Second hand cars.
aprile 26, 2013
“Oh.”
“Eh.”
“Volevo dire: mica mi dispiacerebbe entrarci, in ‘sto governo.”
“Beh, in effetti. Qualunque cosa si faccia, non sarà peggio di prima.”
“Su questo non sono d’accordo: il governo successivo farà di peggio, dunque verrai riabilitato e tornerai buono per un’altra volta.”
“Osta. Giusto. Quindi?”
“Quindi, io son due giorni che giro con la Panda di Guido. Me l’ha prestata.”
“Ah. Non sapevo avesse comprato una Panda nuova…”
“Ma che nuova e nuova. E’ del 1985.”
“Caz… ma va ancora?”
“Sì, sì. Ci mette un po’ a partire, fa fumo, ma poi va. Ed è bellissimo che sia di quell’anno. Hai letto o no, che il premier incaricato si autodefinisce un ragazzo degli anni ottanta?”
“Già, già. Dunque, bisogna essere in linea.”
“Definitivamente. La macchina ha una delle prime targhe bianche, con ancora la sigla della Provincia. Ti rendi conto? Un gioiello. Perfetta per entrare a palazzo.”
“Vero. E’ tranquillizzante. Concentra in sè alcuni simboli positivi: modestia, recupero dei valori, conservazione delle istituzioni necessarie, rievocazione di un decennio glorioso.”
“Vedi? E’ perfetta. Ora ti lascio, perchè aspetto la chiamata. Anzi: nell’attesa, faccio un altro giretto con la Panda dove dico io.”
“Bravo. Fai bene. Fatti vedere in giro. Oh: se ti chiamano, ricordati degli amici, eh? Ciao.”
“Certo. Ciao.”
(In sottofondo sugerisco: The Cars, Drive. State bene. Ghino La Ganga)