Strategia a cinque stelle.

novembre 28, 2014

direttorio cinquestelle

il costituendo direttorio del Movimento Cinquestelle

La strategia per contendere voti alla Lega prevede ora di costituire un direttorio con due napoletani, due avellinesi e un romano.

State bene.

Ghino La Ganga

Agonico Canale.

novembre 27, 2014

agon-channel

Presentazione di Agon Channel sul canale 33 del digitale. Simona Ventura  pare chiedersi cosa ci fa lì. Massimo Ghini è munito di occhiali da presbite. Pupo  apostrofa Nicole Kidman seduta in platea: ” a lei piace il brevilineo, eh?“.  Poi incita gli spettatori a terminare in coro strofe di canzonette che caratterizzeranno un suo prossimo programma. L’effetto revival di Buona Domenica edizione anni novanta è garantito. Maddalena Corvaglia canta Be Italian e presenta un talent show riservato a guardie del corpo: il vincitore dovrà possedere tanti muscoli, ma soprattutto tanto cervello (sic). Giusto per far capire come verranno forgiati i futuri bodyguard, la prima scena inquadra i partecipanti  mente si inerpicano sul cassone sudicio  di un camion: che li porterà non si sa dove. Appare  Antonio Caprarica, che fa un Antonio Caprarica ancor più bizzarro: la miscellanea di colori della sua giacca comprende ogni variabile del pantone. D’un tratto mandano in onda una serie di casting per volti nuovi: tra i tanti, spicca quello di un tizio che alla domanda “come ti chiami?” risponde “dunque, vediamo…” .  Massimo Ghini dialoga come può con una tipa spagnola di bell’aspetto, la quale dichiara di saper di calcio. Sicché, dopo una stramba coreografia di intermezzo  ( dicono ideata da  Celeste Laudisio) , viene presentato un talent show calcistico che riguarderà un squadra di football appartenente al proprietario dell’emittente. Trattasi di squadra di serie C inglese, ma l’idea di giocarci pare dia brividi inauditi ai partecipanti al talent. Chissà se  quelli del Cervia Calcio lo guarderanno. Spunta sul palco Fulvio Collovati, a ricordarci che tantissimi anni fa fummo campioni del mondo.

Il tutto è girato in Albania. Tranquilli, però: non si avverte alcuna differenza dall’Italia.

State bene.

Ghino La Ganga

Miracolo in Romagna.

novembre 26, 2014

Carlos Sogos

Carlos Sogos

Sul risultato di uno a uno,  un giocatore di calcio cade in area  a cinque minuti dalla fine della partita. L’arbitro fischia un rigore. Il giocatore si rialza, si avvicina alla giacchetta nera e dichiara pacatamente : “Signor Arbitro, sono inciampato da solo. Non è rigore.” 

E’ accaduto  domenica scorsa. Gli elementi straordinari sono parecchi. Il giocatore è un ragazzo di sedici anni, sta giocando una  partita del campionato allievi. Il ragazzo è probabilmente  un italiano venuto da lontano: si chiama Carlos Sogos. E’ pure capitano della squadra. Si è rivolto all’arbitro dandogli del Lei e chiamandolo Signor Arbitro, come  una volta i genitori insegnavano ci si dovesse rivolgere all’autorità: signora Maestra, signor Vigile, signor Giudice. A proposito di genitori: tutti quelli presenti in tribuna, anziché smoccolare e inveire contro tanta dabbenaggine,  hanno  applaudito convinti . Poi c’è il nome del campo ove si gioca: quello dell’ A.s.a.r., che sarà anche un banale acronimo, ma reca in sé qualcosa di soprannaturale. Infine, c’è l’elemento decisivo: il luogo. Tutto ciò è infatti accaduto a Riccione. Se non è un miracolo questo, ditemi voi cos’è.

State bene.

Ghino La Ganga

Vincere così.

novembre 24, 2014

Stefano Bonaccini Governatore Emilia Romagna

Stefano Bonaccini Governatore Emilia Romagna

Vincere così, dopo la trasformazione da Bersaniano in Renziano di ferro. Vincere così, dopo che  la moglie ha tolto in fretta e furia da facebook  la sua falsa foto sulla falsa copertina di Elle. Vincere così, contro  sfidanti presi non dal fondo del barile, ma direttamente dal sottofondo di esso: il giovane leghista beat con la coda riccioluta, il ciellino ormai sessantenne che indossa abiti suoi coetanei, la pasionaria che si tinge i capelli perchè  ha fatto settantotto e prosciutto cotto, la cinquestelle che parla di novità ma fatica ad articolare le sillabe, il budriese noto però solo a Budrio. Vincere così, con la regione non più sazia nè più ricca, bensì parecchio incazzata: gli straripamenti del Trebbia e del Baganza,  i terremotati con pochi soldi, l’ordine pubblico questo sconosciuto, le megaholding comodi poltronifici per qualunque servizio, le infiltrazioni mafiose e ‘ndranghetiste ogni giorno più visibili. Vincere così, unico esponente prosciolto in un gruppo di dediti al rimborso spese compulsivo. Vincere così, mentre infuria l’inchiesta, con  la ciliegina dello scontrino per un giocattolo erotico a riempir quotidiani. Vincere così, con il Paladozza mezzo vuoto e la lista piena di disoccupati. Vincere così, dopo che hanno votato a malapena un emiliano su due e un romagnolo su tre, e a Bologna ha faticato a votare il quaranta percento. Vincere così. Almeno risparmiaci l’aria da figo, per favore.

State bene.

Ghino La Ganga

 

Raffaele Squitieri, Presidente della Corte dei Conti

Raffaele Squitieri, Presidente della Corte dei Conti

 

 

Ma va?

State bene.

Ghino La Ganga

A casa mia.

novembre 20, 2014

emilia romagna

Devo scegliere per chi votare alle regionali.

Il PD, i cui attuali esponenti un tempo non avrebbero superato il ruolo di fattorini.

Il Movimento CinqueStelle, che ne costituisce una sorta di deriva antagonista schizofrenica.

La Lega Nord, il cui rinnovamento passa per un chitarrista ferrarese.

Il Nuovo Centrodestra, ridotto a candidare ciellini che ragionano e si vestono come negli anni sessanta.

L’agglomerato budriese di ex grillini e liste civiche.

La parmigiana che rimpiange il settantotto, ed ora vorrebbe importarlo dalla Grecia.

Ora che ci penso: devo scegliere  se andare a votare alle regionali.

State bene.

Ghino La Ganga

Case Aler a Milano

Case Aler a Milano

 

L’ha detto oggi una ragazza a Sky tg24, durante uno degli sgomberi a Milano, dichiarando al contempo di avere occupato abusivamente una casa dal 2007 dando cinquanta euro a un tizio che “apre le case“.

Cortesemente, qualcuno mi spiega la logica della frase del titolo del post?

Sarà l’età, ma fatico a capirla: quindi fate con calma, per favore.

Grazie e state bene.

Ghino La Ganga

classifica reati commessi per provincia  2014

Volevo segnalare che mi sto riprendendo solo ora dalla sensazione bellissima di vivere nella seconda provincia d’Italia per numero di reati commessi ogni centomila abitanti.

Bologna, umiliata, racimola un misero terzo posto.

Parma giunge al quattordicesimo posto, Modena al diciannovesimo, Reggio Emilia al ventiquattresimo, Ferrara al venticinquesimo, Piacenza arriva – a stento –  al quarantatreesimo.

 Ravenna sfodera invece un brillante sesto posto, che compensa il comunque discreto ventottesimo posto di Forlì/Cesena.

Sono soddisfazioni.

Tiè, emiliani del piffero.

State bene.

Ghino La Ganga

Come il duca bianco.

novembre 18, 2014

David Bowie

Il motivo per il quale apprezzo David Bowie è che rimaneva coinvolto in cose che non lo travolgevano. Non parlo solo di droghe o frequentazioni. Parlo di esperienze artistiche. Dichiarò  che la sua prima passione era la recitazione ( frequentava  le lezioni di Lindsay Kemp), e che si interessò alla musica perchè ad una festa vide una sua cugina scatenarsi sulle note di un brano rock’n’roll: lo colpì il poter produrre   una forza così dirompente. La formazione musicale, a dispetto del tono dimesso con cui la descrive ( ‘non credo di essere un gran musicista’ , ha riferito più volte), fu più completa di quella di altri suoi contemporanei: si cimentò anche nel jazz, e pare sappia  stare discretamente  al sassofono. Attraversò il glam-rock senza scomporsi: oggi si sorride nel  vedere vecchie istantanee ove appare  in paillettes e supertacchi . Fu però  solo un momento, mentre altri suoi  colleghi non riuscirono più a toglierseli di dosso. Questa è dunque la forza del duca: attraversare stili ed epoche senza fare un plissè,  come fosse l’esperienza di un istante, mai un credo assoluto. La celebratissima trilogia berlinese  Low-Heroes- Lodger  (ma sarebbe più giusto dire: franco-berlinese) fu decisiva – ancor più che per le ottime critiche –  per staccarlo da quel soul nel quale si stava fin troppo immergendo e dalle droghe che furoreggiavano in California. Resta peraltro incredibile vederlo  nei documentari del 1975 mentre a Los Angeles, seppure cocainomane, appare concentratissimo nello scrivere e correggere il complicato arrangiamento  canto/controcanto/batteria di Right  per renderlo più ‘groove’, spiegandolo ad un semisconosciuto Luther Vandeross e ad un Andy Newmark non ancora membro dei Roxy Music.

Il fisico, oggi, gli ha presentato un pesante conto. Tuttavia all’epoca doveva  essere eccezionale, perchè nel giro di pochi anni gli consentì di passare dal frequentare  lo scoppiato Rick James a discutere con l’ascetico Brian Eno , poi a trattare con la ritmica disco di Nile Rodgers. Quest’ultimo, incontrando Bowie per comporre  Let’s Dance, credeva di trovarsi di fronte Ziggy Stardust ed invece trattò con un inappuntabile yuppie vestito Cerruti, in gran forma grazie a jogging e boxe che praticava quotidianamente.

L’attitudine a vivere senza troppo legarsi pare valesse anche nei rapporti umani.

Tina Turner lo ricorda come una specie di  strambo salvatore, che quando lei era a terra le presentò i produttori che la aiutarono a risollevarsi; indi fece una canzone con lei, poi sparì e ricomparve dopo anni, come se fossero passati due giorni. Una cosa simile risulta pure a Carlos Alomar, suo sodale di tanti LP:  riferì che il Bowie era capace di non rispondere al telefono per mesi, poi di arrivarti  davanti per strada  indignato e di costringerti a subire le sue rimostranze perchè non ti eri più fatto vivo.  Steve Ray Vaughan venne licenziato all’imbarco di un tour, avendo osato rinegoziare il compenso. Brian Ferry raccontò sbalordito di essersi sentito chiedere indietro le cinque sterline di una corsa in taxi dopo dieci anni.   Mik Jagger dichiarò di non aver mai conosciuto uno più abile di Bowie nel fregare idee ad altri. L’ex moglie Angela lo definì un figlio di puttana, seppure divertente, che la tradiva in continuazione poi le cantava canzoni al telefono per farsi perdonare. Sicchè lei un bel giorno non lo perdonò e lo lasciò, ma continuò a comprare i suoi dischi.  Forse quel che davvero interessa al Duca Bianco.

State bene.

Ghino La Ganga

Intercinquestellar.

novembre 16, 2014

 

Interstellar ( C. Nolan)

Interstellar ( C. Nolan)

 

 

Un ex pilota vedovo, stordito dai troppi tonneau, vive in una landa imprecisata degli Stati Uniti assieme a padre giovanile, figlio maschio zotico, figlia genietta caratteriale. La landa, già brutta di suo, è resa peggiore da continue folate di sabbia con le quali tuttavia i protagonisti convivono, dedicandosi al passatempo di inseguire droni smarriti: la terra è ridotta ad essere un tale cesso – per via di misteriose calamità definite “piaghe” –  che devi divertirti con quel che trovi. Le scuole locali sono organizzate con programmi presi direttamente dalla Casaleggio e associati: vi si insegna che sulla luna non ci andò mai nessuno ed il mondo deve reggersi sui soli contadini, sicché chi ha altre velleità viene mandato a cagare senza tanti distinguo. Indispettito da cotali diktat, l’ex pilota stordito trova casualmente –  assieme alla figlia genietta – la sede del Norad ora locata alla quasi fallita Nasa: viene subito reclutato come capospedizione di una pattuglia di squilibrati, tra i quali emerge una scienziatina  stronza, figlia  del professore ora liquidatore della Nasa. La spedizione deve raggiungere alcuni pianeti individuati da altri squilibrati, mandati tempo prima nello spazio a cercar posti da ridurre a cesso e infestare di cretini. Lasciata landa schifosa  e famiglia, ex pilota vedovo e pattuglia partono. Raggiungono un primo pianeta, dove l’unico vantaggio è costituito dal far  surf su onde alte trecento metri. Deceduto un componente   e lasciate le onde altre trecento metri, constatato d’aver perso in circa due ore  ben ventitré anni di tempo terrestre, l’equipaggio litiga, perché la scienziatina stronza vorrebbe puntare sul pianeta ove pare alberghi uno squinternato con il quale copulò tempo prima ( sospendendo poi ogni pratica sessuale? Mistero.). Invece, la banda va su un altro pianeta, dal quale giungono dati  che lo fan risultare praticamente un club Valtur prima delle infiltrazioni mafiose: al contrario esso risulta all’atterraggio una sorta di Siberia fetida, dalla quale lo squinternato che per primo lo ha raggiunto manda dati falsi come passatempo. Ne seguono: rituale scazzottata, esplosione, ripartenza con incidenti a catena, decesso di altro componente dell’equipaggio, attraversamento buco nero per giungere all’ultimo pianeta rimasto, che si auspica decente. Qui l’equipaggio si divide: solo la scienzatina stronza viene lanciata verso il pianeta, mentre l’ex pilota vedovo si abbandona in un buco nero, dal quale però in qualche modo riemerge andando a  piazzarsi in una specie di scaffalatura dalla quale comunica con la figlia, divenuta scienziata ed assunta a chiamata alla Nasa: la figliola capisce come salvare il mondo, e già che c’è lo salva. Svegliatosi dopo non si sa quanto, l’ex pilota si trova su una specie di pianeta terra artificiale fatto a tubo, però verdissimo, rigogliosissimo. Rivede la figlia che è più vecchia di lui, poi parte perchè apprende che la scienziatina stronza è arrivata sul pianeta ma il di lei amato è sotterrato: dunque il campo ( pardon: il pianeta) è libero e si va su a botta sicura. La colonna sonora in pratica è una riedizione di Apollo di Brian Eno, le idee vengon tutte da Prometheus e Odissea nello Spazio. Salvo che qui l’unico personaggio totalmente positivo è un robot: sobrio, simpatico, attivo, utile, fa quel che gli dicono e provvede a molto, senza chieder nulla in cambio. Non si capisce perchè Napolitano non ne abbia ancora fatto il sostituto naturale di Renzi. Se consiglio di andare a vedere il film? Mah, durante la proiezione ho guardato molte volte l’orologio : qui sulla terra anche due ore e quarantanove minuti sono lunghe, non ci son cazzi, e sarà per questo che la parte di film sul tempo perduto mi ha molto disturbato. Sicché: fate Voi.

State bene.

Ghino La Ganga