Sarà che i suoi capi-mandamento di Concussione e Lottizzazione sono emersi per ciò che veramente rappresentano, ovvero una ramificazione affaristico-camorristica con una mano ingiallita di (porta)valori per attrarre i bimbiminkia del Meeting; sarà quell’amarezza che sale nel constatare che la rievangelizzazione dell’Occidente non è più al top del dibattito, faticando a ritagliarsi uno spazio tra i profili organolettici di Pecorino e Passerina e 4-2-3-1 vs. 3-5-2; sarà che quelle invettive contro chi si permetteva di indagare il sistema bancario sanmarinese, mentre i corrieri della droga entravano in filiale con i trolley pieni di cash, sono stati frettolosamente cancellati dal sito della diocesi; sarà che ora che non c’è più il suo idolo Silvio, il principale tappo a quella marea di merda che è la chiesa e il suo gregge è stato rimosso…

Sia quel che sia, è stanco, Sua Eccellenza: anzi, non è più lui. Lo si vede dall’ultimo sguaiato attacco contro il riconoscimento delle coppie di fatto da parte del governo sanmarinese: dove una volta Sua Eccellenza avrebbe saputo attingere al meglio repertorio del teo-con alla vaccinara, tra effettacci di cinema serie z e strafalcioni da studente bocciato in economia politica, ora non rimane che una poco convinta, sgraziata fila di fervorini che risultano più maldestri dei paletti che alla stessa materia può mettere un Casini, o financo un Giorgio Merlo, un repertorio stracco da vecchia carampana del muto che non riesce ad adattarsi al sonoro.

Diciamolo: non è piacevole leggere, scritte da chi una volta si faceva le seghe considerandosi un maestro delle supercazzole alla Ravasi o delle metastasi linguistiche alla Caffarra, scoreggine ansimanti quali:

“l’unione delle coppie omosessuali rappresenta una significativa modifica nella natura della famiglia”;

“il santo padre aveva indicato con radicale chiarezza e con una capacità di comprensione di tutte le posizioni culturali esistenti nella Repubblica, la via per un recupero autentico della tradizione Sammarinese, condizione per l’affermarsi di una sana laicità nella vita della società e delle sue istituzioni. Questa è la risposta che una certa parte della società sammarinese e, soprattutto gravissimamente, le istituzioni politiche sammarinesi danno a questo invito del Papa.”

Cazzo Luigi, almeno preparati un minimo, lascia perdere i massimi sistemi e leggiti Europa o La responsabilità di Scilipoti: oramai, dato che la volontà di riconoscere diritti alle coppie di fatto è maggioritaria, le Binetti e i suoi accoliti sado-maso la buttano in caciara sulla “insostenibilità finanziaria”, cercando di scatenare il panico con surreali proiezioni di deficit gravissimi se, che so, ci fosse la reversibilità delle pensioni anche in una famiglia omosessuale. Malissimo poi quell’“una certa parte della società Sammarinese”: è più della metà, Luigi, dài, cerchiamo di non pestare più queste merde giuridico-procedurali. Per non parlare di quella insistenza sciagurata sulla “natura della famiglia”: un prete-vu-cumprà come te dovrebbe saperlo che semiologicamente la chiesa ha ormai perso la sua posizione di privilegio, e i segni ormai si riempiono e si svuotano come cazzo gli pare a loro.

Insomma Luigi, ti vogliamo più carico quando si tratterà, poniamo, di attaccare l’affido e l’adozione alle coppie omosessuali: quando verrà il momento di attaccare tutta la letteratura scientifica che dimostra come anche in quelle famiglie i bambini possano crescere benissimo, ti aspettiamo smagliante in tutta l’ignoranza, la capacità di mistificare e l’approssimazione come solo noi cattolici. Parlane prima con Giovanardi e Fioroni, poi facci sapere.

Anskij