Dove cazzo è Messori l’unica volta che serve?
Maggio 23, 2009
Avevamo lasciato qualche anno fa il grande giornalista, apologeta e giocatore di scopa bazzica cattolico alla visione del film “Magdalene” di Peter Mullan, nel quale si mostravano le agghiaccianti violenze e sevizie di cui erano vittime ragazze in un collegio cattolico femminile irlandese. Con il sussiego tronfio del mestatore cattolico, Messori arricciava i suoi baffi da busone in sonno e sentenziava che dopo tale sconcezza e falsità, sarebbe stato opportuno “creare una lega anti-diffamazione per tutelare i cattolici, sul modello della Anti-Defamation League ebraica”.
Bene, bisogna essere onesti e riconoscere che Messori aveva ragione: il film “Magdalene” era del tutto inadeguato, ma per difetto, dato che il recente rapporto dei giornalisti Colm O’Gorman e Mary Raftery, reso pubblico a Dublino nei giorni scorsi, fotografa una situazione di abusi orribili e pressoché sistematici senza distinzione di sesso. Insomma, roba da lager nazista con il solito corollario mafioso di insabbiamenti, minacce, scuse pelose e preghierine per i colpevoli: ma non si era detto che i nuovi Hitler erano quelli che votavano “sì” al referendum sulla legge 40?
Per cui invitiamo senz’altro Messori ad istituire la lega anti-diffamazione cattolica: magari depositandone l’atto di fondazione presso lo stesso tribunale dove verranno celebrati i primi processi a carico della lobby ecclesiastico-mafiosa autrice delle decennali violenze. Anzi, in quell’occasione lo si potrebbe anche fare incontrare senza scorta con i famigliari delle vittime e le vittime stesse. Sono certo che come primo passo della sua lega, sarebbe un successone.
Maggio 24, 2009 at 10:57 am
La realtà, caro Anskij, come sai, è molto più avanti della fantasia. Sei arrivato in ritardo, c’è già.
http://legaantidiffamazionecristiana.blogspot.com/
Maggio 25, 2009 at 6:59 PM
Vedo che hai cancellato la sequela di falsità e insulti che tempo addietro avevi scritto, anche nei miei confronti.Ho -ahimè-letto la tua intenzione di ripubblicarli: ti diffido dal farlo.
Samuele Zerbini
Maggio 25, 2009 at 7:00 PM
Mi auguro che la cancellazione del mio post significhi che non pubblicherai più niente su di me, altrimenti sarò costretto a rivolgermi a legali
Samuele Zerbini