Salvo poi.
marzo 25, 2014
Gli entusiasmi italiani per la vittoria di Marine Le Pen? Beh, succede sempre così: in paese straniero ci sono le elezioni e qualcuno le vince. Entro ventiquattr’ore un qualche partito italiano rivendica il trionfo. Dopo qualche tempo lo stesso partito prende le distanze da chi ha vinto. Accadde ad esempio con Clinton, salutato come il nuovo che avanzava: salvo poi rivelarsi un vecchio ancorché simpatico porcaccione . Poi accadde con Obama, salutato con tanto di manifesti ad hoc quale liberatore da tutti i mali dell’umanità : salvo poi rivelarsi spietato quanto Bush e spregiudicato quanto Nixon. E Tony Blair? Reputato un ragazzo prodigio, salvo poi rivelarsi il coglione che è tutt’oggi. Di Aznar si innamorarono fior di moderati, dacchè egli emergeva quale affidabile programmatore : salvo poi rivelarsi un bugiardo depistatore . Zapatero fu considerato un campione di freschezza, salvo poi risultare inetto in materia economica. Ma è per la vicina Francia che nutriamo una vera passione : Mitterand era un figo salvo poi rivelarsi un tronfio trombone, Chirac un gigante salvo poi rivelarsi un bieco nepotista. Ricordo quando Le Pen padre arrivò a contendergli il ballottaggio alle presidenziali del 2002, causa totale débâcle della sinistra di Jospin. Per le vie di Parigi intervistarono una ragazzotta. Dichiarò : avessi saputo che finiva così, sarei andata a votare. Era francese: salvo poi precisare d’essere italiana.
State bene.
Ghino La Ganga