Un povero prete.
febbraio 23, 2010
Bisogna subito fare qualcosa per difendere Don Ernesto Moro,parroco di San Pietro a Seano (Prato).
Ereditati 6 (leggansi:sei) milioni di euro da una fida parrocchiana passata a miglior vita – sebbene già quella con Don Ernesto debba essere stata irripetibile,dato che il religioso le telefonava ogni sera e la visitava spesso – il povero parroco ha chiesto 25mila euri ai fedeli della chiesetta sua,per sistemar le campane che,pare,non fanno più quel bel din-don-dan d’una volta.
Insomma: un tracollo,povero Don Ernesto. Egli, evidentemente per distrarsi da questa brutta situazione, sta dicendo che presto tutto sarà chiarito, ed ha invitato a visitar la chiesa (già che c’era) una delle veggenti di Mudijegore.
Nella sua opera di rasserenamento degli animi,per fortuna, Don Ernesto viene attivamente coadiuvato dal fido parrocchiano Alessio Bracciotti: questi ha infatti rassicurato l’Italia circa il fatto che Don Ernesto, in una delle ville costituenti il patrimonio ereditato dalla vedova , ci va spesso a meditare.
Insomma, cari amici e lettori del blog, diffondiamo anche noi il verbo di Don Ernesto: tutto va bene, tutto è pace e bene, tutto è sereno. Si riprenda l’usanza delle offerte,ordunque.
E taccia anche il vescovo di Pistoia, quel Bianchi che dovrebbe mettere in pratica il suo nome di battesimo Mansueto: impari,anzi, che se un prete povero è indice di una chiesa attenta ai bisognosi che rimangon comunque tristi, l’accanirsi contro un povero prete che deve giustificare dove ha messo i soldi, e perchè ne chiede ancora, è uno spettacolo che non li rallegra di sicuro ( i bisognosi).
Prova ne sia che,per cercare dei bisognosi non diciamo proprio allegri,ma almeno un po’ meno tristi, il nostro beneamato Don Ernesto ha intenzione di recarsi a Cuba,mica ad Haiti.
Dunque taccia,Eccellenza,e non turbi oltre questo nostro eroe della fede contemporanea.
State bene.
Ghino La Ganga