Buy-back.
luglio 24, 2013
“Oh.”
“Eh.”
“No, dicevo: io adesso riacquisto le azioni della società, e in cambio do agli azionisti le merci che produciamo.”
“Geniale. Siccome produci scarpe, gli rifai qualche collezione autunno/inverno per il guardaroba di casa.”
“Precisamente. E mica tutte dello stesso tipo: si va ad esaurimento merce. Quindi, quando le nuove son finite, agli ultimi rifilo anche roba degli anni passati.”
“Beh, è splendido. Tanto, le scarpe vanno sempre.”
“Vanno sempre. Mica si può obiettare. E poi, scusa, i miei azionisti dovrebbero essere contenti: pensa se dovesse farla Guido, una roba così….”
“Eh, beh, lui ha quella catena di autospurghi…cosa gli dà in cambio delle azioni, ai soci? Della gran merda?”
“Bravo. Hai centrato il punto. Voglio proprio vedere se qualcuno si azzarda a dire che non posso farlo, il riacquisto azioni proprie contro scarpe. Voglio proprio vedere.”
“Bravo. Vedrai, nessuno dirà nulla. Ciao.”
“Sono convinto. Ciao.”
(Ogni riferimento a un certo parere chiesto da una certa casa produttrice di gioielli alla Consob è del tutto, ma del tutto, ma del tutto casuale ed assolutamente non voluto. In sottofondo suggerisco: Via Verdi, Diamond. State bene. Ghino La Ganga)