Romanzo criminale (*)
agosto 1, 2011
Pare che i cassieri del Credito Sammarinese avessero comunicato ai dirigenti il loro sconcerto: degli strani individui avevan portato prima cinquecentocinquantamila euro, in contanti, in un trolley preso con i punti benzina, poi settecentoottantamila, ancora in contanti, in una sacca da barca di quelle con il cordone, che non van neanche più di moda. Tra l’altro, le banconote puzzavan terribilmente di muffa. Tramite una ricerca su internet (sic) , i cassieri avevan perfino scoperto che esistevano delle normative antiriciclaggio di livello internazionale. Che fare? Beh, che domande: contare e incassare, pare sian state le istruzioni di alcuni dirigenti, ier l’altro arrestati. L’indagine prosegue: si sospetta che la ‘ndrangheta calabrese stesse mettendo le mani su alcune banche del Titano. A complicar tutto, si pensa sia stata la guerra di controlli scatenata da Tremonti contro l’Antica Terra della Libertà : da qualche anno i rapporti con l’Italia si son fatti molto difficili, e il piccolo stato rischia ogni due giorni di finire in qualche black list, rompendo le uova nel paniere a chi era abituato a usarne le banche quali comode porte girevoli. Si può fare un qualche collegamento con quanto sta capitando al ministro, che tra una gaffe e l’altra appare come un comune italianetto alle prese con evasioni da polli, tali da spingerlo alle dimissioni? Sarebbe uno scenario non della crisi di uno stato, ma di una guerra tra bande rivali. E io, beh: mica sono un romanziere.
State bene.
Ghino La Ganga
(*) omaggio a Giancarlo De Cataldo.