In bella mostra.
settembre 11, 2009
“Pronto!”
“Oh,cazzo.Eccoti! Allora,ce l’hai un’idea?”
“Boh….Raffello?”
“Eh,stocazzo.Già fatta ad Urbino.Ancora in corso,mi risulta.”
“Sì,ma l’ho vista e fa ridere.Non hanno un cazzo.”
“Già.Ma va così: chi non ha un cazzo o quasi, ma sta nel luogo natale dell’artista,fa la mostra. Non lo sapevi?”
“Sapevo,sapevo…senti,ci buttassimo sul Guercino?”
“Ah,il seicento…ma perchè Guercino?”
“Perchè è un minore del seicento, in fondo trascurato.Un mostra dedicata,mi pare, quasi vent’anni fa.Poca roba.Mica come Caravaggio,Carracci,Reni…perfino di Cagnacci, han fatto due mostre in 14 anni…Guercino non mi sembra…”
“Boh.Bisogna controllare.Te conosci un collezionista di Guercino?”
“Si trova.Basta cercare.Basta pagare.Basta chiedere al Comune di Cento…han molta roba,loro…. “
“Ecco,pagare: ma mica solo l’assicurazione,adesso lo sai che fan quella pugnetta di noleggio travestita da rimborso spese…..”
“Sì,lo so.Ma tocca bere o affogare.Altrimenti?”
“Ah,boh. Sei te quello delle idee. Ma il Guercino ha legami qui? “
“Che legami?”
“Della serie: è nato qui? No.E’ vissuto qui? No. Ha avuto un amore qui? No. Ha avuto figli qui?No.S’è sposato qui? Non s’è proprio sposato,mi sembra. Ha avuto allievi di qui? Manco per il cazzo. Ha scoreggiato qui,almeno?No,direi. Sennò se ne sarebbe parlato,no?”
“Sei acido!” (ridendo)
“No,son realista. Pensa a tutte le pugnette che si fanno per giustificare una mostra dedicata a uno: pensale tutte, e poi mi dici. Son giunti a far mostre dedicate alle ricette preferite di un regista del cinema…”
“Eh,ho capito, ma quello è stato un caso limite…”
“Un caso limite ‘stocazzo. O ti capita una botta di culo come quella di New York,con quel cazzo di Velasquez che si son ritrovati,che adesso possono far l’ennesima mostra dei miei coglioni…”
“Eh,lo so come han fatto gli americani : è passato uno di lì e ho detto ‘ehi, ma ‘sto stronzo con i baffi in ‘sta tela mi sembra Velasquez.Sarà mica un autoritratto?’
“Ecco,allora così,bisogna fare….trovare una testa di cazzo che passi di lì,veda un ritratto qualsiasi di quelli che abbiamo nel magazzino,epoca seicento, e dica ‘ ma’sto imbecille del ritratto non assomiglia al Guercino? Sarà mica un autoritratto…cioè: un altro, di autoritratto…uno veramente suo, non quello che gli han fatto quelli della sua bottega…. ecco,così,magari… ”
“Poi bisogna prezzolare qualcuno che lo confermi.”
“Quello è il meno, Dài retta,è il meno.Con tutti i critici disoccupati che abbiamo,in ‘sto paese dei miei coglioni…basta prendere qualcuno da qualche televendita…..”
“Ah,quello è vero.Insomma: Guercino?”
“Bah…però facciamo sempre arte antica…” (sospirando)
“Eh,caro mio: se fai la solita esposizione di contemporanea di giovani artisti del luogo, ti tocca esporre quei soliti quattro stronzi di graffitari scioperati,quei soliti tre o quattro imbecilli che son convinti d’aver inventato l’arte materica, sei o sette videoinstallazioni, due o tre formelle dei miei coglioni…ti tocca trattare con quelle merde di galleristi che han sempre il nipote da piazzare….”
“Oppure andare sulla solita trita transavanguardia, che sennò prima o poi ‘sto revival degli anni ottanta finisce…”
“Vedi che hai capito? Tocca buttarti sull’arte antica,sennò i torpedoni dei pensionati come li porti qua a vedere la mostra? Ti pare che vengono a vedere un video di una che rompe i finestrini delle macchine parcheggiate con un giaggiolo di legno, come quella svizzera là……come si chiama? Oppure una fila di pastiglie da farmacia, come quell’altro ..come cazzo si chiama….Oppure: vuoi che vengano a vedere uno scoiattolo imbalsamato che s’è sparato,come quello là…. come si chiama, quel pirla? ”
“Non mi ricordo, ma ho capito.Hai ragione.Niente contemporanea. Anzi,nemmeno moderna. Viva Guercino,dài.”
“Sennò….”
“Sennò?”
“Niente,pensavo. Quali sono le mostre dove vai sul sicuro? Quelle che riempi,dico.”
“Ah,boh. Caravaggio. Raffaello. L’arte romana, che così fai dire a tutti: ‘eh,come erano avanti.stavano meglio di noi’. O anche l’ottocento,dài. Basta buttar su due Longhi…oppure anche Fattori…..”
“Fuochino…..non ti limitare all’arte italiana,dài.”
“Bah. Non vorrai mica dire…”
“Certo. Voglio proprio dire quello. Gli impressionisti. Vai con gli impressionisti e riempi. Metti gli impressionisti e sei a posto. “
“Eh,bravo.Ma mica siamo a Parigi.”
“Ecco,appunto, Non siamo a Parigi. Bisogna fare come gli americani,dicevamo,no? Han fatto pure una mostra con quattro impressionisti americani,loro,gli americani. Quattro pirla di americani che erano andati a Parigi e videro gli impressionisti, e li coparono.E loro ci han fatto una mostra sopra. Ti rendi conto?”
“Eh…allora?”
“Allora adesso ti dico io. Ci mettiamo a cercare .Anche in qualche mercatino del cazzo.Vuoi che non saltino fuori quattro scemi dei nostri che andarono a Parigi,videro la bottega di Nadar e si misero a copiare? Vuoi che non troviamo quattro stronzi di impressionisti italiani?”
“Ah…però…che roba. “
“Dài,mettiamoci a cercare.Anche su internet,vuoi che qualcosa non venga fuori?”
“Eh,magari. Senti, ma con il comune chi ci parla? E con la provincia? E la regione? Dì, bisogna stare attenti, che qui ci salta il contratto di consulenza…”
“Dài retta a me, e non salta un cazzo, Facciamo un successone. Attento,però: non post-impressionisti italiani .Quelli esistono davvero,tra l’altro . Impressionisti e basta. Sennò la gente pensa che la vogliamo fregare.”
“Eh..certo. E’ vero. Dài,mi metto al lavoro. Ci sentiamo domani.”
“Bravo.Ecco. A domani, ciao-ciao-ciao.”
“Ciao-ciao-ciao.”
(La conversazione è immaginaria. Ogni riferimento a persone,fatti o luoghi realmente esistenti è da considerarsi frutto del caso e non voluto.
State bene.
Ghino La Ganga)