Voglio crederci.
agosto 18, 2013
“Oh.”
“Eh.”
“Quindi, nell’Area 51 non c’erano ufi.”
“Già. Niente ufi. Solo aerei spia.”
“Che delusione. E io, che ci credevo tanto.”
“Dillo a me. Mi son visto tutti i documentari possibili, in questi anni. Mi viene voglia di continuare a crederci solo per non incazzarmi.”
“Vero. Così non pensi al tempo sprecato. A me ‘sta storia ricorda quella di Giacomo.”
“Quale?”
“Quella delle suore.”
“Aaah… già. Tutte quelle suore che andavano a casa sua per le elemosine, i vestiti usati, le offerte.”
“Bravo. E la moglie che diceva: che bella cosa tutte queste suore, così appena abbiamo della roba vecchia la regaliamo a loro, non accumuliamo roba in soffita…”
“Solo che quelle non erano suore. Erano escort che Giacomo facva vestire da suore per non dare nell’occhio.”
“Già. Lui saliva con loro in soffitta a cercar vestiti, e zac, scattava la sveltina tra gli scatoloni. Sfogava così la sua fantasia erotica più estrema: sesso religioso in luogo inconsueto. Pare che se le sia fatte pure con la moglie in casa, al piano di sotto.”
“Pensa te. Ma tutti credevano alle suore. Gran belle suore, peraltro. Anche il loro vicino, quello del negozio: appena le vedeva passare, lui le fermava e faceva l’offerta, chiedeva il santino…”
“Lo so, lo so. A rifornirle di santini provvedeva Giacomo. Aveva pensato a tutto. Solo che adesso lo sanno tutti, che quelle non sono suore. E’ la fine di un’epoca.”
“Tranne che per la moglie. Lei è proprio convinta. Lei vuole crederci. Anche se le son spariti dall’armadio pure dei vestiti nuovissimi e firmatissimi, lei crede alle suore. “
“Che vuoi farci? Se uno vuol crederci, lasciaglielo fare.”
“Già. Finiti gli ufi, le restan le suore.”
“Almeno quelle. Dài, ci sentiamo. Ciao.”
“Ciao.”
(In sottofondo suggerisco : Alien, Video Games. State bene. Ghino La Ganga )