Gli piace così.
agosto 31, 2013
Io faccio fatica a seguire i pensieri di un regista, che prima fa un film nel quale le suore risultano autentiche stronze, poi spera che il film piaccia al Papa. So già che comunque non riuscirò a capire i pensieri del Papa: al quale senz’altro il film piacerà così tanto, che telefonerà al regista per ringraziarlo. Le suore? Beh, loro continueranno a fare le stronze, ovviamente.
(P.s. Judy Dench è senz’altro brava, ma mi ha così rotto i coglioni che alla morte di ‘M’ in 007-Skyfall ho esultato, trovando perfetti film e finale . Scusate.)
State bene.
Ghino La Ganga
Service tax.
agosto 30, 2013
“Oh.”
“Eh.”
“No,dicevo: tu hai quell’appartamentino libero…”
“Sì, ma col cavolo che te lo presto. L’ultima volta hai fatto un casino tale che i vicini han chiamato i Carabinieri. Una rumena, una brasiliana, una russa. Il giro del mondo in una notte ci facevi, lì dentro. “
“Adesso, per una serata un po’ allegra… che quei vicini son proprio dei rompicoglioni, tra l’altro.”
“Sì, certo. Con tutti i casini che ho avuto, per colpa tua… insomma, cosa vuoi ancora? Tanto non te lo presto più. Amen.”
“Bravo. Invece io ero qui a chiedere se lo affittavi a Leopoldo.”
“Leopoldo chi? Il tuo cane?”
“Lui. Hai sentito che se lasci sfitto un appartamento ti rovinano di tasse, no? Tu ci metti dentro Leopoldo, gli fai un bel contrattino a canone concordato, e sei a posto. Guarda che Leopoldo è un individuo serio.”
“Scusa, affitto un appartamento a un bracco italiano?”
“Sì, affitti l’appartamento a un bracco italiano, che poi ogni tanto lo presta al suo padrone italiano che ha delle amiche straniere. Vedi come fila tutto? Tu incassi un affittino modesto, paghi meno tasse, Leopoldo ha finalmente una casa, il suo padrone è felice. “
“Scusa…ma come sei messo? E chi paga l’affitto?”
“Ma come, chi? Leopoldo. Con quel che ricaverà dal subaffitto alle amiche straniere del suo padrone, si fa anche una piccola rendita, Leopoldo. E’ un cane serio, Leopoldo. Mica come certi imbecilli che girano qua da noi. E’ italiano, lui. “
“Pure magnaccia, sei diventato…”
“Che parolone sgradevole. Anzitutto, è Leopoldo ad incassare. Mica io. Io al massimo gli sarò molto riconoscente, se si ricorda di me e mi fa dei regali.”
“Sì, scusa, e la comunicazione di cessione di fabbricato? “
“Quella mica è più obbligatoria. Lo è solo per i locatari stranieri . Leopoldo è un bracco italiano, ricordalo. Tutto fila a meraviglia, dammi retta. Dài, pensaci. Ciao.”
“Boh. Lasciami fare una telefonata al commercialista, su. Vediamo. Ci sentiamo dopo, ciao.”
(In sottofondo suggerisco: David Bowie, Diamond Dogs. State bene. Ghino La Ganga)
“I giovani pessimisti? Li mando dallo psichiatra.”
agosto 29, 2013
Francesco al telefono.
agosto 27, 2013
“Oh.”
“Eh.”
“Con mia moglie è finita.”
“Ma siete divorziati da otto anni.”
“Lo so. Però adesso lo ribadisco.”
“E perchè?”
“Perchè adesso c’è quello la’, magari capita che ti telefoni per dirti quanto gli dispiace. E dopo è tutta un’altra cosa.”
“Aaah… certo. Magari, lui telefona a tutti e due e tu e la tua ex moglie tornate insieme.”
“Ma cosa dici? Sarebbe terribile. No, è che se lui ti telefona dopo lo sanno tutti. Se ne parla. Magari mi riaprono il fido in banca.”
“Già. Hai visto mai? Vabbè: magari lo ricordo un po’ in giro, dài.”
“Bravo. Volevo proprio questo. Grazie. Ciao.”
“Per così poco. Ciao.”
(In sottofondo suggerisco: Blondie, Hanging on the telephone. State bene. Ghino La Ganga)
Celi, il mio antivirus!
agosto 26, 2013
Il mio pc ne ha passate parecchie. Escursioni su siti porno, su siti di escort, di quotidiani, di settimanali. Incursioni sui blog di Malvino , di Galatea. Visite a siti di storia, di sociologia. Salti e zompi, in strambi avanti e indietro tra pagine riguardanti il successo commerciale ottenuto dalla Opel Kadett nel 1984 e quello mancato della Renault 14 nel 1978; tra il found footage di Gianikian-Ricci Lucchi e l’accumulo di Villaggio-Salce. Permanenze intense, sebbene attonite, sulle pagine web esplicanti le psichedeliche carriere di Daniele Capezzone, Chicco Testa, Danila Subranni. Niente: il mio pc ne è sempre uscito illeso. E’ bastato però affacciarsi sul blog di questa sciagurata in foto, per beccarsi uno di quei virus che neanche la madonna svizzera. Vedete un po’ voi, se questo non è un segno.
State bene.
Ghino La Ganga
Giochi immorali.
agosto 23, 2013
Come donna.
agosto 22, 2013
“Oh.”
“Eh.”
“Niente… sono due o tre giorni che voglio diventare donna.”
“Ah. Come mai?”
“Ma così… pare sia importante. Cioè: se sei un uomo famoso, sei solo famoso a metà. Invece, se diventi donna, sei famoso due volte: prima eri famoso come uomo, poi diventi famoso come donna.”
“Scusa, ma tu come uomo mica sei famoso. Nessuno ti si fila. Non ti conosceva nemmeno il maresciallo che è venuto a notificarti l’avviso di comparizione. Ha telefonato a me per avere conferma, io gli ho detto che eri proprio tu. Ho dovuto pure farti ‘sto favore… scusa, eh? Che uomo famoso… “
“E’ vero. Allora, lasciami almeno tentare di diventare famoso come donna. Come donna, mi si apriranno tante opportunità di fama.”
“Boh,di’… Non ci avevo pensato. Vabbè: è un’idea. Sai già a chi affidarti?”
“Beh… so chi devo evitare, ecco. Per esempio: da certi chirurghi è meglio stare alla larga.”
“Vero. Vabbè, tienimi aggiornato. Casomai venisse ‘sta voglia pure a me, intendo. Hai visto mai? Mi libero di mia moglie, cambio giro. Che so: magari mi butto anche in politica.”
“Ci stavo pensando anche io. Una volta donna, avrò nuove opportunità. Cambierò tutto. “
“Senz’altro. Anche il cervello, forse.”
“Ti dirò: io ci spero,dài. Come uomo, non ho mai capito niente di niente.”
“Ora che me lo dici, posso confermarti che l’ho sempre pensato. Comunque: tienimi aggiornato, ci conto.”
“Senz’altro. Ciao.”
“Ciao.”
(In sottofondo suggerisco: Natalie Cole, Ask a woman who knows. State bene. Ghino La Ganga)
MeetinGrillo.
agosto 21, 2013
L’attacco di Beppe Grillo a Comunione e Liberazione non fa una grinza. Il problema è che, al primo invito che riceverà dal Meeting , egli scatterà e si presenterà ai cancelli della Fiera di Rimini con largo anticipo: non vorrà perdersi un solo minuto di quella platea, tanto folta quanto inebetita . Al pari di tutti gli altri da lui criticati.
State bene.
Ghino La Ganga
Redditometro totale.
agosto 20, 2013
“Oh.”
“Eh.”
“Cominciano i controlli su tutto.”
“Per te. Per me sono già iniziati e finiti. Dicevo a mia moglie che guadagnavo tot, ma lei controllando bene ha scoperto che guadagnavo un po’ di più.”
“Ah. E come c’è arrivata?”
“Ha dato un’occhiata ai prelievi bancomat. Li ha incrociati con qualche biglietto di sosta dimenticato in auto. Da quelli è risalita ai parchimetri. Ha constatato che parcheggiavo in certe ore in certi posti, e prelevavo ai bancomat lì vicino. Oppure: a volte manco prelevavo al bancomat, sicchè ne ha desunto che avevo del contante extra con me. Del nero, insomma.”
“Caz…ma quindi?”
“Quindi, siccome quelle volte non tornavo a casa con un acquisto per lei o per la casa, ne ha dedotto che li ho spesi in altro modo. Ci siamo capiti in quale, no?.”
“Osta. Peggio della Finanza. “
“Molto peggio. Perchè dal mio traffico telefonico è risalita a un paio di amiche mie, e le ha segnalate all’Agenzia delle Entrate. E per quelle, adesso, son dolori. Ma pure per me.”
“Immagino. Indagini a cascata su tutto.”
“Su tutto. Io però la vendetta me la son fatta, dài. Ho segnalato la mia signora mentre comprava una Vuitton falsa da un extracomunitario. L’han beccata in flagranza. Solo che è emerso dell’altro.”
Cioè?”
“Cioè che il venditore extracomunitario di Vuitton false forniva alla mia signora anche altre prestazioni, vere.”
“Vere-vere?”
“Verissime. Inequivocabili. Anche alle sue amiche. E’ venuto fuori un casino con i mariti, guarda….”
“Osta. Davvero. Vedi, era meglio non saper niente.”
“Era meglio. Alla grande. Vedi adesso, con tutti ‘sti controlli. Ma come stavamo bene, una volta? Vabbè, ora devo andare dal commercialista a salvare il salvabile. Prima che arrestino anche lui, dài. Ciao.”
“Ciao.”
(In sottofondo suggerisco: Chilly, For your love. State bene. Ghino La Ganga)
“…e da sardo…”
agosto 19, 2013
“In questo momento e da sardo, mi viene in mente la storia dei nostri boschi, di quanti decenni impieghino a crescere utili e rigogliosi e di quanto poco ci voglia, con un solo fiammifero ad appiccare un incendio e a distruggere in poche ore il lavoro di una vita. Nel mio caso, in questo momento, sono bosco ma anche causa del suo stesso incendio.”
(E’ un estratto dalla torrenziale lettera che Gianluigi Piras, ex dirigente del PD ed ex assessore in un comune della Sardegna, ha inviato ai quotidiani, per rimediare alla terribile frase da lui indirizzata a Yelena Isinbayeva. La lettera si trova pubblicata sia su Il Messaggero che su La Stampa di ieri. Letto e riletto il passaggio sopra riprodotto, dovremo infine riconoscere che il nostro Paese può, oggi, essere esaminato solo secondo la chiave di lettura dell’idiozia. Nessuna regione può dirsi esclusa : quel “da sardo” è totalmente fuorviante. Non è più questione di sardi, lombardi, emiliani, toscani, o di chi volete. L’idiota è ovunque. E’ presente. E’ bosco (cit.) E’ forte. E’ numeroso. Soprattutto: è spaventoso. State bene. Ghino La Ganga).