A chiare parole.

febbraio 4, 2010

Iersera il Fassino Piero criticava Berlusconi Silvio,dacchè il Silvio aveva detto certe cose al parlamento Israeliano, e certe altre cose ad Abu Mazen;sicchè non capiva,il Fassino Piero, come si potessero dire cose competamente diverse a due persone interessate allo stesso problema, visto che in certe materie bisogna esser chiari.

A me è venuto in mente che in pratica la politica estera italiana è stato un susseguirsi di versioni diverse sullo stesso fatto, restando stabile solo la linea Moro-Colombo-Moro-Andreotti-Andreotti-De Michelis- Andreotti.

Una linea che pareva condividere lo stesso ideale,così riassumibile: diciamo cose diverse  in modo da non inimicarci nessuno,che di bombe sui treni e sugli aerei abbiam già quelle dei serviziucci nostri e di chissàchi, e  le nostre aziendine belle devon continuare a lavorare con tutti,specie all’estero.

Ci fu poi uno che , in materia d’Albania,  affermò chiaramente il doppio binario: sosteniamo Fatos Nano a parole, ma, in effetti, appoggiamo Sali Berisha. Oppure disse: appoggiamo Sali Berisha a parole;in realtà sosteniamo Fatos Nano. Non ricordo bene.

L’unica cosa certa  fu che non s’accorse d’avere il microfono aperto, e fece saltar fuori un bel casotto.

Era Piero Fassino.

State bene.

Ghino La Ganga