Ciò che mi colpiva, di quest’uomo, era il suo sorriso perenne: non esisteva foto nella quale non sorridesse. Sempre lì, a sorridere. Arrestato nel 1994? Un bel sorriso, e passava la paura. Gestione del San Raffaele senza liquidità? Un bel sorriso, e via andare. Va a finire che sorrideva anche mentre premeva il grilletto. Magari anche dopo. Magari sorrideva anche chi ha spostato la pistola: par di capire, infatti, che se non sorridi costantemente non sei un buon cattolico. Basta ricordare come sorrideva Don Verzè, il giorno in cui si laureò una sorridentissima Barbarina Berlusconi. Un po’ come quei parroci di campagna che sorridono sempre: c’è la provvidenza, c’è lo spiritosanto, ci son le lodi al mattino e i vespri alla sera, natale a dicembre e pasqua quando arriva, la befana, il mese mariano, la pentecoste, la quaresima. E l’otto per mille, che in qualche modo arriva sempre e rende stabile il sorriso.Se poi un giorno dovesse venir meno, quell’otto per mille, e dovessero smetter tutti di sorridere, beh, ve l’assicuro: ci resterei d’un male. Però  un sorriso riuscirei a produrlo, e che diamine.

State bene.

Ghino La Ganga