Senza Guri.
aprile 26, 2011
Più di vent’anni fa ero ad Amsterdam per turismo. In albergo c’eran due tizi italiani. Attaccammo discorso. Eran seguaci di Sai Baba. Mi mostrarono gli anelli che avevano alle dita, donati dal Guru, che li aveva creati davanti a loro dal nulla. Li aveva fatti di misura diversa, a loro dire, in proporzione alla fede del destinatario. Mi spiegarono che prima di incontrare Sai Baba la loro vita era come quella di una barca trascinata dalla corrente: senza un approdo. Mi spiegarono che mica era facile parlare con Sai Baba: era lui a chiamarti a colloquio, se gli andava, girando ogni tanto tra gli adepti in attesa, tra i quali sceglieva gli interlocutori al grido di come, come! Mentre raccontavano, era passata una mezz’oretta. Uno dei due tizi aveva i capelli lunghi, e manifestò il desiderio di trovare un barbiere. Dal desk dell’albergo gli fecero presente che era domenica, forse l’unico barbiere aperto era alla Stazione. I due decisero di andarci. Salutarono. Uscii anche io, per andare al museo Stedelijk. Tornai in albergo dopo un bel po’. I due seguaci di Sai Baba eran nella hall. Non l’avevano mica trovata, la stazione.
State bene.
Ghino La Ganga
Maremma 44 magnum.
aprile 26, 2011
Non sarebbe stato male se i quattro ragazzotti reduci dal rave party, anziché i due poveri carabinieri titubanti, avessero incontrato sulla strada di Sorano uno di questi qui sopra. Mica tanto per l’effetto visivo, quanto per quello audio: impagabile, l’udire le grida in toscano di chi è usato come bersaglio da tiro a segno, mentre fugge nelle campagne etrusche perdendo gli arti a pezzi.
Ghino Revenge La Ganga