Il giorno 25.
ottobre 17, 2012
“Oh.”
“Eh.”
“No, dicevo: io però il 25 ci ho da fare.”
“Pure io. Ma lui ha detto il 25. Quindi, è il 25.”
“Ma è un giorno del cavolo…il 25…non ha un senso forte, il 25.”
“Che vuoi farci. Io avrei preferito un 10, oppure un 15. Magari un 31, dài. Quelli sono giorni forti. Ma il 25…..in effetti, è proprio un giorno del cavolo.”
“Anche perchè se avesse detto il 27, che so….almeno ci sarebbe stato un segnale: arriviamo al 27. Ecco. Ma il 25…è proprio brutto. Vuoglio dire: un giorno così. Del cavolo.”
“Pensa che io ci ho anche aikido, il 25.”
“E io? Io ci ho pilates.”
“Ma il pilates non è per donne?”
“Appunto. Dovresti vedere le fighe che ci sono, a pilates. Delle fighe così, in consiglio ce le sogniamo. “
“Ah…però. Ci si può iscrivere anche adesso, a corso iniziato?”
“Mmmh…credo di sì. Magari domani telefono…ma secondo me si può. Ti interessa?”
“Mi interessa sì. Così potrei venire anche io,il 25. Al diavolo l’aikido.”
“Però c’è quella questione, il 25.”
“Aspetta, aspetta,te. Vedo che ‘sto problema del 25 non lo sento solo io. Bene. Lasciami fare due/tre telefonate. Vedrai che lo cambia, quel 25….vedrai…è proprio un giorno del cavolo, lo capirà anche lui.”
“Giusto. Beh, se puoi fare qualcosa per cambiarlo….fammi sapere…”
“Ma certo. Mi muovo subito. Ti faccio sapere. Ciao.”
“Aspetto. Ciao.”
(State bene. Ghino La Ganga)