L’età della musica.

febbraio 20, 2013

The Raveonettes

The Raveonettes

 

 

Ti portano al Velvet  di Rimini a  vedere e ascoltare The Raveonettes duo danese che fa da ormai dieci anni  ‘sto genere shoegaze ossia un insieme di chitarre distorte voci ispirate suoni raddoppiati con echi riverberi cambiano continuamente chitarre elettriche ed anche acustiche con la batteria decisa e alcune basi preregistrate  non sono male sono anche simpatici si regolano le luci quasi da soli la lei del duo è molto carina san suonare bene entrambi però dopo pochi minuti di concerto a te sembrano  Jesus and Mary Chain che hanno pranzato con gli Smiths  poi han preso un caffè con i Cranberries già che c’erano un ammazzacaffè con i Dream Academy e un altro con This Mortal Coil un tè pomeridiano con i Prefab Sprout ed uno con  Dead Can Dance poi un aperitivo con gli Orb un secondo aperitivo con i Mono e con gli Stereolab un terzo aperitivo con i Massive Attack che gli han programmato la parte elettronica  indi  ‘sti due danesi  hanno unito fragorosamente tutto sovraincidendo l’uno all’altro e amplificando al massimo i suoni poi magari a cena hanno incontrato Tarantino che li vuol mettere in una colonna sonora sicchè gli ha suggerito di dare una spruzzata di tex-mex frullando il tutto  da un momento all’altro ti aspetti infatti che facciano pure una cover di qualche brano dei Wall of Vodoo o addirittura cambino zona e si buttino a omaggiare i Propaganda così tanto per non farsi mancare proprio niente a un certo momento ti apparti nella zona fumatori ti accendi una sigaretta ti senti un po’ stordito il concerto non è neanche male saranno  tutti ‘sti suoni insieme che alla fine ti sembrano tutti familiari già sentiti dunque simili a qualcos’altro eppure i componenti della band son più giovani di te dunque  tutta ‘sta roba gli sembra fresca e originale  ti accorgi che per te lo è di meno ma è perchè ormai c’hai un’eta cazzo ti fai trascinare  ancora ai concerti il martedì sera che poi insomma a dirla tutta l’alternativa erano i Clannad al Novelli sicchè ci siam capiti dài va bene così.

(In sottofondo: beh, fate un po’ Voi. State bene. Ghino La Ganga)