Ottantatrè.
febbraio 5, 2013
E’ inizio dicembre ottantatrè sei a Bologna matricola all’università la cosa carina è che c’è praticamente un concerto ogni cinque giorni scarsi ce n’è di ogni genere c’è di tutto c’è perfino John Foxx al Teatro Tenda zona tangenziale un amico di tua sorella che fa l’ultimo anno ha la macchina carica te ed altri andate a vederlo ci sono i Neon di Firenze fanno da apertura con My blues is you quel basso profondo le tastiere avvolgono la batteria elettronica e quella acustica con la chitarra allucinata che taglia la pancia fa assoli compostamente distorti come si conviene uno non può spiegare cosa era la new wave di quel periodo era roba tutta nuova i suoni i colori scuri le voci dei cantanti sfatte drammatiche come dei lamenti urlati mentre tutti ballano quando inizia John Foxx il Teatro Tenda non è neanche tutto pieno però lui procede con A new kind of man e ci attacca The quiet man poi fa Europe after the rain in sequenza Dancing like a gun poi Your dress secondo te son bei brani anche dopo trent’anni anche adesso lui è impassibile sul palco addirittura quando gli va in cortocircuito il microfono se lo fa cambiare con una specie di posa drammatica come se fosse una mossa di scena il tecnico glielo rimpiazza al volo ma a te quel che resta più impresso è un punkettone due file più avanti il quale a un certo punto controlla la cresta dei capelli constata che gli sta calando prende un tubetto di roba dalla tasca ne spreme il contenuto se lo passa sulla cresta mentre tiene il tubetto con le dita vedi che è il tubetto giallo del mastice Uhu il mastice Uhu diosanto proprio quello lo avete visto tutti il tubetto Uhu vi guardate ridete come cretini proprio adesso che sul palco John Foxx attacca scatenato Systems of Romance.
(In sottofondo, tra Neon e John Foxx, avete solo l’imbarazzo della scelta. State bene. Ghino La Ganga)