Terne.

luglio 26, 2012

andrea gibelli vicepresidente regione lombardia

 

 

Un tempo, le nomine nelle amministrazioni pubbliche si facevano scegliendo un nome dalle  terne presentate dai partiti. In genere, fino a tutti gli anni ottanta,le terne dei partiti maggiori  comprendevano: un primo nome costituito da un politico emergente per consenso e competenza, poi un secondo nome di buon passato e presentabile esperienza, indi un terzo nome pur sempre presentabile, ma meno brillante   ( a volte, si ripescava il primo dei non eletti da qualche parte, o similare). Negli anni novanta, le terne comprendevano: un primo nome di rottura, consistente in un cattedratico mai visto prima ma celebre in Francia, indi una massaia scopertasi ambientalista, infine uno studente trentenne ex fgci ( anche in pattiti di centrodestra) . Negli anni duemila, la terna comprendeva: un ex amministratore pubblico di secondo piano non pregiudicato,  che però veniva inquisito durante la presentazione della terna; un quarantenne disoccupato organizzatore di marce per il Tibet e animatore di feste ( anche nei partiti di centrodestra) ; indi una parrucchiera che aveva costituito un comitato di commercianti volto ad ottenere l’abolizione della tarsu, e che si diceva praticasse ottimo sesso orale nel retrobottega. Ebbene, nonostante questi chiari criteri, pare che da qualche tempo la Regione Lombardia abbia voluto fa da sè , modificandoli in tutto o in parte. Mi sfugge sinceramente il come, però.

State bene.

Ghino La Ganga