La mi porti un calcione da Firenze.
febbraio 18, 2010
Se qualcuno dei lettori deve andare,che so,ad Oslo, oppure,che so,a Narvik,oppure,che so,a Bergen,oppure,che so, deve andare in qualche cazzo di posto in Norvegia per lavoro,vacanze,donnine,passatempo,sci alpino,sci di fondo,aringhe affumicate,piattaforme petrolifere,acquisto maglioni norvegesi,palle di neve,alci,renne,quel che vuole, insomma, e incontra uno di questi due qui,o anche tutti e due:
magari a passeggio,mentre son lì con il panino all’aringa in mano, o mano nella mano con la biondina di turno,o anche mano nella mano con il biondino di turno,che questo non ci importa;oppure anche intenti a entrare in una chiesa protestante,ma anche intenti a entrare in una sauna scambista, in un localino equivoco,in una birreria, in un fast-food,in un cinema, in un museo,nel museo del fram,del kontiki,in quello di Munch,insomma: intenti a entrare dove cazzo stanno entrando;ecco,dicevo,se li incontra,l’uno o l’altro o anche tutti e due, faccia un favore a me, dicevo, e piazzi a quello che incontra,ma anche a tutti e due se li trova insieme, uno di quei calci in culo che fan decollare e arrivare diretti in un fiordo, ma non nel primo fiordo disponibile, nossignore; nel fiordo più a nord del nord, nel fiordo più lontano del cazzo che esiste, in quello più gelato,dove ancora trovi rottami di sottomarini russi che son lì da cinquant’anni, dove mai va nessuno,neanche per fare un giro,uno di quei fiordi del cazzo dimenticati da tutti, che se ti incontrano ti scambiano per un balenottero e ti vendono al mercato a tranci,stile il secondo tragico Fantozzi.
Ve ne sarò grato,in vista del ritorno di champions league. Forza Viola.
State bene.
Ghino La Ganga