Femminismo scorrettissimo.

ottobre 4, 2010

 

Io peraltro vorrei capire come cazzo è che quando viene ammazzata una donna che non vuole sottostare a regole assurde da medioevo le altre donne si incazzano forte se è italiana mentre se è pakistana algerina marocchina musulmana non dicono nulla o mormorano giusto qualcosina sennò passano da integraliste cattoliche antislamiche sennò finiscono come Libero sennò finiscono come Belpietro sennò finiscono come la Carfagna sicchè io in quanto uomo mi son rotto i coglioni di non poter dire che le regole medioevali son regole di merda da chiunque provengano e che forse se non ci si è accapigliati per mandar aiuti al Pakistan sta a vedere che uno dei motivi è che sta sul cazzo un po’ a tutti mandare aiuti a un posto dove non sai come ragionano anzi sospetti ragionino in troppi come il marito/padre e i fratelli di quelle disgraziate di Novi Modenese.

State bene.

Ghino La Ganga

Serate ai teatri.

ottobre 4, 2010

Sabato 2 ottobre sera sono andato a Cesena per La notte della cultura 2010.

Per prima cosa sono andato a vedere lo spettacolo gratuito Pornobboy di Babilonia Teatri al mercato pubblico alle ore 22. Mi è piaciuto, specie nel coro iniziale Corriere della Sera,Corriere Magazine,Repubblica, Repubblica mese, Bella,Amica,Moda,Vacca,Troia, XL, Libero,Libero mercato, La Padania, La Padania ti insegna come stirare la tua camicia verde,prima una manica,poi l’altra, poi un’altra volta,fai una giravolta,fanne un’altra,dai un cazzotto a chi vuoi tu / Meredith e Amanda di dove sono/ Perugia è in Umbria o Abruzzo/ Mi date un aiutino da comprare /per favore. Interessante anche la squenza prefinale, che più o meno mi pare: bianco tutto bianco bianco il veneto che bianco vota compatto / bianca la vasellina attorno al buco nero/ verso il quale si protende il clero. La schiuma versata in scena a fine spettacolo sui tre attori coristi, probabilmente, voleva rappresentare una colata di sperma. Ma se ti azzardavi a ipotizzarlo quelli delle file davanti si incazzavano.

Uscito da lì, ho incontrato alcuni amici che andavano a sentire Laura Morante che leggeva gli scritti della zia Elsa Morante al Bonci. Per cinque euro ho ottenuto un posto in prima fila. Una pugnetta mai udita, con la Morante Laura che ancora è una bella donna: ma che doveva fare la bella donna impegnata e commossa nel leggere gli scritti della celebre zia. Quarantacinque minuti infernali senza potersi alzare. Al primo accendrsi di luce mi son dato a una fuga della madonna, prima che le pigliasse in testa di fare un bis. Tra i miei amici, un fan scatenato della Morante Laura: cavolo,se avesse letto brani da La Storia sarebbe stato meglio.

M’è venuto in mente che il teatro italiano è ormai come la politica: una serie di tromboni o trombone parenti di tromboni e trombone sopravvalutate. Se poi si mettono a leggere gli uni gli scritti degli altri, è da ammazzarsi. Fortuna che ci sono quei ragazzi di Babilonia Teatri,va’.

State bene.

Ghino La Ganga