Vogliamo dire “Basta!” agli inutili formalismi elettorali di questo peraltro splendido paese…
marzo 8, 2010
…e per farlo, noi cattolici ci rivolgiamo a carne della nostra carne, sangue del nostro sangue, a quel popolo illuminato di tanti devoti che cosi’ spesso si mostra piu’ in sintonia con il nostro premier Silvio Berlusconi, difensore dei valori cattolici davanti alle politiche anti-cristiane della sinistra. Come dice l’utente “Miserere Mei” sull’augusto http://www.cattoliciromani.com, in un thread dedicato alla brillante iniziativa presa durante l’ultimo Consiglio dei Ministri:
Ecco la fotografia dei due schieramenti:
Il Partito dei notai e degli avvocati.
La Sinistra sa perfettamente come muoversi attraverso la giungla di regole e regolette per presentare le liste correttamente con tutti i timbri tondi necessari e tutte le virgole al loro giusto posto. E’ il trionfo della burocrazia, del formalmente ineccepibile, il paradiso dei legulei e dei costituzionalisti. L’importante è la forma.
Il Partito dei muratori e degli ingegneri.
La Destra, essendo il partito dell’azione, non bada in modo particolarmente attento alle forme, sbaglia nella forma ma nella sostanza fa cose che la Sinistra non è riuscita a fare: toglie il pattume dalle strade di Napoli, mette in galera fior di mafiosi e di camorristi, ricupera miliardi di tasse evase.
Nessuno osi venire a dirmi che il PdL non è in grado di raccogliere 3800 firme con tanto di bollo tondo. Allora perchè si vuole escluderlo dalla competizione elettorale? Le firme sono richieste essenzialmente per limitare il proliferare dei partitucoli, non certo per verificare la consistenza del primo partito italiano.
Certo che alla Sinistra non sarà parso vero di poter mettere le mani, senza competizione, sulla Lombardia per trasformarla in un secondo Lazio alla Marrazzo.
Ma è questo che i cittadini della Lombardia vogliono? O per la Sinistra il risultato elettorale è un optional?
La politica del fare non si vergogna di lavorare per il nostro bene, per rappresentarci adeguatamente e darci sempre nuovi, straordinari diritti che se li sognano nel decadente sincretismo oggettivamente anticristiano di tanti paesi europei sostanzialmente laicisti. La decretazione d’urgenza, poi, non e’ altro che quella felice formula che sintetizza perfettamente la nostra gioiosa macchina da guerra. Si e’ mai sentito per esempio il PdL strepitare di forma e di timbri, che so, in occasione di provvedimenti sulla calendarizzazione processuale o sulle rogatorie internazionali? Ma andiamo! E i mafiosi e i camorristi, ne vogliamo parlare? Tutti terrorizzati dalla nuova, geniale strategia del PdL, ovvero quella di radunarli tutti in Parlamento prima di traghettarli alla presidenza di qualche regione e poi finalmente in galera una volta dimostrata la loro connivenza con le cosche perdenti. Insomma, Silvio Berlusconi ha ancora una volta anteposto i suoi interessi a quelli del popolo, e a noi lui piace cosi’, pur tardando a venire il secondo predellino.