Compleanni altrui.
Maggio 24, 2011
Arrivi tardi avevi avvisato il festeggiato comunque te lo fan pesare che han già brindato dici è lo stesso non disturbatevi ma loro insistono per brindare ancora però fan presente che se devono ripetere il brindisi è colpa solo tua abbozzi come una volta non avresti saputo fare sarà merito dell’analisi ridi dentro pensando a come sarebbe se tu dicessi andate a fare in culo voi e il cazzo di brindisi se vengo qui è perchè mi state simpatici vedete di non farmi ricredere voi e i vostri brindisi del cazzo tanto cosa sarà mai il brindisi di compleanno ogni anno se ne fa uno non è che è una cosa imperdibile siam sempre qui siam sempre gli stessi cosa mai cambierà cambia a malapena il regalo che al festeggiato è anche piaciuto non sapevi cosa cazzo comprare alla fine hai scelto bene per mero culo mangi il buffet che è buono poi è comodo che non c’è nessuno a far la fila perchè han già tutti mangiato son tutti lì con il cazzo di flute pieno di spumante buono o champagnino cazzo sarà sai solo che parlan di quel locale che han chiuso perchè dentro trovavi la droga anche sotto il piatto e le escort anche sotto la sedia te le rimediava il gestore un tipo simpaticissimo che cantava animava le serate tutti dicono che era simpaticissimo in particolare lo dice una che è la morosa di uno e la considerano tutti intelligentissima oltre che molto bellina sarà anche così ma a te pare una che forse era bellina quindici anni fa adesso è una bellina con quindici anni di più e diresti almeno quindici chili di più la bellina però si sente bellina a prescindere anche perchè quando parla la ascoltano tutti pendono dalle sue labbra che raccontano come il gestore del locale fosse carino ma proprio carino con lei le faceva le dediche al microfono la serviva per prima sempre pieno di attenzioni sempre così carino che le faceva anche i cd con le musiche delle serate ma che carino un posto così familiare come sentirsi a casa propria tu ti ricordi di esserci stato tre volte la prima volta una pizza e via la seconda volta avevi resistito un’ora la terza settanta minuti poi avevi smadonnato te ne eri andato nell’imbarazzo generale ma perchè vai via Ghino perchè mi son rotto i coglioni di ‘sto posto incasinato tutti urlano fan le dediche ruttano tifano cantano ma andassero a cagare la tipa bellina ex bellina invece dice che era un posto così familiare che lei ci faceva i suoi compleanni poi ci portava tutti gli amici suoi anche gente da fuori che era così contenta così felice di andare in un posto così simpatico proprio tipico di una certa mentalità romagnola godereccia dice proprio così una certa mentalità romagnola godereccia stai per bestemmiare ma vedi che s’è fatto tardi fumi una sigaretta dici beh sapete domani ci ho daffare ma tanto daffare adesso vado il festeggiato ci resta male ma perchè Ghino vai via è presto lo blocchi ciao-ciao-ciao bacino a tutte abbraccio a tutti infili le scale mandi a culo il mondo esci in strada accendi una sigaretta ti infili in macchina accendi vai verso casa arrivi scendi nel buio c’è il gatto dei vicini lì seduto vicino alla porta ti guarda lo guardi butti la sigaretta gli chiedi se è stato anche lui a un cazzo di compleanno ti guarda perplesso si allontana lentamente entri in casa non hai sonno cerchi un porno non lo trovi bestemmi non sai manco come farti una sega.
State bene.
Ghino La Ganga
Soloni Reloaded.
Maggio 24, 2011
Sto leggendo Italia Reloaded di Caliandro e Sacco. E’ una specie di saggio mignon sul come l’Italia non sappia ripartire dalla propria cultura, per averne in realtà ignorato alcune parti, come ad esempio gli ultimi trent’anni: anni che rappresenterebbero – a detta degli autori – una sorta di buco nero dal quale non si riesce ad uscire, se non solo faticosamente e di recente, attraverso una rilettura semi-epica ( il cosiddetto new italian epic) compiuta disorganicamente a colpi di romanzi gialli, fictions televisive, films vari. Tutti realizzati ovviamente peggio di quanto si fa all’estero, ad esempio negli Usa o anche in Germania. In questo senso, parrebbero fallimentari o giù di lì anche certe riletture della storia tentate attraverso l’arte , come ad esempio un’installazione di Francesco Arena riproducente la prigione ove le BR tennero segregato Aldo Moro.
Boh. L’unico fatto sul quale concordo con gli autori, è che la definizione giacimenti culturali ha ben rotto i coglioni. Comincio tuttavia a pensare che, se non riusciamo a ripartire dalla cultura, è perchè in realtà siamo semianalfabeti . Aggiungo tristemente che l’unica alternativa, ai tromboni che ci insegnarono e ci insegnano cultura , paiono essere ‘sti soloni alla Caliandro e Sacco. Che manco è chiaro dove vadano a parare, peraltro. Finirò il libro, comunque. Se a questo punto dite ecchissenefrega, avete anche ragione.
State bene.
Ghino La Ganga