Ottanta Resistenza.
novembre 30, 2010
A fine novembre 1980 gli svizzeri Yello fecero uscire l’album Solid Pleasure. Il primo singolo estratto fu Bostich. Aveva un attacco di batteria acustica con eco, cui si univano basso e tastiera elettronica, programmati con i primi sequencer . Erano i suoni che avrebbero caratterizzato il decennio: pensate solo ai successivi Radio Gaga dei Queen e Sexcrime/1984 degli Eurythmics . Nonostante fosse un buon brano, non si affermò subito in discoteca. Tant’è vero che ci mise un bel po’, a entrare in qualche scaletta. Ne fui testimone diretto: nel marzo 1982, alla megadiscoteca Bul-Bul di Castrocaro, udii un paio di tizi chiedere al dj: ma cos’è quel pezzo nuovo che hai messo prima di Don’t You want me degli Human League?
Era Bostich degli Yello. Che non era un pezzo nuovo : aveva già un anno e mezzo. E che dal 1994 in avanti, a ben 14 anni dalla sua uscita, subì tanti di quei rimissaggi da perderne il conto.
Il primo che mi viene a dire che gli anni ottanta non han prodotto niente di buono, lo stendo.
State bene.
Ghino La Ganga