Tutto il sussiego stronzo di Sua Eccellenza Monsignor Luigi Negri

Maggio 31, 2009

E poteva mancare l’indispensabile messaggio di Sua Eccellenza in prossimità delle elezioni? Esticazzi, certo che no. D’altronde, se al gregge ogni tanto non gli fai sentire il ringhio del cagnaccio, si sa che le pecorelle possono sbandare. E allora Mons. Luigi Negri sostituisce allo zuccotto viola la coppola mafiosa e riprende i suoi insostituibili ammaestramenti.

Nell’approssimarsi di questo doppio importante appuntamento socio politico il Vescovo sente in coscienza il dovere di ribadire alcuni punti che sono sostanziali, e quindi, normativi per l’atteggiamento che i cristiani sono chiamati ad assumere in questa occasione.

1. Il magistero del Vescovo, (le lettere pastorali, i ripetuti interventi nei momenti della vita delle varie comunità parrocchiali), ha riproposto continuamente che il cristiano è chiamato a percorrere un itinerario, personale e sociale, che va, senza soluzione di continuità, dalla fede alle opere. La fede non può non diventare cultura, non può non dettare criteri etici e sociali, per un intervento originale nella vita della società. L’impegno attivo a partecipare alla tornata elettorale è pertanto non un fattore facoltativo ma necessario, per la verità dell’esperienza di fede.

Solito pugnettone isterico volto a riconfermare i noti privilegi. Abbiamo anche spostato i confini del “la chiesa non fa politica” a “la chiesa deve fare politica”: Sua Eccellenza Mons. Bagnasco aveva nel frattempo spiegato i passaggi intermedi con passamontagna, piede di porco ed esplosivo al plastico. Attendiamo ancora spiegazioni da quei politici cattolici che coi loro paralogismi calligrafici da rivista parrocchiale ci avevano spiegato che la chiesa non interferiva in alcun modo con i processi legislativi.

2. Debbono essere privilegiate formazioni socio politiche e singoli candidati che garantiscano una fedeltà viva ed operativa ai principi fondamentali della Dottrina Sociale della Chiesa. Sinteticamente essi sono: la centralità assoluta della persona umana, nella sua dignità e responsabilità; il rispetto e la difesa della sacralità della famiglia fondata sul matrimonio che si esprime nell’assunzione responsabile della paternità e della maternità e della educazione dei figli.

Allora: a seguire al dettaglio le istruzioni di Sua Eccellenza niente Bossi, niente Berlusconi, niente Fini, niente Casini. Insomma, Monsignor Luigi Negri, tra le righe, invita a votare a sinistra. Per una volta, smessi i panni del prete-pasdaran, indossa quelli del prete-operaio.

Non meno grave è il compito di promuovere la indisponibilità della vita umana a qualsiasi forma di potere mondano. La vita umana deve essere riconosciuta ed amata in tutti gli stadi dell’esistenza, con un’opposizione forte a qualsiasi tentazione manipolatrice, ed a qualsiasi, ipocrita deriva di carattere eutanasico. Occorre poi lavorare attivamente perché la liberta di educazione e di cultura possano essere riconosciute ed attuate anche in questo territorio. Il Vescovo ritiene assolutamente intollerabili gestioni del problema adolescenziale e giovanile che risultino, di fatto, connivenze con le devianze di alcolismo e di droga. Tali principi dovrebbero ovviamente essere alla base dei programmi di singoli o di coalizioni che intendano coniugare questi principi della Dottrina Sociale della Chiesa con le condizioni le esigenze e i problemi delle popolazioni di questo territorio. I problemi reali devono essere illuminati dai principi, non i principi essere di fatto estromessi dal “piccolo cabottaggio” istituzionale ed amministrativo. I principi fondamentali della Dottrina Sociale della Chiesa sono proposti in modo inequivocabile solo dalla Autorità della Chiesa.
L’autorità della Chiesa giudicherà persone coalizioni ed amministrazioni, tenendo presente esclusivamente la fedeltà vera a questi principi fondamentali.

Traduzione: Berlusconi può anche fare le prove-bukkake con delle quindicenni. A me e agli altri non ce ne frega un cazzo.

Per quanto riguarda le elezioni europee: il Vescovo non può non comunicare il suo profondo disagio per atteggiamenti e decisioni che hanno informato, negli ultimi anni, l’unione Europea e le sue strutture operative. Abbiamo assistito a posizioni discriminatorie e vessatorie nei confronti dei valori della tradizione cristiana e anche nei confronti di persone che li testimoniavano coraggiosamente nella vita politica europea. L’Unione Europea ha preteso più di una volta di interferire nella libertà del magistero papale aprendo pubblicamente polemiche disinformate ed intolleranti. L’Unione Europea e le sue strutture operative sono, oggi come oggi, un luogo di serio e continuo attentato alla libertà della Chiesa ed alla varietà delle culture dei popoli europei. Per questi motivi, il Vescovo ritiene che sia assolutamente necessario, utilizzando la possibilità della preferenza, mandare in Europa personalità di limpida cultura cattolica e disposti al sacrificio di una testimonianza pubblica, anche quando richiedesse sacrifici. Non è certo il momento di mandare in Europa piccoli funzionari che hanno concluso la fase locale della loro carriera politica o personalità stravaganti, ma senza dignità culturale e senza reale amore al bene comune. Il popolo della Diocesi sappia utilizzare fino in fondo la possibilità che gli è data di un voto “qualificato”. Il Vescovo implora sul popolo, impegnato in questi importanti scadenze elettorali l’aiuto e la protezione della Beata Vergine delle Grazie, che in tempi non meno tristi di questi ha assicurato a questo popolo conforto e sostegno nella quotidiana testimonianza della fede.

Traduzione: vota PdL, me lo ha detto anche la Madonna, ieri, mentre giocavo a tressette.

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La seguente è invece una dichiarazione a seguito della nota dell’Asur Marche che invitava i medici regionali a rispettare la legge e a prescrivere la pillola del giorno dopo.

Siamo di fronte all’ennesima prova del disprezzo della legalità e della libertà della persona. Quali sono i motivi di necessità  che spingono ad adottare una direttiva di questo tipo? Il tema della pillola abortiva è delicatissimo da più punti di vista. Obbligando la prescrizione, si impone, di fatto, una via che chiunque deve poter decidere di rifiutare. Non mi sembra possibile. Prima è stato consentito l’omicidio forzato di Eluana, ora si obbliga a praticare l’aborto. Spero proprio che non sia un diktat  perché tutti i medici devono poter essere obiettori. E se si priva la libertà anche di un solo sanitario, viene meno uno dei principi fondamentali della Costituzione. Questa è una dittatura, e in Italia si parla sempre più spesso di azioni dittatoriali. E’ ora che la gente si faccia qualche domanda in più. I medici devono resistere in nome della libertà.

Queste facce di merda e treccartari del cazzo sono meravigliosi: pronti a calpestare la Costituzione quando essa sancisce il diritto a rifiutare le cure, e a farsi forte di essa con interpretazioni bizantine se un pertugio ne può consentire l’interruzione di pubblico servizio, che però resta comunque un reato; difensori instancabili della “libertà”, che però deve essere amministrata da loro che sono uno stato totalitario e non ammette alternative. L’inconsistenza delle loro argomentazioni è così desolante che possono trovare spazio solo in paesi dall’identità incerta ed usi a diventare colonie. Non sono altro che buffoni col cervello in merda, pedofili impenitenti, piccoli truffatori da osteria, giocolieri da teologia di strada e balilla ignoranti che ammorbano la vita civile e tutto gratis grazie ai soldi dei contribuenti. Bisognerebbe prenderli a calci in culo su e giù per la via Emilia per qualche migliaio di chilometri: gli scarafaggi hanno una lunga autonomia.

13 Responses to “Tutto il sussiego stronzo di Sua Eccellenza Monsignor Luigi Negri”

  1. Cori Says:

    Vorrei che dio esistesse, per il solo gusto di vedere schiumare il grasso dei loro culi ciccioni a contatto con le fiamme dell’inferno.


  2. Cancella quanto hai scritto, altrimenti sarò costretto a rivelare la tua identità a Monsignor Luigi Negri….

    Samuele Zerbini

    • giovanni Says:

      la chiesa ha il dovere di difendere i principi del vangelo ma , per farlo deve essere credibile, non puo’ certo sedersi sulla limousine di alcapone di arcore che rappresenta l’anticristo in persona, i luiginegri non sanno cosa li aspetta sulla porta di san Pietro, mio padre mi diceva che non c’e’ nessuno che sta male come un prete all’inferno, mi vergogno come cattolico d’esser rappresentato da un chierico di tal fatta come mi vergogno del nanomafio che ha venduto l’anima al diavolo , solo i preti non lo hanno ancora capito!

  3. sam Says:

    parole come nettare. Per altro hai notato il passaggio dove monsignore insiste sulla parola “popolo”?


  4. Beh, la differenza è che Monsignor Negri si esprime con il suo nome e cognome. Invece il nostro Anskij-Sesto Empirico etc etc si nasconde vigliaccamente dietro un nome falso, perchè si è belli e grossi dietro ad una tastiera…

  5. Ol'Fillmore Says:

    Che palle sto Zerbini!

  6. ilmondodigalatea Says:

    Zerbini, ma nella vita nun c’hai altro da fa’? Ah, no, già, è vero.
    🙂

  7. Cori Says:

    Zerbini lo manderemmo a rifare muri a secco a Pianosa….diciamo per tre mesi. Perchè siamo tolleranti, sia ben inteso.


  8. Purtroppo ho troppe altre cose da fare… dovrei spiegarvi molte cose sulla vita, che nella vostra cecità soddisfatta non vedete…

    Chissà, prima o poi lo farò, magari ospite di Sesto Empirico nel suo buen retiro di Bilancino…

    Samuele

  9. ilmondodigalatea Says:

    Grazie, Zerbini, ma non ho bisogno delle tue lezionicine. Fossi in te, però, prima di offrirti per darne, inviterei ad un esame di coscienza: sei proprio convinto che la “cecità soddisfatta” sia la nostra? Come fai a esser certo che la “cecità soddisfatta” non sia la tua? Ci sono tanti modi di essere cechi e soddisfatti: come, ad esempio, esser convinti che la propria verità sia l’unica degna della maiuscola. Che poi, soddisfatti… lo si è finché non si ha il coraggio di porsi delle domande seriamente… sicuro che tu te le sei fatte?

    • ilmondodigalatea Says:

      Prego il padrone di casa di correggere “cechi” scritto sopra in “ciechi”… m’è scappato il ditino. Per quanto, di Cechi soddisfatti, ovviamente, ce ne sono in giro. Soprattutto nel giardino di Villa Certosa d’estate, se non sbaglio.

  10. Logico Says:

    Se è verità, è una sola, non possono esistere più verità. E’ logica pura…

  11. serra Says:

    ce ne fossero di vescovi e sacerdoti come lui. si lo so vi da fastidio, avete trovato uno con i contributi..che non si fà certo mettere i piedi in testa da nessuno,figurimoci da gentaccia,come quella che scrive queste “Patacate”..che sono il nulla..!.


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