L’onere perduto .
luglio 6, 2011
(Avvertenza: è opportuno aver già letto il post “Manovra con onere” di ieri).
“Oh…l’han ritirato, il comma.”
“Ho visto, ho visto. A me dispiace…..dài…se avessero inserito quell’onere di cui parlavo, poi……”
“Ma va’….cazzo dici…”
“No,scusa, sei tu che non cogli. Bisogna cominciare a disinteressarsi al denaro. Bisogna cominciare a puntare su fattori fisici. Come dicevo: non mi importa se mi sospendono l’esecutività di una sentenza d’appello con una cauzione, e magari devo avere tanti quattrini. Non m’importa, se non posso averli subito. E’ l’onere dell’inculata a carico del debitore, il fatto importante. Lui non paga, ma io, creditore, ho diritto di incularlo ogni giorno. Questo, era il principio che avrebbe reso davvero rivoluzionaria e importante la norma. Ma quelli del PDL non capiscono un cazzo, non sanno cogliere le occasioni. Fan solo figuracce. Ormai c’ è la prova.”
“Tra l’altro : a qualche debitore poteva pure piacere, sta storia del beccarsi l’inculata….”
“Bravo. Anche di questo non han tenuto conto. Fan tanto i libertari….per parecchi, mica sarebbe stato un onere afflittivo. “
“Mi sa che c’entra il timore del Vaticano, allora. Avrebbe criticato pesantemente l’onere….”
“Salvo praticarlo in privato, da bravi cattolici. Lo vedi? Questo è un paese arretrato. Si fa dettare la linea dai preti. Ma dimmi tu…..”
“Davvero. Dài, ci sentiamo. Ciao”
“Ciao.”
(State bene. Ghino La Ganga)