Trance.

agosto 13, 2010

T’han telefonato i genitori vieni Maurizio sta male l’Antonella l’ha lasciato per favore parlagli digli qualcosa consiglialo siam qua disperati lui disperato a terra entri bevi l’acqua rifiuti il caffè guardi Maurizio lo conosci è figlio di amici dei tuoi guardi i suoi genitori che potrebbero essere i tuoi insistono prendi anche il caffè no grazie va bene così almeno un amaro no grazie adesso ascolta Maurizio bisogna che tu stia calmo dimmi come è andata lui piange sa il cazzo cosa dice capisci che lei vuole star da sola perchè ha scoperto di non essere felice con Maurizio il quale forse ha già le corna perchè quando una come l’Antonella dice voglio stare da sola perchè non è felice con Maurizio in genere lo dice perchè ha provato la felicità di aver fino all’utero il cazzo di uno che non è Maurizio il quale piange piange piange è tremendo vederlo è sfinito va avanti da stamattina non sa spiegare eppure  ha comprato la casa che voleva lei il cane che voleva lei l’arredo che voleva lei le pizze che voleva lei le vacanze che voleva lei le auto che voleva lei adesso è tutto cambiato lei si è data alla poesia frequenta questo nuovo gruppo di amici che scrivono scrivono scrivono e parlano parlano parlano non gli dici che secondo te ce ne è almeno uno che scopa scopa scopa Antonella perchè lì ci sono i genitori che potrebbero essere i tuoi ti conoscono fin da piccolo dici senti Maurizio io credo che tu debba fartene una ragione forse è meglio così Maurizio è rabbioso Ghino cazzo dici ti meno io Antonella la amo devo parlarle lei è tutto ma tu pensi ad Antonella e a quando all’università stava in quella cazzo di casa con le amiche sue che non rifacevano il letto neanche alle sei di pomeriggio non perchè lo usavano ma perchè eran delle lozzose vagabonde spiace doverlo dire ma eran tutte così quattro imbecilli che Antonella capeggiava una sera avevano invitato a cena te e Maurizio e altri fortuna che tu avevi portato il dolce che la fame l’avevate risolta con quello perchè avevan preparato autentica merda fatta in casa e si vantavano pure sentite che roba buona ma andate a farvi sparare avevi pensato poi eran passati gli anni l’Antonella manco si era laureata aveva sempre qualche pugnetta migliore da fare i suoi che le facevano fare quel cazzo che voleva sempre quella volta che aveva investito quel ragazzo in motore manco s’era fermata perchè aveva compreso che quell’incidente era solo un ostacolo alla sua felicità di donna era stata dura spiegarlo ai carabinieri ma il padre dell’Antonella c’era riuscito specie dopo aver scucito qualche centomilioni all’investito tu non capivi come  Maurizio poteva essersi  fidanzato con lei e perfino sposato al matrimonio lei  s’era ubriacata ho fatto anche ‘sta cazzata diceva alle amiche  adesso c’è lì Maurizio che piange davanti a te tu non riesci a capire dove stia il fatto negativo che Antonella sia andata via dici scusate devo uscire un attimo arrivi al bar vicino compri una bottiglia di spumante  da cinquanta euro risali da loro la metti sul tavolo è bella ghiacciata dici senti Maurizio per favore ascoltami guarda le cose da un altro punto di vista forse è un bene lui si incazza di brutto Ghino sei deficiente  tu per qualche secondo lo ascolti poi ti alzi non gli hai mai messo le mani addosso neanche quella volta che t’ha steso a calcio ma stavolta è diverso gli dai una sberla lo metti seduto senti idiota testa di cazzo io ti spacco la faccia se piangi ancora adesso brindiamo tutti insieme a questa notizia bellissima che la più grande troia testa di cazzo esistente in provincia s’è levata dai coglioni che resta solo da stabilire l’assegno per farla stare ancora più fuori dai coglioni non avete figli pensa che culo lui vuole rialzarsi per colpirti ma adesso sei  più forte di lui che è stanco per il gran pianto lo metti giù con una spinta gli tieni una mano sul mento indietro stai fermo cretino imbecille che se mi stavi a sentire neanche in casa te la portavi ti giri verso i suoi genitori brindate anche voi se osate piangere mi incazzo come non ho mai fatto loro spaventati cosa dici sei matto no sono sanissimo adesso beviamo poi vediamo come fare per la separazione ma adesso brindiamo perchè è un momento favoloso stappi lo spumante è ancora ghiacciato dici alla madre prenda i bicchieri lei tarda a farlo prenda i bicchieri cazzo per favore  lei  va a prenderli il babbo di Maurizio  dice Ghino adesso abbassa la voce non ti permettere gli dici mi permetto di dirvi cosa penso e non fate tante pugnette se osate cercare quella troia per farla tornare qua io vi dichiaro guerra a voi e a lei  arriva la madre di Maurizio con i bicchieri stappi tu esce la schiuma è ottimo alzi il calice dici forte alla fine di un errore riempi i bicchieri è irreale perchè fan quel che dici alzano i calici bevono Maurizio è seduto ti guarda vorrebbe dire qualcosa tu lo fermi non fiatare che di cazzate ne hai dette troppe adesso riposati domani sera tu ed io andiamo a cena con qualche amico se chiama quella troia me lo dite che la richiamo io oh se la richiamo oh come la richiamo anzi datele direttamente il mio telefono che mi occupo io del caso oh come me ne occupo state sereni adesso vado ciao buonasera  scendi in strada vai alla macchina ti siedi dentro accendi il condizionatore e una sigaretta. Stai benissimo.

State bene.

Ghino La Ganga