Ucci ucci.
novembre 30, 2011
Illecito maschilista.
novembre 29, 2011
Apprendi che un giudice, nella causa di separazione dei genitori, ha interrogato per un’ora e mezza il figlio di dodici anni. Lo ha interrogato a tu per tu, senza l’assistenza di uno psicologo. Senza l’assistenza di nessuno, anzi: le parti e i difensori stavano fuori dall’aula, a porte chiuse. Manco il cancelliere, c’era. Ti spiegano che dopo quaranta minuti si sentiva il bambino piangere. Il giudice ha continuato a interrogarlo senza pause. Il bambino è uscito esausto. Si è seduto in un angolo, non voleva parlare con nessuno. Il giudice è una donna. Senti un brivido. Pensi a che disastro ha combinato quell’idiota di Arcore, rendendo inattaccabili due categorie su due.
State bene.
Ghino La Ganga
A distanza dal palcoscenico.
novembre 28, 2011
Sono andato a vedere a teatro Italiani, one-man-show sul centocinquantenario con Ivano Marescotti, testi di Maurizio Garuti. Un minuto e trenta su Garibaldi. Due minuti sul resto del risorgimento. Un minuto sulla prima guerra mondiale. Un’ora su Mussolini. Battutine indirette su Berlusconi. Un’altra ora su com’era bella la vita delle campagne italiane nel dopoguerra. Il risultato è una pugnetta incredibile. Non potevo alzarmi e andar via , perchè ero bloccato in mezzo alle prime file. Poi sono andato a vedere Patty Pravo in concerto. Pensavo peggio: invece regge un’ora e venti senza soste. Con il leggìo elettronico, sennò si scorda le parole: ma la voce tiene. Fa la zia simpatica dei suoi orchestrali: che bravi questi ragazzi a suonare con questa vecchia carampana mezza zoppa. Pubblico di tutte le età. Perfino quelli di vent’anni conoscono le sue canzoni. Per sicurezza, c’eravamo messi un po’ indietro: se butta male, si fa la fuga. Invece no: discreto concerto, ecco. Poi, l’altro giorno ho letto che Danio Manfredini teneva uno spettacolo dalle mie parti. A pochi chilometri. Per sicurezza, mi sono messo alla giusta distanza dal palcoscenico. Son rimasto a casa mia, insomma.
State bene.
Ghino La Ganga
L’idea per una gita : Velletri (vota il Tuo turista preferito).
novembre 25, 2011
Sarò monotono nelle mie riflessioni, ma non riesco a togliermi dalla testa come sarebbe stato carino, se quelle venti teste di cazzo, che hanno devastato il tribunale di Velletri, avessero trovato all’uscita questi qua nelle foto. Mica dico tutti: anche solo tre o quattro di questi qua nelle foto, che passavano di lì – ancorchè armati – in gita, per mero diletto. In fondo, è piena di cose da vedere, Velletri. Ah: se credete, tra di questi in foto, votate il Vostro ‘turista a Velletri’ favorito.
State bene.
Ghino La Ganga
P.s.: viste certe proteste, ho levato Max Von Sidow de I tre giorni del condor (ambiguo e capace di cambiar casacca in un amen) ed ho aggiunto due ottime killer donne. Rivotate, se credete.
Finchelacoppia va.
novembre 24, 2011
“Oh.”
“Eh…no, niente: dicono che faresti meglio a dimetterti dal cda della banca…”
“E perchè? Sono presidente solo da quindici anni. Un niente. Sono il più giovane del cda, tra l’altro….”
“Sì,ma…se è vera quella storia di come anticipavate denaro per false fatture…dài….no?”
“Ma che vera e vera….tutte cazzate. Mi attaccano solo perchè sono invidiosi.”
“Veramente, dicono anche che tu favorivi le aperture di credito a quella società dove sta tua moglie…..che nessuno capiva come lei fosse finita ad amministrarla, tra l’altro…”
“Oh bella. Ma perchè è mia moglie. Che cazzo di domande.”
“Eh,appunto….molti si chiedono come tu sia arrivato a presiedere la banca che finanza la sua società, tra l’altro…”
“Oh bella. Ma perchè sono suo marito. Che cazzo di domande. “
“Eh…a pensarci bene, è vero…il motivo è quello…..”
“Ecco. Vedi? Allora: smetti di fare ‘ste telefonate del cazzo e lavora, pataca. Ciao.”
“Ciao…”
(Ogni riferimento a coppie realmente esistenti, impegnate nell’amministrazione di grandi società o gruppi, è del tutto, ma del tutto, ma del tutto casuale, e del tutto, ma del tutto, ma del tutto non voluto. Tra l’altro qui si parla di banche. C’è una bella differenza dalla meccanica e dai sistemi elettronici, ecco. Tra l’altro. State bene. Ghino La Ganga)
Tredici aviatori.
novembre 23, 2011
Vorrei anche scriverlo un post su Kindu. Dopo cinquanta anni esatti. Precisi. Mica ce la faccio però. Non ce la faccio a scrivere di tredici poveracci di avieri e piloti in missione umanitaria in Congo. A bordo di due c-119. Che han fame dopo due giorni di volo. Che vanno a una mensa poco distante dall’aereoporto . Disarmati. Che vengono scambiati per parà belgi. Che vengon pestati a sangue mentre i caschi blu malesi stanno a guardare. Massacrati. Fatti a pezzi. Insigniti della medaglia d’oro dopo trentatrè anni. E i familiari risarciti dopo quarantasei. Vorrei scriverlo un post su Kindu. Mica ce la faccio però.
Ah, già: buon centocinquantenario. State bene.
Ghino La Ganga
Il cuore grande degli italiani.
novembre 23, 2011
Esaminando i termini che portano i lettori verso questo blog, si riscontra che le prime tre posizioni sono stabilmente occupate dai nomi (curiosamente tutti principianti con la erre) delle tre splendide donne presenti, e sorridenti, nelle foto di cui sopra. Che c’entra il povero pretino radiofonico, di cui alla quarta foto? Beh, è appunto quarto, staccatissimo, con un numero di contatti da nascondersi: ha voglia a sorridere,lui. E queste son soddisfazioni, ecco.
State bene.
Ghino La Ganga
P.s.: Pupi Avati non se la prenda per il titolo, suvvìa.
The social fascio.
novembre 22, 2011
Son riuscito poi a vederlo in una cineteca dalle mie parti, ‘sto documentario di Quadretti e Guzzo: 4 agosto 1974-Italicus la strage dimenticata . A un certo punto della proiezione ( molto lunga), sullo schermo appare Marco Affatigato. In campagna. Con la panciona da signorotto a riposo, dedito all’orto. Spiega a modo suo la situazione dell’estrema destra del periodo. Dice che forse avrebbe fatto bene ad uccidere Mario Tuti, anziché aiutarlo a imboscarsi dopo che questi aveva ammazzato due poliziotti . Avrei risparmiato problemi a tanti camerati, chiude Affatigato.Poi compare Mario Tuti. In una specie di capanno per gli attrezzi. Alle sue spalle, scaffali pieni di ciarpame. L’insieme è grottesco: Tuti fa lo spocchioso irriducibile, in quell’ambiente squallido. Asserisce che l’idea di evadere dal carcere di Porto Azzurro gli era venuta per andare a sequestrare uno dei magistrati che lo avevano condannato, indi interrogarlo per sapere come lo avevano incastrato. A tutto schermo, precisa: e sia chiaro che se io interrogo uno, quello parla. Finita la proiezione, gli autori hanno rivelato di essere riusciti ad intervistare Affatigato e Tuti dopo averli rintracciati su facebook. Han detto proprio così, stupiti pure loro: li abbiamo trovati su facebook. Tuti e Affatigato. Sono anche loro su facebook. E pensare che io non mi ci son voluto mettere, su facebook.
State bene.
Ghino La Ganga
Tu, sparviero della notte che voti centrodestra/ 2
novembre 21, 2011
L’altro giorno, appena dopo che Napolitano aveva conferito l’incarico a Monti, si è sentito un lungo tonfo continuato, sordo: erano tutti gli elettori berlusconiani che picchiavano con la faccia contro gli schermi di Bloomberg, per godere degli spread rimasti alti o imputarne la discesa ai “poteri forti”. Naturalmente il Vaticano, che è subito venuto in soccorso dei vincitori dicendo che sono “una bella squadra”, non e’ un potere forte. Ma agli italiani non la si fa, gli italiani sono troppo intelligenti per non accorgersi che siamo sotto il dominio delle banche: d’altronde, se non avessimo dato retta ai malpancisti e ai traditori come Dino Grandi e Galeazzo Ciano, a quest’ora avremmo ancora un impero.
A questo proposito, la ricognizione della inflessibile, granitica fede berlusconiana sui siti di noi veri anti-sinistra duri e puri comincia a dare qualche segno di cedimento:
su cattoliciromani.com ancora non hanno riaperto i forum che avevano chiuso, con preveggenza appunto tutta cattolica, poco prima delle cene eleganti e delle feste a Casoria;
su Tocqueville.it persino il caro Gaetano Pizza delle Barricate, quello che “di uomini come Berlusconi ne nascono uno ogni settant’anni” e “come nuovo leader del centrodestra vedrei bene Ferrara”, dopo venti anni di adorazione esclusiva ora si scopre antiberlusconiano pure lui, gridando che il PdL ha fallito (ma non faceva sognare Angelino Alfano?);
resta il grido di dolore dell’Assuntina Morresi, che lancia gli occhialacci oltre l’ostacolo e si dichiara ancora fervida paladina del nostro, lui che “ci ha salvato dalla gioiosa macchina da guerra di Occhetto” (ma non era vent’anni fa?) e “ha cercato di impedire che venisse uccisa Eluana Englaro” (ovvero ha cercato di impedire che venisse applicata la legge). Ora, io all’Assuntina voglio un bene dell’anima, però un bene solo fraterno: se da giovane Eugenia Roccella era veramente una bella topina – guardatevi l’immagine postata da Malvino con le maniche a laccetto – l’Assuntina con tutta la buona volontà è proprio una culona inchiavabile, per usare un’espressione del suo eroe.
Ed eccolo qui, l’eroe dell’Assuntina: tralasciamo quell’assemblea sfigata di laicisti a destra e concentriamoci sul piglio del leader. Un sorriso caldo, un’espressione di chi sa di avere fatto – e di continuare a fare – il bene del paese. Di questi giorni si ricordano le sfuriate per avere almeno un sottosegretario fidato alle Comunicazioni: e non potrebbe essere altrimenti, per noi cattolici che crediamo che il bene dell’Italia coincida con l’altissima produzione delle reti Mediaset, mica vorrete sfiancarci i coglioni col culturame?
Se parliamo di abbassare le asticelle del dibattito, ormai i meccanismi della politica, del diritto e dell’economia in Italia si interpretavano con rutti, pernacchie, scoregge e aruspici letti negli intagli delle mele che sanno di figa. Va bene che per far capire le cose agli elettori leghisti persino le “Osterie” erano troppo complicate, ma presentare tutte quelle trasmissioni di merda per gggiovani minorati mentali di Italia 1 e Canale 5 come avanguardia culturale del paese… L’Italia aveva praticamente trovato la sua via alla globalizzazione, alla competitività con gli stranieri: le ragazze a far concorrenza alle rumene in strada, i ragazzi a far sloggiare i senegalesi a raccogliere pomodori.
Sullo sfonfo, i trionfi del Partito Democratico, l’unico partito che non riesce a vincere neanche quando i suoi avversari si suicidano. Anzi riesce a fare da scendiletto per l’UdC in modo sempre piu’ convincente. Ma non s’era detto primarie selvagge e narrazioni per tutti? Ci rimangono nella memoria le dichiarazioni di Rosy Bindi, che candidamente ammette di non capirci un cazzo e che se il PD non e’ al governo e’ un bene per il paese, e quell’amorevole sguardo di Enrico Letta nel video del Meeting (“Grande Meeting quest’anno”). In quanto alle parodie di Crozza che fa Bersani, vien voglia di mettergli una coperta addosso, servirgli delle pere cotte e accompagnarlo all’ospizio.
Ci rassicurano solo le dichiarazioni combattive di Ornaghi e degli altri ministri cattolici: “siamo qui per far valere la nostra cultura”, “è il nostro momento”, “non abbiamo bisogno di intermediari” e via così. Ricordano un po’ quelle dichiarazioni di Almirante quando voleva “surrogare” lo stato: ma la salvezza del paese passa da un intervento massiccio dei cattolici, lo sappiamo tutti.
Chissà che non sia ora di stanziare più risorse per l’otto per mille.
In testa idee meravigliose.
novembre 20, 2011
L’idea di costringere i fornitori a gonfiare le loro fatture, per poi farsi portare indietro una parte di contante con cui costituire fondi in nero fuori bilancio, è vecchia come il cucco : l’unica novità è che fino a un po’ di anni fa tante imprese facevano questo giochino con gli stipendi dei dipendenti, i quali venivano costretti a riportare in contanti al datore di lavoro circa il 30% della paga maggiorata.
Neanche l’idea di di comprare un aereo da venti milioni di euro, perchè non si sopportano i check-in, è poi così originale: somiglia anzi ad un consueto capriccio da rockstar.
Che però sia venuta a un prete ultraottantenne, è senz’altro originale: a renderla sublime, poi, c’è il fatto che nessuno si sia opposto.
State bene.
Ghino La Ganga
p.s.: chi ha suppergiù la mia età, ricorderà senz’altro a quale pubblicità televisiva è ispirato il titolo del post.