Lettera aperta a BiffoBoffo da parte di noi cattolici
settembre 4, 2009
Gentile omosessuale ex-direttore Boffo;
Siamo spiacenti nel doverLe confermare che Lei ha completamente tradito il mandato a suo tempo affidatole da noi cattolici. Non solo ha insozzato la fiducia di Sua Eccellenza, il quale non organizza seminari per fare l’incularella coi delegati ma semmai per richiamare le truppe all’ordine. E noi invece con cosa ci ritroviamo? Con uno che a) sembra appena uscito dal prive’ del Planet Hollywood, frocione sin dentro l’anima, per di piu’ con profumo Dolce & Gabbana (ma proprio quello doveva scegliere?); b) ha talmente tanta fregola di provare nuove posizioni in sacrestia che addirittura rompe i coglioni alla signora per cinque mesi consecutivi con labbra a bocchino. E che cazzo.
Sappiamo che, in casi come questi, l’unica risposta possibile e’ il suicidio. Noi cattolici siamo assolutamente su questa linea, sperando che lei si tolga di torno al piu’ presto. Ma non subito: eh no, sarebbe troppo facile, caro BiffoBoffo.
E’ necessario che lei per almeno altri 2-3 anni si maceri in continui sensi di colpa. Poi, passato del tempo, potra’ magari anche essere usato come martire dalle alte gerarchie: tanto con il peccato di sodomia va lo stesso all’inferno, se ci mette anche il suicidio al massimo si fa una bella scampagnata tra i due gironi cosi’ la schiantiamo, e la smette di rompere i coglioni una volta per tutte.
Togliersi di mezzo, dicevamo. Non riusciamo ad immaginare miglior sorte per un individuo come Lei, attentatore di famiglie naturali e rapporti eterosessuali. Eh no, caro il mio BiffoBoffo: e’ inutile che mi fai mille pugnette al Family Day con quegli altri cerebrolesi e ritardati mentali: la Sua colpa e’ indifendibile, scomparire e’ l’unica soluzione possibile dopo tutto il dolore arrecato a Sua Eccellenza. Lei, e la sua tracotante messa in mora del sobrio stile cattolico.
Quindi, quando riemergera’ in qualche giornale parrocchiale a distribuzione locale, e ad un convegno la aggrediremo ricordandole la sua inconfessabile lascivia, chini il capo e non rompa i coglioni. Soffra, ma in silenzio; sconti la sua colpa in penitenza, si riavvicini alla castita’ e rivaffanculo.
Ah, quasi dimenticavo: tante care cose da Beppino Englaro.
Distinti saluti
Noi Cattolici