Il capitale politico.
gennaio 12, 2014
Posto che a me l’ultimo di Virzì è piaciuto, segnalo di non comprendere cosa trovino di sconveniente nel film alcuni assessori leghisti brianzoli. Anzi, dovrebbero rallegrarsi di quanto in esso contenuto. Per esempio , nella scena del costituendo cda del salvando Teatro Politeama, tra la nevrotica di sinistra che giudica morto il teatro italiano ma non smette di scriverne, il centenario attore semirincoglionito che incontrò Pirandello vivente, la padrona di casa che storpia Raffaella ( qui ho goduto, lo ammetto) Sanzio Societas , lo scribacchino intellettuale che non è ispirato se non scopa, ebbene: l’unico a mostrarsi produttivo, proponendo l’esibizione di un coro alpino, popolare e pronto subito, è proprio l’assessore in cravatta e pochette verdi. E scusate se è poco.
State bene.
Ghino La Ganga