Emma on Sky with turban.

marzo 30, 2015

Emma Bonino  a Sky tg24

Emma Bonino a Sky tg24

 

L’hai vista su Sky con una specie di turbante in testa a coprir gli esiti della chemio lo sguardo più dolce ma sornione l’eloquio un po’ più strascicato  lamenta la fatica che ogni tanto la prende e la paura del dolore non della morte però  l’attenzione è costante le sue idee chiarissime il tono è da donna consapevole ma non spocchiosa una donna che conosce fin troppo bene i paesi arabi per dimostrarsi sorpresa da quanto accade laggiù dove parlano quelle lingue che lei sa fin da ragazza poi sulla corruzione cita Sciascia ma c’è quel finale con la giornalista che carognescamente   piazza la domanda lei che ha abortito non sente un vuoto non sente una mancanza? e lei che tranquilla le risponde affatto non rinnego nulla ora poi le due ragazze che ho adottato mi hanno reso perfino nonna pensi un po’ e tu pensi che se fossi lì vicino la abbracceresti forte.

(State bene. Ghino La Ganga)

fiction 1992

 

 

Poi c’è sta smania di fare fiction sul passato che non è mai passato come la fiction sulla Banda della Magliana sulla Mafia del Brenta voglio dire su quel passato che è passato ma ce lo ricordiamo fin troppo bene quel passato che qualche anno fa Eva Frapiccini Francesco Arena Rossella Biscotti Flavio Favelli ed altri artisti giovani cercarono di fermare idealmente in una mostra a Rivoli intitolata ‘La storia che non ho vissuto- testimone indiretto ‘ dove avevano piazzato opere come simboli metafore  allegorie dei fatti dei drammi delle sciagure dalla fine degli anni settanta in poi dagli anni novanta se ci pensate ne son passati solo poco più di venti e ce li ricordiamo anche meglio sono lì che li tocchi con le mani insomma adesso su Sky c’è la fiction ‘1992′ su Tangentopoli con la corruzione la Milano da bere i magistrati rampanti le ballerine televisive che cercano di sfondare la Lega che esplode Publitalia con Dell’Utri che inizia a formare Forza Italia con Accorsi rampante produttore televisivo che suggerisce ad un fabbricante di viti da ferramenta di acquistare spazi pubblicitari durante Non è la Rai perchè la guardano non solo le ragazzine ma anche i padri sporcaccioni che sono spesso artigiani oppure sono spesso bricoleur i quali padri poi quelle viti le acquistano magari senza confessare dove le hanno viste senza cioè confessare che hanno visto le viti che si autofilettano in mezzo alle ragazzine che sculettano sicché Accorsi gli dice “perché io e lei no, ma la gente là fuori è orribile” gli dice proprio così “la gente là fuori è orribile” lo scandisce bene or-ri-bi-le” allora qualcuno mi dice quando mai si farà una fiction complessiva per dire una volta per tutte che questo paese è orribile da sempre senza distinzione tra anni cinquanta anni sessanta anni settanta anni ottanta anni novanta anni duemila anni  duemilaerotti tutti quanti compresi nessuno escluso anche io anche  voi senza nostalgie del cazzo senza ipocrisie inutili siamo tutti orribili voglio dire un unico semplice atto di onestà alla fine cosa ci costa  tanto lo sappiamo cosa siamo dunque fatene una fiction complessiva non lasciateci vivere con il dubbio anzi con l’illusione di non esserlo.

(In sottofondo: Frankie Knuckels, Your Love. State bene. Ghino La Ganga)

sexy calze reggicalze

Dal basso del mio squallore, mai capirò un tedesco che – adducendo pene d’amore – si precipita  da diecimila metri uccidendo con sé centocinquanta disgraziati: quando in Germania, al costo di  poche decine di euro, ci si accoppia in luoghi confortevoli con meravigliose, spensierate e pulitissime ragazze, così serie da rilasciar perfino ricevuta fiscale. Il primo (anche non tedesco) che dice che volo basso lo mando a fare in culo subito e da terra, sia chiaro.

State bene.

Ghino La Ganga

Low.

marzo 26, 2015

Andreas Guenter Lubitz

Andreas Guenter Lubitz

 

 

Io non ho capito se volare low cost includa il pilota depresso.

State bene.

Ghino La Ganga

dance floor

 

 

Ti rendi conto che stai per compiere cinquant’anni quando, cercando brani su youtube, ti arrivano delle gran pubblicità di prodotti contro l’artrite del ginocchio.

Auguri a tutta la classe 1965, ragazzi.

State bene.

Ghino La Ganga

La scelta di Pitot.

marzo 24, 2015

i resti dell'Airbus precipitato sulle Alpi Francesi

i resti dell’Airbus precipitato sulle Alpi Francesi

 

 

Se risultasse provato che la causa del disastro è stata ancora una volta il congelamento dei tubi di Pitot – verificatosi su vari modelli  Airbus per la prima volta  ben dieci anni fa, e già responsabile di diversi incidenti tra i quali almeno uno con centinaia di morti –  dovremmo prendere atto che le compagnie aeree  sono governate da tempo da individui, per i quali la sostituzione di un   fondamentale pezzo difettoso è comunque troppo onerosa nell’era del low cost; oppure, dovremmo prendere atto che le compagnie aeree  sono dirette da tempo da individui per i quali la sostituzione di un fondamentale pezzo difettoso non è cosa urgente . Dunque, nel condannarli,  si dovrebbe scegliere se qualificarli come ignobili speculatori oppure osceni imbecilli. Applicando – contro la mia indole –  il favor rei, lascerei a loro la scelta. Avendo già stabilito per  entrambi i casi  la pena capitale, ovvio.

State bene.

Ghino La Ganga

bandiera albanese

 

L’imam chiede di accomodarsi in ufficio, «per non disturbare la preghiera». Lì, nella saletta ingombra di carte e libri – ecco il Corano tradotto –, Abdullah Seferi, 24 anni, albanese, si confessa. In Italia ha ritrovato la fede. «I miei genitori sono sempre stati contrari. Vivono in Albania, vorrebbero un figlio all’ occidentale, che beve e va in discoteca. Ho dovuto combattere, oggi va meglio».

(E’ un estratto dall’articolo di Rita Bartolomei sulle moschee ed i centri di cultura islamica presenti a Bologna, apparso oggi a pag. 17 di QN/Il Resto del Carlino. ‘Sto figlio albanese, che ha lottato contro i suoi genitori albanesi bevitori e discotecari, mi ricorda un vecchissimo pezzo di Antonio Rezza: quello dei genitori che si devono fare le canne di nascosto perché il figlio – reduce da San Patrignano – è diventato un proibizionista severissimo e rincasando sente l’odore di spinello fin dall’androne del palazzo. Sicché i due sventurati millantano d’essersi fumati una milde sorte, sigaretta ormai fuori commercio. Che aggiungere? Io in fondo i due genitori albanesi rifugiati a Tirana un po’ li capisco. Poracci. State bene. Ghino La Ganga)

La sensazione del padre.

marzo 23, 2015

Vanessa Marzullo con il padre

Vanessa Marzullo con il padre

 

 

Prova vergogna per cosa?

“Vergogna non come la intendono tutti quelli che ci hanno buttato addosso palate di fango, gratuito e stupido. L’effetto di quel fango sta passando. Te lo togli via perché sai che è fango strumentale, nato più che altro da beghe politiche. La vergogna che intendo è un’altra. È andare in giro e vedere che uno ti guarda in faccia con l’aria di chi pensa: “Eccola, adesso è qua. Beata e tranquilla. Ma se non c’era lo Stato che pagava… Se non c’eravamo noi cittadini che pagavamo…”. È una sensazione difficile da spiegare”.

(Sapesse che sensazione difficile da spiegare si prova nel leggere queste Sue parole sul quotidiano  Repubblica, signorina Vanessa Marzullo. Sapesse che sensazione difficile da spiegare si prova, nell’apprendere che Lei ha intenzione di tornare in Siria con Greta Ramelli . E’ davvero una sensazione difficile da spiegare. Forse è la sensazione che prova un padre, nel constatare come sua figlia non abbia imparato né impari granché dalla vita. Un padre che poi comincia a farsi delle domande sul dove ha sbagliato. Quelle domande che spero si ponga Suo padre, signorina Marzullo. Il sapere che non se le sta ponendo, mi provocherebbe una sensazione ancor più difficile da spiegare. Stia bene, e stiano bene i lettori. Ghino La Ganga)

Invalido con Gioia.

marzo 22, 2015

Monsignor Francesco Gioia

Monsignor Francesco Gioia

 

“Per venire da noi dovrebbe fare una selezione pubblica, a meno che non avesse un tipo di invalidità…”

“No, non ce l’ha purtroppo…”

(E’ un estratto dell’intercettazione  del dialogo tra Luigi Fiorillo, amministratore delegato di Ferrovie Sud Est, e Monsignor Francesco Gioia, che gli sta raccomandando l’assunzione di suo nipote. E’  pubblicato a pag. 6 di QN/Il Resto del Carlino di oggi. Il dispiaciuto ‘purtroppo‘ di Monsignor Gioia evidenzia una  rara coerenza: la sfiga della mancata invalidità del nipote, è correttamente lamentata  da un esponente di quella Chiesa che da sempre attribuisce grande fortuna a chi è fisicamente svantaggiato. Ora ci è più chiaro il perché: senza invalidità uno non parte davanti a tutti, anche se è il nipote del Vescovo. Hai voglia a pregare. State bene. Ghino La Ganga)

L’altra eclissi.

marzo 20, 2015

 

eclissi agosto 1999

tracciato visibilità massima dell’eclissi nell’agosto 1999

Angelica Bella nel 1999

Angelica Bella nel 1999

 

 

“Oh.”

“Eh.”

“E’ passata l’eclissi.”

“Già. Ti dirò: m’aspettavo di più.”

“Anche io. Alla fine è stata più o meno come quella del ’99. Un gran fracasso, una gran casino, tutti ad aspettare, gente che andò perfino in Cornovaglia. Io andai fino in Francia. Morale della favola: niente di che.”

“Bah, non sono d’accordo. Nel ’99 bastava andare nel posto giusto. Ad esempio: nella zona a sud di Budapest si vedeva benissimo. E mica solo l’eclissi, dico.”

“Ah. Ecco. Ma tu che ne sai?”

“Eh, ne so, ne so. Come si vedeva bene l’eclissi lì, guarda: non ti dico.”

“E perché io non ne sapevo niente?”

“Ma perché eri sposato. Infatti andasti in Francia alla foce della Senna con la tua signora, con ovvia sosta svuotaportafoglio a Parigi.  Io invece ero single, ed andai dritto a  Budapest.”

“Ah. Ecco il perché della foto.”

“Dici quella dell’eclissi?”

“No, l’altra.”

“Ah, ecco. Bravo. Hai capito. Eh, che bei tempi. Che bei momenti. Che bell’eclissi. Vabbè, bando alla nostalgia. Ciao.”

“Eh, fai presto te che hai visto l’eclissi in Ungheria nel ’99. Ciao.”

(In sottofondo suggerisco: The Avener feat.  Kadebostany, Castle in the snow. State bene. Ghino La Ganga)