Ghino e Anskij in un rinnovato affratellamento: e scorrono calde lagrime nel ricordo delle buone cose (di pessimo gusto)
settembre 30, 2009
Caro Ghino, riandare con la memoria a quanto hai scritto mi ha sciolto il cuore. Sapevo non mi avresti deluso, e sono io che a mia volta devo farmi perdonare per avere il cuore cosi’ indurito. La ragione l’hai d’altronde colta in pieno, e non poteva essere altrimenti: ovvero non ci siamo ancora ripresi dalla scomparsa – prematura e ingiusta – della Margherita.
Come si fa ad andare avanti e sapere che l’unica, vera risposta ai problemi del paese, quella cosa che ti fa sentire piu’ Margherita di altri, quella cosa che ti fa sentire veramente Margherita, e’ stata abbandonata in modo cosi’ miope per mettersi nuovamente nelle mani di D’Alema?
Certo, dato il suo curriculum di stratega e le straordinarie vittorie che la volpe del Tavoliere ha conseguito e continua ad ottenere, sarebbe anche potuta andar peggio. Immaginiamoci, per esempio, cosa sarebbe successo al partito se avessero dato l’investitura a Veltroni. Meno male che i saggi – e ce ne sono tanti, nel Partito Democratico – non furono cosi’ presuntuosi ed avventati a suo tempo.
Hai sentito cosa ha detto appunto D’Alema la scorsa settimana? “Il suo declino e’ gia’ cominciato. Alle prossime elezioni, Berlusconi perde”. In tema di profezie azzeccate e battaglie politiche da sostenere, se non addirittura da creare dal niente, D’Alema e’ quasi meglio di Dante Alighieri: e dopo queste sue parole, io mi figuro gia’ i parlamentari del centrodestra prendere d’assalto le agenzie viaggi. Tanto, la prossima legislatura non ci sara’ trippa per gatti.
Resta effettivamente da sottolineare che D’Alema ha si’ detto chi perdera’ le prossime elezioni, ma non ha detto chi le vincera’. Ma – e questa e’ una certezza che voglio condividere con i milioni di elettori e simpatizzanti – e’ scontato che sara’ il Partito Democratico a trionfare. Assolutamente. E non aggiungo altro. Anzi gia’ mi preparo a governare.
Proprio un peccato che forse Rutelli non fara’ parte di questa nuova stagione. Certo, come tu hai fatto notare e’ difficile restare insensibili davanti al genio di un Buttiglione o di un D’Onofrio, o dello stesso Casini, una delle piu’ grandi risorse che ha questo paese. Ma forse non tutto e’ perduto. Io – ti lancio cosi’ questa mia idea – vedrei benissimo una coalizione tra queste forze. Anzi secondo me l’UdC, grazie al suo limpido rappresentare la cultura cattolica nella sua cifra piu’ evoluta, si configurerebbe come un felice riequilibrio di un partito che, Rutelli docet, e’ troppo spostato a sinistra, vedi anche la candidatura provocatoria di Marino, che e’ cattolico ma non cattolico di quelli veri.
Per cui, anche se il colpo durissimo dell’abbandono di Rutelli potrebbe far stramazzare a terra il pure solidissimo impianto del Partito Democratico, non disperiamoci comunque perche’ ce lo potremmo ritrovare in casa dall’altro pianerottolo.
Tanto poi si vince, l’ha detto D’Alema. E questo, tu mi insegni, basta e avanza.