La coetanea.
settembre 30, 2011
La conosci da una vita. All’inzio ti piaceva pure. Era carina, lo dicevano tutti. Col tempo, avvertisti che c’era qualcosa che non ti convinceva. Forse era stata quella volta, all’università, quando avevi detto che il Papa sparava delle gran cazzate. Lei t’aveva gelato: come cattolica ho il dovere di fermarti, stai bestemmiando. Era stato solo quel momento, però. In fondo, era una persona con la quale si ragionava. O almeno, così ti pareva. Poi c’era stata quell’altra volta, quando ti eri messo con l’Eleonora. Lei non la sopportava, l’Eleonora. Quando aveva visto che le ronzavi attorno, t’ aveva avvisato : guarda che l’Eleonora è solo un’opportunista. Tempo dopo, ti disse una frase simile a delle scuse: magari delle volte esagero. Non capisti a che serviva: la storia con l’Eleonora era finita, e non era stato per questione di opportunismi o altro. Nel frattempo, entrambi lavoravate. Proprio per lavoro, l’avevi incontrata di nuovo: lei era tutta contenta, fortuna che questa questione la seguiamo io e te, così questi clienti si mettono d’accordo tra di loro. Col cazzo. Dopo due settimane, ti fece un numero da circo per via giudiziaria, cercando di mettere in difficoltà i tuoi clienti. Ti incazzasti. Lei disse che non avevi capito . Che esageravi. Cominciasti a pensare che quella vecchia sensazione di una volta fosse vera. Come quando in discoteca la sentivi criticare le donne che avevano molti uomini, e poco dopo valutare il culo dei ragazzi che passavano. Però subito dopo pensavi: tutti siamo incoerenti, in fondo. Lei non era un’eccezione: come tanti, andava a fare i pellegrinaggi nei santuari, e al ritorno pregava per trovare una peekaboo scontata. Sere fa l’hai rivista. Eravate in mezzo a tante persone, a una specie di festa. Mentre fumavi una sigaretta, si sono avvicinati due che conosci. T’han detto: non ci parli più, con lei? Dicevano che avevate avuto una storia . Hai aspirato una boccata. Non sapevi che dire. Hai risposto, stanco. Sapete quante cose dice, la gente.
(In sottofondo suggerisco l’ascolto di Snobbery and decay degli Act. State bene. Ghino La Ganga)
Saepe sed non semper.
settembre 29, 2011
Urbi et orbi.
settembre 29, 2011
Se fai quel mestiere.
settembre 28, 2011
Sarebbe opportuno che uno , che fa il ministro, anzichè sparar frasi a casaccio, facesse il suo mestiere: ossia si prendesse la briga di verificare preventivamente, e rendere note, le percentuali nazionali di falso contenuto nelle dichiarazioni sostitutive di notorietà e nelle autocertificazioni, rese dai privati in qualsivoglia sede. Perchè sennò uno pensa che sian percentuali così alte da non potere essere divulgate, e che certi individui aprano la bocca solo per darle aria ogni tanto.
State bene.
Ghino La Ganga
Mi ricordo fatture verdi.
settembre 27, 2011
Sembravano.
settembre 27, 2011
Ieri sembrava una giornata come le altre. Poi è arrivato Bagnasco con quella sua voglia di purificare l’aria, ma senza parlare di pedofilia e conti bancari della magliana. Sembrava già una giornata piena: invece è arrivato subito monsignor Babini da Grosseto a dire che, comunque, è peggio esser busoni che puttanieri. Sembrava già abbastanza così. Invece è arrivato Lupi, a dire che è il contesto dello scontro politico a rendere tutto più difficile: sicchè è per questo che le parole del cardinal Bagnasco sembrano più dirette e pesanti, quello della Chiesa è un richiamo che vale per tutti. Ha chiuso citando Spiderman ed affermando che lui, tra la Chiesa e Berlusconi, preferisce la Chiesa.
Beh, sarà stato l’insieme della giornata: a me sembravano un branco di pazzi da rinchiudere, ecco.
State bene.
Ghino La Ganga
Aged.
settembre 26, 2011
Format.
settembre 26, 2011
Vorrei fare presente che ho ideato un format televisivo, nel quale un ospite, scelto tra coloro che non pagano il canone, vestito di tutto punto e trattato da gran signore (trasporto in limousine, pernotto in hotel cinque stelle superiore con due ragazze in camera all’arrivo, o due ragazzi se donna o maschio gay , cena in ristorante gourmet assieme a commensali di livello culturale minimo pari al premio Campiello, altre due ragazze – o due ragazzi se donna o maschio gay – in camera al ritorno in hotel, per concludere la n0ttata) si esercita duramente per una settimana, guidato da maestri di arti marziali, calciatori professionisti, vecchie glorie del tiro dagli undici metri, guru zen, rugbysti, fino a raggiungere la miglior condizione possibile di forma degli arti inferiori. Indi, dopo circa mezz’ora di trasmissione della puntata ( dopo che si è visto un riassunto della settimana dell’ospite, pernotti in hotel compresi) sfilano in trasmissione una serie di personaggi italiani della politica, dell’arte, della cultura, dell’economia, dello spettacolo, della letteratura: sicchè l’ospite può scegliere da chi cominciare.
A quel punto, il prescelto dall’ospite si posiziona a centrosala, leggermente piegato, dando la schiena all’ospite: il quale, presa una rincorsa – debitamente enfatizzata da motivi musicali di autori sempre diversi ( da Wagner a Bill Conti, tanto per dirne alcuni) – sferra un calcio in culo al prescelto, in modo da fargli compiere il tragitto in aria più lungo possibile.
Puntata dopo puntata, si aggiungeranno altri ospiti e altri concorrenti: può anche essere prevista la presenza di più ospiti in gara tra loro, anche se l’idea forte del format è la concentrazione sugli sforzi di un solo individuo.
Con questo format, si ottiene il sicuro effetto di porre dei dubbi all’ospite : non ti senti in colpa a usufruire di uno spettacolo così fastoso, per il quale non paghi il canone? Inoltre, si crea un certo effetto di identificazione tra una buona parte del pubblico a casa e l’ospite, in modo da produrre un ravvedimento operoso, diffuso e collettivo, riguardo al mancato pagamento del predetto balzello.
Nel corso delle puntate, possono essere introdotte delle varianti: la produzione può anche assecondare l’ospite che desideri calciare persone non famose, come ad esempio i suoi vecchi professori o compagni di scuola media inferiore e superiore, colleghi di lavoro, direttori di banca, funzionari dell’agenzia delle entrate, magistrati, parcheggiatori abusivi, baristi. Andranno dunque organizzate delle trasferte preventive, per convincere i predetti a sottoporsi al gioco. Tuttavia, il calciare persone non famose è una variante da valutare con cautela: potrebbe venir meno quel meccanismo di consenso del pubblico, di cui si diceva, con mera produzione di invidia.
Come nome, sono indeciso tra “Calcia” o “Calciando alle stelle”, o anche ” Calciando le stelle” . Valga comunque questo post come deposito Siae, pubblicazione in bollettino, e in ogni caso come pre-emption pubblicitaria ai sensi delle norme in materia.
Milly Carlucci? Attaccati. Hai capito dove.
State bene.
Ghino La Ganga
Protezione per romagnole in gara.
settembre 25, 2011
Quando, giorni fa, scrivevo di una foto di Padre Pio nella stalla, riferivo l’abitudine di una persona delle nostre parti, che sia Anskij che io conosciamo : è una tipa che ha sistemato un’immagine del santo nel luogo ove custodisce il suo cavallo, cosicchè è protetto l’animale, ma anche la padrona quando gli sale sopra. Evidenzio altresì che Nicole Minetti, che nei giorni è scesa a Rimini per partecipare alle nozze della sorella, ha riferito ai giornali di portare sempre al polso un braccialetto di Lourdes, dono di mia sorella: non è il massimo esteticamente, ma mi protegge.
La corsa al sacro,insomma, è appena iniziata. Forza, ragazze. Dateci dentro, a cavallo o meno. Ma sempre protette: a’ ma’ racmànd (*).
State bene.
Ghino La Ganga
(*) dal vernacolo romagnolo: “mi raccomando”.