Andati all’America.
ottobre 18, 2013
“Oh.”
“Eh.”
“Anche io tre mesi fa fa sono andato in America, e son rimasti tutti a bocca aperta.”
“Ah, sì? E’ stato quando hai detto che ti sei fatto la Loren?”
“Sì. L’hanno colta come un’esperienza granny unica. Sai come sono loro, per la Loren.”
“Capisco: sbavano per la Loren da sempre, figurati per la Loren sorda di adesso. Comunque: anche a me è capitato di lasciare gli americani a bocca aperta.”
“Ah sì? E come?”
“Ho raccontato di quando tra me e il reverendo Jesse Jackson c’era stata una storia.”
“Caz… ma è vero?”
“Ma ti pare? Gran balla. Però dovevi vedere le facce. Attonite.”
“Ci credo. E poi?”
“E poi si sono messi a ridere. Indi, mi hanno dato un calcio nel culo. Però in modo amichevole.”
“Proprio come han fatto con me. Un calcio nel culo, ma amichevole.”
“Che bel popolo, gli americani. Dài, ci sentiamo. Ciao.”
“Davvero. Che bel popolo. Ci sentiamo, ciao.”
(In sottofondo suggerisco: Lucio Dalla, Washington. State bene. Ghino La Ganga)