Funny pulp.
marzo 16, 2010
Ne ho già parlato: faccio fatica a vedere Funny Games di Haneke,nelle due versioni 1997 e 2008.Ci ho pensato su,cercando di capire come vincere questo problema.L’unico modo,che accennai tempo fa,sarebbe quello che ne girassi un remake proprio io.Non ho in mente una trama ben definita.Solo qualche passaggio.
Ad esempio: l’inizio può essere anche quello del film.Oppure no: potrei anche girarne un sequel.Mettiamo,dunque, che l’azione cominci da dove finisce il Funny Games di Haneke, con l’uccisione nel lago della povera madre,ultima superstite del macello della famigliola in vacanza.
Ebbene: i due assassini,sempre di bianco vestiti,anzichè dirigersi verso un’altra casa,tornano in quella che hanno già barbaramente visitato.Potrebbe essere,no?Uno dei due,tanto per dire,potrebbe anche trovare in un angolo una valigetta che prima nessuno aveva notato.
Potrebbe aprirla, ed essere illuminato ed estaticamente abbagliato dal contenuto,che lo spettatore non vede.Proprio in quel momento suonano alla porta.Cavolo. Chi può essere?
E’ ben spiazzante,per due abituati a compiere visite, l’essere a loro volta visitati. No?Ecco,qui potrebbe stare il primo nocciolo del film: una situazione inaspettata,il tema dei visitatori visitati.
Orbene: magari i due di bianco vestiti pensano a una fuga sul retro. Ma è meglio di no: meglio aprire , e allontanare subito chi ha suonato ( postino del cavolo? Lattaio del cavolo? Pensano i due) con la prima scusa che capita.Sicchè aprono.E si trovano davanti questi due qui.
Due che a fare indovinelli sono bravi. Più bravi di loro. Specie se cercano una valigetta. E sono anche più bravi nel recitare preghiere o passi della bibbia, specie Ezechiele,recitato a memoria.
Il resto della trama? Beh,lasciatemici lavorare.
Ma già ho qualche idea sul come Samuel Jackson e John Travolta potrebbero mostrarsi un tantino irritati nello scoprire che quei due damerini,vestiti come due cazzoni gelatai reduci da una partitina a tennis o a golf,non sappiano dire chi mai è Marcellus Wallace, nonostante tre proiettili piantati nella gamba.
Ho capito: mi ci devo mettere d’impegno. Va abbandonato il concetto di uno o trino, e ampliato quello di doppio. Però il tema del contrasto bianco/ nero, con molto rosso in scena, va a meraviglia. No? Ok. Capito.Devo lavorarci su per benino.
State bene.
Ghino La Ganga