PD ha trovato finalmente il candidato.
Si tratta di Battazza, ex sindaco del vicino comune di Montefiore, ex presidente dell’Unione dei Comuni della Valconca,ex comandante della Polizia Municipale di alcuni comuni limitrofi ed ora comandante della Polizia Municipale del comune di San Giovanni in Marignano.

A Gemmano,invece, è il PDL ad aver trovato il candidato sindaco,anzi,la candidata : si tratta di Edda Negri, nipote di Mussolini e Donna Rachele.
Nella mia lista c’è anche tanta gente di sinistra,ha riferito la candidata,esibendo una foto con Nonna Rachele di tanti anni fa.

L’Ausl di Rimini ha divulgato i dati relativi alle patologie mentali nella Provincia: negli ultimi anni,rispetto alla popolazione residente,sono aumentate del 50%.

E te credo.

State bene.

Ghino La Ganga

Mettiamola cosi’: se effettivamente l’umanita’ e’ stata creata con atto volontaristico come i soldatini di creta, o ancora deriva da un disegno intelligente messo in piedi dall’Onnipotente, Padre Livio Fanzaga dev’essere il classico scarto di magazzino che senza sapere come si ritrova una bolla di accompagnamento sul groppone, la sóla che anche artigiani scafatissimi scagazzano nei momenti di minore ispirazione.

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Insomma, con un idiota imbecille come Padre Livio Fanzaga il disegno intelligente, e’ proprio il caso di dirlo, va a farsi benedire: se per l’uomo vale lo schemino del burattino di fango cui magicamente viene in dote il soffio dell’anima, Padre Livio Fanzaga invece assomiglia di piu’ a un pupazzetto di merda insufflato di miasmi irrespirabili.

Le posizioni del nostro gia’ le conosciamo, come sappiamo la sua orgogliosa fierezza cattolica, prodigiosamente virata sulla lotta alla melassa del politicamente corretto: i gay, tutti da mettere in galera; il terremoto in Abruzzo, un segno del Signore che ci vuole far partecipare dei valori della sua passione, quindi zitto e scava col sorriso; i bus atei, opera del demonio e chi sta senza dio, se ne accorgera’ quando gli viene il cancro.

In un paese normale, Padre Livio Fanzaga verrebbe esposto in quei circhi di provincia, scalcagnati, assieme a tigri spelacchiate e acrobati incapaci: il pubblico gli tirerebbe qualche nocciolina esortandolo “a fare il numero di Medjugorie”, o “a raccontare le ultime imprese del Maligno”. Pero’, essendo in Italia, non solo Padre Livio Fanzaga gode giustamente del seguito degli analfabeti, dei seguaci del terrone che si faceva le stimmate col mercurio cromo, e degli altri rincoglioniti, beghine inutili e segaioli del caso: no, in Italia per non farci mancare niente lo si finanzia pure con l’otto per mille, non ha forse detto Mario Giordano che la sua rassegna stampa e’ la migliore d’Italia? E dunque vuoi non dargli i soldi?

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Una testa di cazzo cosi’ clamorosa e’ esattamente quello che serve all’Italia: perche’ agli italiani piace farsi insultare e prendere per il culo, e la figura del matto, in quel sapiente crogiolo culturalista basato sulle vecchie paure che nel nostro paese andranno via sempre un po’ piu’ tardi rispetto agli altri, ed indugeranno col loro pleomorfismo felpato fino a che non restera’ un centesimo da versare alla chiesa cattolica, – dicevo, la figura del matto e’ quella che coincide col parresiasta, l’uomo che deve dire la verita’, anche se scomoda e a rischio della propria vita. E se ad alcune pecorelle del gregge non insuffli un po’ di arteriosclerosi e le rimodelli come questo patetico sbruffone e merdaiolo da osteria, dove sta il divertimento?

Quindi stiamo sereni: finche’ ci sono in giro giullari completamente rimbecilliti come Padre Livio Fanzaga, gente ignorante che non sarebbe buona neanche a spalare merda in una stalla e che, non sapendo un cazzo e non capendo un cazzo non sa fare altro che insultare nei suoi impuniti delirii, l’Italia restera’ saldamente ancorata a quella dolcissima e disperata utopia di vecchio paesotto ultracattolico lontano dalla globalizzazione, dalla contaminazione, dalla modernizzazione.

Un Italia che non solo e’ come e’, ma e’ come deve essere.

Smettere fa bene.

aprile 23, 2009

Si passa da un pacchetto a quindici.
Poi da quindici a dieci, e da dieci a cinque.
Poi restan solo quelle dopo i pasti: tre, che poi diventan due perchè quella dopo colazione non è mai stata la migliore.
Poi ne resta solo una dopo pranzo,o dopo cena.
Alla fine non fumi più manco quella:la sensazione cambia, stai meglio senza, quel poco di tosse e catarro residui non li sopporti,meglio evitare del tutto.
Anche in politica è così.
Visto iersera Prodi in Tv da Minoli: mai sembrato più in forma, con le idee chiare,lo spirito pronto,l’eloquio stranamente chiaro, il gesticolare animato ma necessario.
E’ perchè ha smesso di far politica,secondo me: fa bene, smettere.
Ti vengono battute più brillanti,sicchè lo approvi quando risponde : alla domanda chi l’ha impressionata tra i nuovi politici mondiali, il nostro ha risposto pronto Gordon Brown,che quando parla rende l’idea di sapere bene ciò che dice,e di conoscere le conseguenze delle sue azioni
E quando gli han chiesto : e Tony Blair?
Il nostro ha fatto un mezzo sorrisetto,ed ha in pratica replicato l’elogio di Gordon Brown, sapete,Blair non dava l’impressione di capire fino in fondo le conseguenze delle sue decisioni.

Eh,caro Romano, vedi che smettere fa bene?
Così ci si accorge anche di quanto erano inutili certe persone,nell’attesa che se ne accorgano anche quelli che le strapagano per parlar d’aria fritta in giro per il mondo.

A meno che l’argomento non sia quello che è universalmente riconosciuto come il più grande successo dell’indispensabile Blair.
Sì,proprio quello lì.
Il funerale di quella tipa.
Anche lei indispensabile,perdiana.

State bene.
Ghino La Ganga

La candidata in lista.

aprile 22, 2009

La quota rosa l’imponeva: bisognava trovar donne.
Belle,brutte,laureate,diplomate,impiegate,precarie: andavan bene tutte.
Il più era convincerle, da quanto quell’ostia di candidato sindaco s’era messo in testa di far le cose perbene, cinquanta-e-cinquanta tra maschi e femmine.
Rinunzie dolorose,per far posto : Fanetti l’avevan mandato via perchè era vecchio;che di anni, alla fine, ne aveva solo sessanta ed era quello che si ricordava tutto,anche chi aveva pagato la tessera e chi no.
Ginatti?
S’era mandato a casa da solo,con quella storia dei brogli nell’assegnazione dei buoni casa per la riqualificazione del centro storico: cazzo,lo sapevano anche i sassi che aveva favorito figlio e figlia, che s’eran fatti la casa figa a spese del comune dopo aver comprato il rudere pericolante.
Fraschitti invece era come nel limbo.
Sperava di fare il sindaco, aveva fatto le primarie convintissimo.
L’avevan trombato per venti voti.
Non se l’era presa, non aveva lasciato il partito nè aveva fatto una lista per cazzi suoi.
Stava lì zitto.
Come uno che si vede passare la grande occasione davanti e sa che prima o poi tornerà a fare quel che faceva: l’assessore a vita,perchè porta consenso.
Agli altri.
Insomma: ci volevan donne,donne come se piovesse.
Sicchè al coordinatore Zippi venne in mente la Fregoli.
Cazzo: la Fregoli.
Era una bella gnocca,la Fregoli.
O meglio: era stata una bella gnocca,la Fregoli.
Adesso un po’ meno.
Però se girava per il paese si giravano ancora tutti.
Era poi una con la testa,la Fregoli: o almeno, così pareva.
Era stata tante cose,a dire il vero: tranne la laurea e un lavoro fisso,aveva avuto tutto.
Tre mariti,venti amanti, mille cortei, sei cineforum,quattro viaggi aiuto in Bosnia,cinque pellegrinaggi a Gaza,otto petizioni contro la discarica – che poi l’avevan fatta lo stesso – cento appelli contro il nucleare, con quel cartello arrugginito a inizio paese che era già vecchio quando l’avevan montato.
La misero in lista,lei accettò tutta contenta.
Cazzo,finalmente la grande occasione: la politica, quella vera.
Che non lo sapeva neanche lei,come la chiamavano in paese.
Meglio così,pensò Zippi.
Meglio così.

(I nomi,gli eventi,le circostanze del post sono frutto di fantasia. La loro coincidenza con fatti o persone reali è puramente casuale. State bene. Ghino La Ganga)

Gli è andata male.

aprile 22, 2009

Altro dialogo udito ieri.

-E Paganucci? Si ricandida?
-No.La moglie non vuole.
-La moglie.Ma quella è matta….
-Senti:le mogli non sono normali nessuna.Magari a lui è andata proprio male,dài.

(State bene.Ghino La Ganga)

MEMENTO.

aprile 22, 2009

Dialogo udito ieri.

-Sai che il ragionier Matitucci si candida nella lista PD?
-Ma dài. Pensa che è il mio commercialista.
-Ah.Comunque è un cretino. Ricordatelo.

(State bene. Ghino La Ganga )