No-ghino.

marzo 29, 2012

Sono un uomo positivo: ritengo tutti gli esseri umani intelligenti, sensibili, belli, preziosi,utili. La penso così praticamente da quando sono nato. L’aver frequentato una scuola cattolica non ha potuto che rafforzare queste mie convinzioni:  rese granitiche dall’aver militato nei lupetti agesci prima, negli scout agesci dopo, nell’azione cattolica dipoi. Sono insomma un uomo completo, che senza alcuna perplessità si colloca nel caldo rifugio della lucida sinistra italiana contemporanea. Di essa condivido tutte le posizioni, convinto come sono che vi si trovino solo intellettuali, e che Jovanotti ne sia il legittimo interprete. Tuttavia credo che anche altri cantanti italiani siano dei pensatori fenomenali, come ad esempio Ligabue, le cui massime vorrei fossero scolpite nelle piazze, per come sintetizzano lo scazzo di chi è stato consigliere comunale pci ed oggi deve fare i conti con l’essere un sex symbol: senza sapere come cavolo si scrive, tra l’altro. Come tanti, perciò, credo fermamente nell’inutilità di qualsivoglia titolo di studio:   trovo dunque  giustissimo che, a organizzare festival culturali o a fare il capo di gabinetto del sindaco di una grande città, venga chiamato serenamente il possessore di un diploma di terza media. Anzi, a volte trovo questo stesso titolo di studio ingiustamente discriminatorio, poichè esclude dalle leve di potere tutti gli analfabeti portatori della nostra solida cultura contadina, i quali oggi –   sostituiti il cappello di paglia con la berretta di pile e il vino al metanolo con la barrique –  avrebbero pieno e sacrosanto titolo per esprimere le vere ragioni della nostra gente. Trovo dunque giusta ogni protesta: per contratto devo dire di detestare la violenza, ma davanti al primo carabiniere insultato sono pronto a fare dei distinguo: perchè spesso – e ho scoperto che siamo in tanti a pensarla così – il carabiniere insultato sconta la sua colpa di aver anche solo pensato di allungare una sberla. Se poi volano bastonate, è chiaro che mi indigno: per clausola di stile me la prendo con tutti, senza distinzioni; è tuttavia naturale che trovi più giuste le bastonate di chi, se è di Trento ma ha uno zio di Lecce che coltiva un orto a Latina, si rechi a Roma per difendere lo zio di Cosenza di uno che alleva bachi a Cuneo. E’ la globalizzazione, cari miei. Tanto per dire: una scoreggia fatta ad Asti, in genere, puzza solo lì: ma chi sono io, per dire che a Viterbo la puzza non si sente? E se un bel giorno, mentre passeggio per Viterbo, il mio incedere venisse reso arduo da una puzza di scoreggia? Dovrei prendermela con il tipo che è appena passato ed ha anche alzato la gamba nel vedermi, oppure , da persona riflessiva ed intelligente quale sono, capire al volo che un mese fa ha scoreggiato uno a Ravenna  e la sua scoreggia, vagando e rivagando, è arrivata fin lì? Son questioni delicate. Ecco perchè trovo congruo discuterle in interminabili serate nelle quali devono essere presenti tutti, ma proprio tutti: magistrati reduci dal ’92, ex mafiosi riciclati come mezzadri, associazioni ambientaliste, associazioni dei consumatori, centri di assistenza fiscale, pensionati, lavoratori atipici, cubisti, cubiste ( queste ultime sono categorie oggi in grande difficoltà: chiedete in giro, prima di criticare). Ci sarebbe anche l’Anpi,però ultimamente mi sta un po’ sulle palle: cari ex partigiani, ma come cazzo ragionate? Quando l’ex terrorista Franceschini scrisse che le prime due pistole le aveva ricevute da un ex partigiano non diceste un cazzo, e adesso rompete i coglioni perchè viene interrotta una pallosa conferenza da chi manifesta contro le ferrovie? Ma ditemi voi. Non vedo l’ora che ricominci una strepitosa stagione come quella di tanti anni fa, quando bastava chiamare un artista di sinistra, farlo salire su un palco, e la sinistra si riempiva di idee. Mica come adesso, che devi chiamare un artista di sinistra, farlo salire su un palco, e aiutarlo a rifarsi del nero che gli han fregato i finti scudatori fiscali. Sicchè, caro mio simile, è a te che mi rivolgo: se, come me, ritieni sacrosanto che il tuo voto valga quanto il mio, e non vedi l’ora che arrivi il 2013 per esprimerlo, sappi che ti amo. Anzi, ti lovvo proprio, diobò.

(Ovviamente, se condividete anche una sola delle posizioni di cui sopra, siete pregati di abbandonare immediatamente la lettura di questo blog. Grazie. State bene. Ghino La Ganga)

Al-jtaliia.

marzo 29, 2012

Pare che la rete televisiva Al-Jazeera del Qatar abbia deciso di non trasmettere il video della strage, compiuta da quel pazzo di nome Mohamed Mareah, solo dopo essersi improvvisamente  ricordata   di aver stabilito un codice etico: e di averlo poi messo  lì da qualche parte, tra i dvd del Mullah Omar e delle esecuzioni degli ostaggi. Nello stesso momento, da Algeri, il padre  del pazzo di nome Mohamed Mareh – reduce da quattro anni in carcere per spaccio – dichiarava di volere citare in giudizio la Francia per l’omicidio del figlio.

Penso che il terrorismo islamico collasserà, finalmente,  in un sol colpo, quando constaterà  che il suo più grande ostacolo  non è  il mondo occidentale da abbattere, ma tutti i  mediorientali che vivono nei paesi arabi: perchè, in realtà, sono italianissimi.

State bene.

Ghino La Ganga