Il laureato.
marzo 17, 2010
Quando facevo l’università,a lezione tra noialtri studenti,c’era uno che era il classico perfettino: mai un capello fuori posto, sempre il vestitino in ordine, sempre gli appunti presi bene,sempre la penna giusta – anzi: più d’una,una collezione tale da battere qualunque prima della classe – con l’evidenziatore di otto colori ed il libro di testo sottolineato nei punti giusti.
Al momento delle domande, poneva sempre il quesito giusto,quello pertinente,sul caso singolo; il caso sul quale il professore doveva impegnarsi a rispondere;sicchè risultava che il perfettino era dimolto preparato,si pensava studiasse anche la notte. Correva voce avesse una mente superiore: alcuni sostenevano d’averlo visto, mentre ascoltava le lezioni, elaborare perfino dei difficilissimi cruciverba.
Alla fine del terzo anno, con grande stupore, apprendemmo che non aveva manco completato gli esami del primo: vestito di tutto punto in giacca e cravatta,si sedeva per sostenere l’esame ma si impappinava davanti al primo assistente che gli capitava; balbettava, oppure si metteva a discutere capziosamente con chi lo interrogava, sostenendo che la domanda gli era stata malposta.
Sicchè chi lo interrogava prima gli chiedeva se stava bene; poi se voleva uscire a prendere una boccata d’aria; infine, alla quarta domanda priva di risposta, lo congedava, con la convizione che fosse un cretino,seppure assai ben vestito.
Stamattina,in pressochè tutti i Tribunali d’Italia, è emerso che non si sa dove far svolgere il tentativo di conciliazione pregiudiziale,previsto come obbligatorio dal 20 marzo 2010 ( cioè dopodomani), in tante materie, da una nuova legge sul processo civile.
Le commissioni di conciliazione innanzi alle quali il tentativo dovrebbe svolgersi, infatti, non sono state costituite in praticamente nessuna Camera di Commercio, salvo forse ( ma non è del tutto chiaro) in quella di Milano.
Sfogliando i giornali, ho guardato attentamente la foto di Alfano.
Somiglia un casino a quello là,quello che era a lezione ai tempi miei.
No,dài, non può essere: io ho qualche anno di più.
Sentite,però: magari è lui. Avete visto mai.
State bene.
Ghino La Ganga