Vergogna,cattolici riminesi!
Maggio 17, 2011
Insomma, vogliamo dirlo. Noi, cattolici di queste parti, siamo inferociti. Rimini non vuol capire, ormai è chiaro. La miseria di voti rimediati alle comunali dalla lista della Curia, e dai vari nostri beneamati esponenti sparpagliati un po’ qua, un po la’ – ma soprattutto ovunque ci fosse un buco libero – fa capire che il vero e genuino sentimento cattolico non sfonda, presso la popolazione di questa disgraziata città di mare: schiava del soldo, del mattone, del vizio, della piada con la saraghina e dei locali da ballo in spiaggia. E’ uno scandalo, cari lettori. Noi che predichiamo da anni la frugalità, che ci asteniamo da ogni forma di sesso – perfino da quello cui saremmo più portati, ossia l’immaginario – che lottiamo perchè chi scopa troppo non scopi più, e chi non scopa per niente continui così, noi che abbiamo spudoratamente fatto campagna elettorale per un uomo unico come Samuele Zerbini – che per fortuna entrerà in consiglio comunale anche se da quasi ultimo – ci vediamo ripagati con percentuali elettorali da fame. Percentuali così misere, da non poter nemmeno esser mandate in Africa come contributo umanitario. Non è giusto. E pensare che gli interventi di Monsignor Negri, vera stella polare della società di queste parti, ed eccellentissimo vescovo di San Marino e Montefeltro, prossimo ad ospitare il Papa, erano stati chiari e preziosi: le aziende condannate per evasione fiscale sono invece benefattrici dell’umanità; al pari delle Banche del Monte Titano, fulgido esempio di come dovrebbe essere, sempre, il rapporto cliente/istituto di credito: io ti do i soldi, tu li tieni lì, e nessuno sa un cazzo. Insomma, cittadini riminesi, fatevelo dire da dei veri cattolici come noialtri: non capite neanche le tozze. Cos’è ‘sta vostra smania da invorniti di rinnovare, che v’è presa tutta in un colpo? Cos’è ‘sta smania da pataca di votare Grillo, e di ignorare le liste vere, cioè quelle dove sono presenti gli esponenti di Compagnia delle Opere, Acli, Agesci, Papa Giovanni XXIII, Gioc? Cos’è, ma siete diventati scemi davvero? Vedete bene di ravvedervi, da qui al ballottaggio: siate fermi nel pretendere che il sindaco sia un cattolico vero, e che come primo atto politico vada a messa, mettendo al contempo a tacere ogni polemica sulla questione del seminario di Covignano. Sappiate che vi badiamo. E che cazzo.
State bene; Vostri Ghino La Ganga & Anskij, cattolicissimi.