Annie ne ha finiti sessanta.
dicembre 26, 2014
Mi è sempre parsa la classica prima della classe che vuol far l’alternativa: senz’altro brava e dotata di eccellente voce, eppure insopportabile nei suoi atteggiamenti pacifisti, terzomondisti, nutrizionisti, pessimisti. Troppo spesso fu considerata l’anima degli Eurythmics a discapito dell’invece sottovalutato Dave Stewart, un signor musicista che sovente dovette sopportar le di lei bizze. Quel suo arrivare stremata a fine concerto e quel suo supplicare gli astanti di fare offerte per qualsivoglia causa, se da un lato indicavano un’abnegazione degna di lode, dall’altra producevano nello spettatore il disagio di aver pagato il biglietto per una sorta di bizzarro snuff-show canoro con aggiunta di paternale. Non so a voi, ma a me tutto ciò ruppe spesso e dimolto i coglioni, facendomi dimenticare di aver trovato buona Here comes the rain again e divertente Sexcrime- 1984. Aggiungete il micidiale incontro della cantante con l’allora sindachessa di Milano Letizia Moratti, non so più per quale stramba iniziativa caritatevole: apparvero come due fissate monomaniacali che parlavano l’una all’opposto dell’altra, ma entrambe definirono l’incontro come eccellente ed utilissimo. Fu un fatto davvero inquietante, fors’anche più dell’aver dedicato Angel all’appena defunta Lady Diana. Comunque: auguri signora Lennox, tenga d’occhio il dosaggio dei calmanti.
State bene.
Ghino La Ganga
dicembre 26, 2014 at 3:24 am
nota eccellente, forse una delle migliori.
dicembre 26, 2014 at 11:23 am
@procellaria:
grazie, troppo buono.
Stai bene.
Ghino La Ganga