Io me prima di parlare volevo dire una cosa che mi son rotto il cazzo che adesso l’italia ce l’ha con noialtri che invece stiam meglio di loro che diam lavoro a tutte quelle teste di cavolo di frontalieri se non ci fossimo noi dove cazzo andrebbero a guadagnare bene facendo poco poi prima di parlare voglio dire anche una cosa che mi sta qui sulla pancia insomma siam trentamila e abbiam seimila dipendenti pubblici e allora? Son cazzi nostri vuol dire che abbiamo i soldi vuol dire che siamo intelligenti che qui da noi uno se vive da noi sta bene può stare anche senza fare niente oppure andare in banca oppure mettersi a far l’import export e adesso vogliono romperci il cazzo con quella storia dell’iva pagata in anticipo io gli anticiperei due bei calci nei coglioni che tanto mica siamo europa noi siamo stracomunitari che vuol dire che facciamo come ci pare quando ci pare e come ci conviene che secondo me abbiam fatto male anche accettare quell’euro che l’abbiamo accettato due mesi prima che entrasse in vigore dappertutto vuol dire che anche i nostri avevano i dubbi e facevano bene a star fuori che adesso eravamo l’isola felice e se anche poi vogliono farci diventare un posto da casinò e puttane a me va benissimo tanto i soldi vengono lo stesso a me va bene così che abbiam già fatto i coglioni a discutere l’anonimato societario e il segreto bancario che invece son bellissimi ci son da sempre sono una tradizione nostra come i voti dei nostri emigranti all’estero era una cosa bellissima gli pagavi il viaggio loro venivano votavano e fuori dai coglioni prima che gli venisse l’idea di tornare davvero ci siam garantiti un paese della madonna che vinciamo anche le medaglie alle olimpiadi dei piccoli stati pensa se eravamo grandi quante ne vincevamo altro che la cina altro che la russia altro che quella cazzo di italia che è buona solo per andarsi a divertire a Rimini Riccione Milano Marittima ma dopo tornare quassù da noi che mangi la torta titano bevi il tilus tiri con le balestre e le pistole giocattolo stai da dio io non lo so adesso cosa è anche ‘sta smania di identificare le chiamate in arrivo al nostro 118 che cazzata è dicono che è perchè gli arrivavano troppi scherzi di gente che chiamava per ridere e mandare l’ambulanza dove non c’era un cazzo che non è vero perchè io quando l’ho chiamata prima l’ho fatta andare a Fiorentino poi a Domagnano ma era per vedere se li superavo in curva con la mia sportiva bianca truccata quindi un motivo c’era hai voglia a dire.

 (State bene. Ghino La Ganga )

Questa volta è diverso.

Maggio 6, 2010

Ho letto su La Stampa l’intervista a Maria Teresa Verda, coniugata Scajola. L’ultima domanda è questa: può sembrare banale, ma come ci si sente in questa situazione? Non è la prima volta che suo marito è costretto a dimettersi.

La signora risponde:

E sì, viviamo una sorta di dèja vu. Era già successo con Biagi, ma in quel  caso avevamo avuto  meno solidarietà. Oggi invece  è molto diverso perchè i suoi colleghi hanno capito di che pasta è fatto Claudio: è un uomo eccezionale che crede veramente in ciò che fa, nel bene pubblico e che è incappato in una vicenda più grande di lui. E’ una sorta di assurdo fatalismo: tutte le volte che mio marito è in ascesa qualcosa lo ferma . In ogni caso sono serena perchè tutto si risolverà. Resta l’amarezza. Ma passerà. Vorrei che qui accanto ci ancora mio padre, splendida figura umana e professionale. “

Fine intervista.

Cara signora, mi ascolti con attenzione. Capisco il suo stato d’animo turbato. Però stavolta non faccia come quella volta di Biagi. Perchè, questa volta, ha ragione Lei: è diverso. E’ molto diverso. Dunque, stavolta si sottoponga a una visita seria. Si faccia seguire da un bravo specialista. Assuma farmaci indicati. Sennò tra un po’ siamo daccapo, suo marito ci ricasca, e Lei ricomincia a fare affermazioni come queste. Stavolta agevoli l’ascesa di suo marito, faccia in modo che non ci sia qualcosa a fermarlo: lo aiuti, dunque, curandosi Lei per prima. Altrimenti si trova di nuovo in queste situazioni qua; quelle più grandi di Suo marito, un uomo che crede davvero nel bene pubblico, tant’è che vuole procedere giudiziariamente contro chi gli ha fatto acquistare un appartamento a metà prezzo in nero: ossia contro se stesso.  Quindi si curi per benino, signora Verda in Scajola. Altrimenti, la prossima volta, solidarietà non arriva. Va a finire come quella volta là. Quella volta di Biagi: che chissà perchè, ma non ve la davano, la solidarietà.  

Stiano bene i lettori.

Ghino La Ganga