Voglio una morte come Lady Oscar.
luglio 12, 2010
Ho visto This is the end di Babilonia Teatri al festival di Santarcangelo.Dura mezz’ora. Mezz’ora di calci nello stomaco. Si va dal lavaggio della scena con scope e acqua, alla presenza nel cast di una disabile su sedia a rotelle; alla caduta dal soffitto -a tre metri dagli spettatori della prima fila dove stavo io- di un maiale vero,tagliato per il lungo in due parti e dissanguato; alla pronuncia di frasi come quella che dà il titolo a questo post ( che pare una risposta a “Voglio una vita come Steve McQueen”); a riflessioni scandite in coro sulla morte, come unica salvezza dall’eternità di fiction come Dallas, Topazio,Beautiful; sulla morte come ostacolo all’aggiornare il profilo Facebook dopo morto; sulla morte come utile stumento per evitare di finire rincoglionito immerso nel proprio piscio e propria merda, mentre una troia che non parla la mia lingua mi imbocca; sul dopo morte dei caduti di Viareggio e L’Aquila, ove per i vivi restano dodici canzoni di merda; dodici canzoni di merda per Viareggio,dodici canzoni di merda per L’Aquila; e la chiamate vita,questa? Io voglio potermi scegliere il mio boia, un colpo solo e via, finita, tutto pulito. A corredo, intermezzi con Smells like teen spirit dei Nirvana e Ciao,amore ciao di Tenco; una corsa dei dieci componenti il cast a perdifiato e sfinimento, da un lato all’altro della scena; una specie di coreografia ritmata con le mani nel finale.
A me è piaciuto. Ma io sono io. Mica sono Voi.
Hello,hello,hello,how low?
State bene.
Ghino La Ganga