Il patto.

febbraio 7, 2015

largo del nazareno

“Oh.”

“Eh.”

“Il patto non era questo!”

“Lo so. Tu ti aspettavi una buonuscita di centomila euro, il mutuo sulla casa saldato, una transazione per quella storia dei soldi che avevi fregato, la proprietà della giulietta aziendale riscattata dal nolo, due escort pagate al mese per un anno. “

“Invece ho avuto cinquantamila euro in tutto, ancora tre anni di mutuo da pagare, la giulietta è ancora a nolo e la transazione non si è vista. Infine: le due escort mi han detto che non le avete pagate, dunque loro con me non ci vengono.”

“Capisco. Però qualcosa intanto hai avuto, su. Un po’ di soldi, una macchina per girare. Ti resta poco mutuo da pagare. Per la transazione vediamo di chiudere entro il mese, dài.”

“Ma le escort?”

“Adesso, anche tu, ti stai a fissare sui dettagli. Vedi di rigare dritto, sennò tutto quanto finisce come non vogliamo. Ci siamo capiti, vero? Così andiamo tutti d’accordo e nessuno ci rimette. Ciao.”

“Ma cosa dici? Mica conviene solo a me…  Senza escort si rischia una deriva autoritaria. Oh, ma mi senti o no? Pronto…”

(In sottofondo suggerisco: Owlle, Ticky Ticky. Statebene. Ghino La Ganga)