Ghino vs. Anskij : l’istanza di perdono.
settembre 30, 2009
Sì,caro Anskij, hai ragione.
Devo vergognarmi: non ti ho informato di quanto sta facendo Rutelli, e questo è imperdonabile.
La critica di colui che il PD sta per perdere,infatti,è lucidissima,e proprio per questo mi ha ammutolito: il Pd non dà risposte.
Ha ragione lui, perchè troppo in fretta si è abbandonato quel geniale partito che,da solo, era una risposta alle domande degli italiani, anzi,l’unica vera risposta: quel geniale partito denominato Margherita,che ebbe in Rutelli un esponente di punta.
E che punta,cazzo.
Ora il Francesco vuole lasciare il PD , giustamente pubblicando un libro che – ancor più giustamente – richiama un titolo della Fallaci,mai come in questo caso citato a proposito: “lettera a un partito mai nato”, e son lacrime amare solo a pensare a come l’ispirazione sia venuta da “lettera a un bambino mai nato”.
Un titolo geniale,insomma.
Come altro compendiare infatti ,e in un sol colpo, l’unione delle due culture che solo del bene han fatto a questo paese, cioè quella marxista e quella cattolica,implicitamente riferendosi a un problema aperto come quello della Ru 486,che solo menti sopraffine come la Finocchiaro possono affrontando nel modo che si è visto?
Ma l’interrogativo più grave è un altro: dove andrà,ora il Rutelli?
Il mio timore è che si unisca a quei geni della politica italiana che purtroppo – e qui è emerge chiara l’incapacità denunciata dal nostro – il PD non è riuscito ad attrarre .
Sto parlando di Vietti e Cesa dell’Udc, di Gasparri del Pdl, di D’Onofrio, della Poli Bortone, della Santanchè; di tutte quelle menti strepitose della politica italiana che,producendo ogni giorno idee nuove, ci rendono orgogliosi di vivere in questo grande paese.
Insomma,caro fraterno amico Anskij: perdonami.
Un tempo certi dibattiti,certi conflitti,certe posizioni, venivano sapientemente tenuti nascosti,almeno fino alla fine dei congressi imminenti.
Oggi non è più così,purtroppo: il mio silenzio voleva rimarcare anche questa perdita dei valori dei partiti,che troppo son cambiati.
Or che Rutelli se ne va, mi lacero nel dolore più profondo: non rivedremo mai più il simbolo di Italia.it, con quello stivale stilizzato che pareva un cazzo appeso al contrario.
Non avremo più una richiamo attento,puntuale, sicuro, a quei fondamenti cattolici che troppo spesso vengono dimenticati: dopo la perdita di Boffo,ora la perdita di Rutelli.
E’ troppo,davvero.
Sicchè perdonami,se puoi, e mandami una bottiglia del Martini che non bevi.
Anche mezza bottiglia, non merito altro.
Stai bene, e stiano bene i lettori.
Il Tuo amico
Ghino La Ganga