A Silvio assolto.
marzo 12, 2015
( Un grazie a MadDog, che ha ispirato.)
Scusate, ma non sono d’accordo. La questione morale non c’entra. La vera colpa di Silvio Berlusconi è stata quella di ridursi a vivere come un decerebrato. Ciò che gli rimprovero come uomo – e che rimprovero ad ogni uomo – non è l’avere passioni di qualsivoglia tipo, bensì il farsi dominare da esse, fino a non distinguere priorità di sorta. Silvio Berlusconi riceveva telefonate da Nicole Minetti, Marysthelle Polanco o Aris Espinosa, le quali perentoriamente gli imponevano : visto che devi fare una cena per noi, telefona tu ad Elena (1). E lui ubbidiva. Ricevere ordini telefonici da Marysthelle Polanco, Nicole Minetti o Aris Espinosa, ed anteporne l’esecuzione ad impegni ben più rilevanti, non significa solo il ricevere (ed eseguire subito) ordini da donne dalle quali chiunque non dovrebbe riceverne: significa, ahimè, essere definitivamente perduto. Questa è la colpa di Silvio Berlusconi. La telefonata al dottor Ostuni fu una conseguenza. La trovata della nipote di Mubarak fu probabilmente la prima scusa idiota che gli venne in mente: una chiara comprova dello stato nel quale era ridotto. Silvio Berlusconi non andava processato, bensì sottoposto a cure serie. Il suo problema , oggi come allora, è di essere un vecchio sciagurato senza amici, circondato da una corte di assurdi individui tra i quali svettano i suoi familiari. Assolto dalla giustizia, è ora condannato da quella Chiesa Cattolica che da premier cercò ostinatamente di assecondare: la rivista Avvenire lancia strali sulla moralità perduta, come se nelle sagrestie degli ultimi vent’anni essa fosse stata ben conservata. Per un laico laico come me, questo resta l’aspetto peggiore. Non la virtù di quella burina di Ruby.
State bene.
Ghino La Ganga
(1) dall’intercettazione del 7 gennaio 2011.