Ci mancherà.
ottobre 25, 2012
Ci mancherà? Ma sì, ci mancherà. Ci mancherà il suo sorrisone. Ci mancherà la sua verve. Ci mancheranno le sue battute, le sue barzellette: grevi, eppure così diffuse. Ci mancherà la sua scelta di personaggi, riassumibile nel favoloso percorso: Pilo, Matranga, Meluzzi, Tajani, Vito, Bondi, Siniscalco, Verdini, Stracquadanio, Ghedini, Rossi (da mettere in campo con schema 4-4-2, ovviamente). Ci mancheranno le sue telefonate, sia quelle in diretta che quelle intercettate. Ci mancheranno il predellino, la bandana, i completi estivi bianchi, gli orologi in regalo, la calza sulla telecamera, il pennarello scuro sullo scalpo, il duomo di Milano nei denti. Ci mancheranno i suoi scherzi, i suoi cucù?, le sue corna in foto, le sue canzoni francesi e napoletane. Ci mancheranno le sue lacrime a Brindisi. Ci mancheranno i suoi abbracci a L’Aquila, quelli con il casco di Mazinga. Ci mancherà la sua idea che la vita è bella: basta comprarne una, cribbio, ed esserne l’utilizzatore finale. Ci mancheranno le sue donne, anche le più volgari: perchè sono così vere, così reali. Ci mancheranno le sue comparsate, le sue trovate, le sue cene eleganti. Ci mancherà la sua villa in Sardegna, con vulcano in eruzione e premier Ceco in erezione. Sì, dài: ci mancherà. Addio, Silvio. Sono stati diciotto anni irripetibili. Speriamo.
State bene.
Ghino La Ganga