Edipo 2011.

novembre 10, 2011

 

 

Sei al bancone del bar vicino all’ufficio. Bevi un caffè. Metà mattina. C’è gente. Alcuni ragazzi, avranno vent’anni, sono seduti a un tavolino. Parlano con il gestore. Avrà la loro età. Il tono di voce è alto. Senza paura d’esser uditi. Pare che uno di loro abbia fatto un regalo a sua madre. Per il di lei compleanno. Ma non un regalo qualsiasi. Un vibratore. Credi di non aver capito bene. Lo scandiscono. R-E-G-A-L-A- U-N- V-I-B-R-A-T-O-R-E- A -S-U-A- M-A-M-M-A!!  A batteria ricaricabile. Rosa. Del tipo rabbit.  Adesso tutti aspettano cosa dirà la madre. Il compleanno è a mezzogiorno. Al momento del caffè del pomeriggio si saprà la reazione. La donna vicino a te al bancone, intenta a sorbire un cappuccino , sorride serena: non se la prende di sicuro, è come me, una ragazza che accetta gli scherzi.  La guardi. La conosci di vista: ha la tua età. Ha due figli grandi . Si è appena definita una ragazza. Una ragazza. Ora esce, la sedicente ragazza. Saluta tutti. Uno di quelli al tavolino chiede : ma chi è, quella?  Il gestore risponde senza esitazioni : una che è stata con mio padre.  Gli altri ridono: le hai dato una botta anche te, già che c’eri?

 Ti senti vecchio. Vecchissimo. Esci.

State bene.

Ghino La Ganga