Fiscofobia.
Maggio 31, 2013
Stronzo/i.
Maggio 30, 2013
“Oh.”
“Eh.”
“Volevo dirti che sei una merda. Fai la spia. Dici in giro tutto quello che faccio.”
“Invece dovresti ringraziarmi. Se io non tenessi occupati tutti con quel che divulgo, su di te saprebbero anche di più.”
“Di più cosa? “
“Ad esempio: da quanto tempo non ti cambi le mutande?”
“Cosa c’entra…quella è una scelta per l’ambiente. Me le cambio ogni cinque giorni, così non inquino lavandole troppo spesso.”
“Ecco,vedi? Se io non avessi tenuto tutti impegnati con quella cazzata di te, che fai incetta di scontrini negli autogrill per scaricarli dalle tasse, o di te che setacci i bidoni in cerca di gratta-e-vinci non usati, tutti saprebbero che lozzoso sei. Invece, sanno solo che sei un maniaco dei soldi rimediati. Una cosuccia, al confronto.”
“Ah,che bello. Grazie alle tue belle divulgazioni, c’è gente in giro che manco conosco, e che quando mi incontra mi chiede se sono scemo.”
“Questo accade perchè ancora non hanno compreso bene la tua parsimonia. Ma aspetta che sappiano come risparmi sui carburanti, e poi capiranno.”
“Cazzo…non andrai mica a dire in giro che quando il distributore è chiuso vado e salto con i piedi sul tubo della pompa per farla partire a pressione, eh? Guarda che ti querelo, porcamiseria…ti querelo…”
“Già fatto. Ho messo una foto in rete, notturna, bellissima…ci siete te e Franco che saltate sul tubo, poi la sequenza di quando riuscite a far partire l’impianto.”
“Ma vaffanculo…sei una merda.Ti odio. Mi hai fatto passare ogni poesia…”
“Eh, come ti capisco. Che peccato, quando scompare ogni poesia. Ciao.”
“Vaffanculo…ciao…”
(In sottofondo suggerisco: Emma Louise, My head is a jungle. State bene. Ghino La Ganga)
Figli delle (cinque) Stelle.
Maggio 28, 2013
Cari ragazzi, che silenziosamente insieme vi sentite: confesso di non aver chiaro se a far parlare qualcun altro, oltre a questi in foto, il vento avrebbe comunque spento il fuoco che vi accende. Resta notevole il record di un movimento che – senza storia e senza età, eroe di un sogno – in tre mesi scarsi ha perso anche più di dieci punti.Vi siete incontrati, per poi perdervi nel tempo. Riflessi sulle onde, scivolate: non c’è tempo di fermare questa corsa senza fiato, che vi sta portando via . Addio ragazzi: ciao. Io non cerco di cambiarvi, so che non potrò fermarvi. Ci mancherebbe.
State bene.
Ghino La Ganga
P.s.: un sentito grazie ad Alan Sorrenti.
La Grande Impressione.
Maggio 27, 2013
Visto con Anskij ed altri La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino, dichiaro che, per svolgere un commento più profondo – e che comunque sarà secondario rispetto a quello indispensabile di Anskij – ne dovrò effettuare una seconda visione a breve. Al momento, mi limito a dire che pongo il film al centro di un ideale quadrilatero visivo formato dal Silvano Agosti di Quartiere, dall’Umberto Pizzi di Cafonal, dalla Scuola di Piazza Del Popolo di Angeli-Festa-Schifano, dal Marco Bellocchio di L’0ra di religione. Federico Fellini? Beh, ce n’è anche di quello, certo. Tanto. Il film? Mi è piaciuto. Bravo Carlo Verdone, tra l’altro.
State bene.
Ghino La Ganga
Maggiordomi.
Maggio 26, 2013
Sì,è vero: nei gialli, come nei fumetti, il colpevole è spesso il maggiordomo. Aggiungo che il maggiordomo di Zio Paperone si chiama curiosamente Battista, e che – oltre a un noto giornalista – un cognome simile lo porta pure, casualmente, un esponente del Movimento Cinque Stelle.
State bene.
Ghino La Ganga
Ah.Ecco.
Maggio 24, 2013
Michelino il Pierino.
Maggio 23, 2013
Repetita.
Maggio 22, 2013
Sposerò Milena Gabanelli.
Maggio 21, 2013
Le sgangherate reazioni di molti fedeli Cinquestelle, che sui blog loro dedicati definiscono Milena Gabanelli come “traditrice e ingrata“, mi ricordano le crisi delle mie coetanee adolescenti di trent’anni fa: quando Terence si ritraeva e schivava le labbra di Candy (Candy) faceva bene, perchè manteneva una purezza destinata solo alle fan; quando Simon Le Bon annunciava le nozze con una supermodella, egli era – viceversa – un porco schifoso, che si era approfittato della fiducia delle seguaci, tenacemente riposta in un sicuro quanto improbabile matrimonio collettivo. Sicchè oggi la nota giornalista televisiva, per il solo fatto di avere chiesto chiarezza a Grillo e Casaleggio sulla destinazione dei soldi derivanti dal blog del Movimento Cinque Stelle, si trova a subire lo stesso contrappasso: da adorata e supervotata eroina online, a giornalaia disprezzata e maledetta. Il tradimento lamentato dai seguaci Cinquestelle è dunque dato dall’aver essi malinteso il riferimento iconico, non da un’ effettiva malefatta della signora: malefatta, anzi, del tutto inesistente, perchè il lavoro di una giornalista d’inchiesta è proprio quello di cercar verità, ovunque esse si trovino ed a prescindere da chi esse indispettiscano. Resta da capire perchè, allora, i toni di tanti cittadini adulti siano gli stessi delle adolescenti da me citate. Si può spiegare, se si riflette sulla koinè di questo paese: così tanto rincitrullito da aver costituito fin da subito un humus perfetto per fiction e cartoni animati assortiti, gli effetti dei quali durano nel tempo. Non è un caso che alla Chiesa Cattolica sia bastato mandare in avanscoperta un argentino, con l’aria fintodimessa stile Dolce Remì, per far sì che milioni di adepti rintronati si scordassero in cinque minuti i recenti decenni: seppur trascorsi in mezzo a babbucce rosse, strette di mano a feroci dittatori, loschi traffici valutari, squallidi abusi su minori.
Ringrazio Clizia Gurrado per l’ispirazione del titolo. State bene.
Ghino La Ganga
In anticipo.
Maggio 20, 2013
“Oh.”
“Eh.”
“Io sono uno dei centomila che l’Imu l’avevano già pagata, cazzo.”
“Bravo. Sei un contribuente scrupoloso. Io invece no.”
“Perchè sei un furbo. Uno che non paga mai prima, ritarda e spera nei condoni.”
“Questo è falso. Pago gli anticipi che è opportuno pagare.”
“Tipo?”
“Ad esempio: quando vado da Svetlana, pago sempre prima. Anche se ormai son cliente,e lei non mi chiede subito i soldi, io pago comunque prima. Lì da lei , a pagar prima ci sono dei vantaggi.”
“Quali?”
“Che lei si tranquillizza, guarda poco l’orologio, ed io riesco a star più tempo di quanto potrei. Me la prendo comoda comoda. E siam tutti contenti.”
“Ma cosa dici… tanto la volta dopo mica la freghi. Ti tiene meno tempo.”
“Lo dici tu. La volta dopo basta pagare in anticipo lo stesso importo, ma diviso in più banconote. Nella penombra sembran più soldi, lei si rilassa… e via di nuovo con più tempo a disposizione.”
“Ma ci sarà pure una volta nella quale non riesci a far come vuoi?”
“Lì bisogna esser bravi, lasciar passare qualche settimana. Poi ricominci, quando lei s’è scordata, sempre pagando in anticipo… ecco: io gli anticipi che servono li pago, come vedi.”
“Mica come me, che passo pure da coglione.”
“Scusa, io non l’ho detto. L’hai detto tu.”
“Cazzo, però non è giusto. Per consolarmi, mi sa che oggi ci vado io, da Svetlana.”
“Bene. Sto salendo da lei adesso: te la saluto, e le dico che oggi vai. Come vedi, bisogna scegliere bene cosa pagare in anticipo. Ciao.
“Cazzo… ma vaffanculo… ciao…”
(In sottofondo suggerisco: Black Box, Ride on time. Vecchiotta, ma adeguata per ritmo e testo. State bene. Ghino La Ganga)