La prima volta.

giugno 29, 2012

(avvertenza: questo post contiene la descrizione di situazioni scabrose, ed è quindi riservato a un pubblico adulto. Da qualche tempo, immagino che a “questo post” siate già a metà pagina. Vabbè: io Vi ho avvertiti.)

Il primo ricordo che ti arriva forte è al mare pomeriggio di luglio caldo lei con un costume due pezzi rosso scuro il corpo proporzionato la pelle bella il sorriso gli occhi verdi che ti guardano ha sei anni più di te che sei il fratello di una sua amica e ne hai solo sedici la sera ti fai regolarmente una sega pensando a come deve essere quando si toglie il reggiseno quando si sfila le mutandine capita che ogni tanto la vedi a casa tua poi andate a settembre in gruppo a fare una vacanza all’estero lei è sempre gentile ti saluta sorridendo ti tocca le mani le spalle a volte senti la sua mano sul collo che ti accarezza sui capelli al ritorno dice a tua sorella ma come è carino tuo fratello guarda come è venuto bene in queste foto un giorno dice a tua sorella che ha fatto le copie delle foto se qualcuno passa a prenderle mandano te che arrivi è pomeriggio di fine settembre lei è in casa suoni c’è la porta socchiusa entri dai voce la senti arrivare in maglietta bianca e calzoncini jeans scalza dài fermati un momento ti fermi lei versa del succo d’arancia freddo per due bevete siete affiancati appoggiati a un tavolo del salotto fai una cosa che non avresti mai pensato di potere fare ti giri e la baci sui capelli castano scuri lei sussurra il tuo nome quasi sorpresa sorridendo ti abbraccia la abbracci non sai dire chi comincia a baciare ma secondo te è lei con le labbra che sanno di buono la lingua che esce appena poi di più ti bacia bene è diverso è profondo vi sedete sul divano abbracciati le tocchi il seno sulla maglietta lei ti tocca le gambe ti aiuta a sbottonare i pantaloni te li sfila al ginocchio ti tocca il pene sotto gli slip li cala lo prende piano con le mani ti guarda seria lentamente con una mano va su e giù ti guarda poi ti bacia china il viso e bacia piano il pene appena appena sull’asta ti fa venire godi lei tocca con un dito lo sperma ne mette un po’ sulla tua mano dice senti come è caldo poi ti bacia ti tiene lì non sai quanto non sai come ma dopo un po’ siete nudi nel suo letto lei sopra senti il tuo cazzo dentro di lei che geme forte si muove è una cosa pazzesca non credevi fosse così le vieni dentro sei spaventato lei sorride ti bacia dice guarda che sono una ragazza prudente poi ricominciate ancora lei ti fa sentire fortissimo con la bocca con le mani vieni ancora tanto lei ti porta in bagno sorridendo ti lava come un bambino ti rivesti non sai cosa dire ti senti impacciato lei ti abbraccia ti bacia dice sono contenta che succeda con me nei giorni seguenti vai da lei ogni volta che si può ti fa fare l’amore ti fa scopare ti rilassa ti fa capire che non è una gara che puoi andare piano poi forte poi ancora piano che quando entri in certe posizioni devi essere delicato all’inizio con movimenti lenti lasciare che lei si abitui poi dopo andare fino in fondo che l’importante è stare tranquilli e imparare a godersela un giorno poi ti dice ora ti insegno una cosa che se la sai fare bene fai contente tante donne altro che i fiori altro che i cioccolatini ti fa vedere come si tocca lei poi come devi leccare piano sul clitoride con movimenti circolari con la punta della lingua lentamente poi più veloce ti insegna a come toccare lì con le dita cauto e non essere troppo impulsivo a controllarti un giorno ti abbraccia da dietro ti mette davanti allo specchio della sua camera e ti fa venire con le sue mani mentre ti guardi e lei ti guarda sembra una specie di rito ti dice seria cerca di essere un maschio tranquillo sereno calmo padrone di te stesso non avere paura di far l’amore con le donne tu sai solo che sei innamorato perso lei lo sa un giorno ti dice che dovete smettere che ci sono ragazze della tua età e ragazzi della sua età e che c’è qualcuna della sua età che ti ha visto andar lì e non si sta più facendo i fatti suoi devi accettare solo una volta provi a telefonarle lei ti ripete che dovete smettere ti butta un bacio e chiude il telefono per te è un colpo tremendo a calmarti ci metti mesi ma vai avanti la rivedi ogni tanto le prime volte è difficile bestiale passano mesi anni ora è tutto passato remoto ogni tanto la vedi è una bella signora sposata con figli tranquilla ma ti piace che dopo che vi siete salutati delle volte ti giri a guardarla per un attimo e si gira per un attimo anche lei con quello sguardo e quel sorriso lì che tu vorresti dirle che certe sere ancora oggi la pensi molto con una mano come quando avevi sedici anni.

( In sottofondo: Il Etait une fois, Viens faire un tour sous la pluie . State bene. Ghino La Ganga)