Quella parte di me.
settembre 22, 2014
Quando leggo che un’autista donna dell’Atac di Roma è stata aggredita da trenta extracomunitari ubriachi, i quali hanno sfondato un finestrino, preso a calci il mezzo cercando di salirvi senza riuscirvi, tendendole poi l’imboscata al capolinea: ebbene, c’è una parte di me che avrebbe voluto essere a bordo di quell’autobus.
E’ quella parte di me che avrebbe avuto appresso un borsone contenente tre mitragliatori uzi carichi, trenta caricatori pieni, una pistola walther ppk con cinque caricatori per il colpo di grazia, una mazza ferrata per l’eventuale completamento dell’opera.
E’ quella parte di me che non è razzista nè femminista, dacchè avrebbe voluto trovarsi – con uguale dotazione di armi – anche su un altro autobus Atac, l’autista uomo del quale è stato aggredito da una decina di giovani romani per via dell’accento napoletano.
E’ quella parte di me che per spostarsi non utilizza gli autobus di linea, ma che potrebbe cominciare a farlo.
E’ quella parte di me che alcuni detestano, dicendo che non andrebbe mai interpellata. Mai. Proprio mai.
Però c’è.
State bene.
Ghino La Ganga
settembre 24, 2014 at 9:04 PM
Probabilmente la detestano perchè ha ragione. Buonisti del cazzo.

Paul Kersey, uh?
La mia parte “mai interpellabile” tende di più verso Dexter Morgan, temo.
settembre 28, 2014 at 8:45 am
per MadDog:
il che è affascinante, amica mia.
Stai bene.
Ghino La Ganga