Tra imbucati.
settembre 30, 2015
Collegati questo.
settembre 29, 2015
Ma allora di che parlavate?
settembre 28, 2015
Cosa era il comunismo per Ingrao?
“Cosa fosse nei suoi pensieri non lo so. Dello sviluppo dell’Urss, della Cina e di Cuba non abbiamo mai parlato, né lui ha scritto nulla. Però va fatta un’osservazione: la storia del comunismo reale di questi paesi non l’ha fatta lui come non l’ha fatta nessuno di noi. Se la storia è andata come è andata, chiunque di noi oggi può dire “forse ho sbagliato anche a tentare”. A Pietro non è venuto mai questo dubbio, di avere cioè sbagliato anche a tentare”.
Della parola comunismo voleva preservare il valore evocativo?
“Non credo, piuttosto ritengo che lui pensasse che fosse il solo modo di uscire da una crisi molto grave della società contemporanea”.
(E’ un estratto dall’ intervista rilasciata da Rossana Rossanda a Giovanna Casadio e pubblicata su L’Espresso. Nella mia vita, io non sono stato granché di sinistra. Se però lo fossi stato convintamente, e leggessi oggi l’intervista di cui sopra, mi chiederei come ho fatto per decenni a credere in sedicenti intellettuali di sinistra: i quali, quando parlavano, omettevano di discutere non solo di comunismo, ma pure dell’Urss, della Cina e di Cuba, e della parola stessa comunismo non sapevano bene che fare. Un po’ come se due sedicenti esperti di calcio si scordassero di parlare non solo di gol, ma pure del Barcellona, del Liverpool e del Bayern Monaco, ed avessero caro il fuorigioco in primis perché la parola suona bene, indi perché è un possibile schema tattico da usare alla disperata quando la partita va in vacca. La storia di Ingrao che caccia la Rossanda e gli altri del Manifesto, poi li insegue per unirsi al gruppo, poi discute con esso – senza che l’uno capisca nulla dell’altro e viceversa, secondo la rossandiana logica del non detto e del conseguente fraintendimento – va riletta ora come un capolavoro dell’assurdo: resta da capire come si sente oggi chi li ha seguiti. Secondo me, abbastanza di merda. Anzi: proprio di merda, ecco. State bene. Ghino La Ganga)
Mi spiace constatare.
settembre 27, 2015
Carolina detta Carol.
settembre 25, 2015
Tante circostanze le impedirono d’ottenere maggior fortuna: quando le conferirono il Leone d’Oro alla Biennale del 2003, alla tenera età di 85 anni, accolse il premio dichiarando d’aver fatto per troppo tempo una vita miserabile. Non riuscivano a classificarla in una corrente, sicché la inserirono prima tra gli esponenti dell’arte concreta, poi dell’informale, poi dell’arte povera. Probabilmente ciò dipese dal fatto che cercava di raffigurare corpi umani secondo l’emozione del momento, usando tela, colori e materiali vari come strumenti di uno sfogo erotico tanto lucido quanto privo di mediazioni. Creava e dipingeva così come dialogava: brutalmente diretta, riscuoteva più simpatia e complicità dai colleghi uomini che amicizia e solidarietà dalle colleghe donne. Peccato non averci mai potuto parlare. Addio, artista di carattere.
(State bene. Ghino La Ganga)
Epoca.
settembre 25, 2015
V.ery W.age.
settembre 24, 2015
“Oh.”
“Eh.”
“Hai presente il mio sistema a bomboletta tra fondoschiena e sedile, per non far sentire la puzza in auto quando ne molli una?”
“Sì. Ardito, artigianale. Però interessante. Funziona?”
“Ha dei problemi. Tutto è cominciato quando è salita in auto Elena con quella sua amica stronza, la Barbara. Volevano testare il mio sistema, perché il moroso di Barbara ne molla di paurose a finestrini chiusi. Spegne pure il climatizzatore. “
“Ah. Osta. Una vera sfida. E che è successo?”
“Abbiamo ricreato le condizioni e ne ho mollata una media, poi ho attivato la bomboletta. Loro si sono messe a dire che c’era una gran puzza. Io spruzzavo, ma quelle due insistevano. Dopo han sentito il rumore della bomboletta, han capito il trucco.”
“E quindi?”
“Ah, volevano scendere tutte inorridite. Dicevano che avevo tradito la loro fiducia di utenti confidanti nella mia inventiva ed affidabilità tecnologica. Io ho tirato giù la sicura. Mi sono fermato e le ho fatte scendere solo quando han racimolato cento euro da darmi come buonuscita. “
“Mi sembra giusto. In fondo, il passaggio di prova tu l’avevi dato. Mica è colpa tua se il sistema deve ancora essere perfezionato.”
“Già. E poi, insomma: di fronte a certe liquidazioni, che saranno mai cento euro per scendere da un’auto che puzza di scoreggia?”
“Ma certo. Ora anzi hai un piccolo capitale per perfezionare il prodotto. Bravo.”
“Già. Ora vado a comprare un’altra bomboletta, magari più sensibile. Ciao.”
“Bravo. Tienimi aggiornato. Ciao.”
(In sottofondo: Sheila E, A Love Bizarre. State bene. Ghino La Ganga)
V.ery W.aste.
settembre 22, 2015
“Oh.”
“Eh.”
“Tu hai la passione per le auto tedesche.”
“Certo. Le paghi di più, ma sono meglio.”
“Capisco. Io invece ho sempre preferito le auto low cost.”
“Mh. Acquisti solo sottomarche?”
“Sì, certo. Anche per quanto riguarda gli accessori, i dispositivi. Per esempio: anziché il satellitare di serie, ne prendo uno a basso costo in aftermarket.”
“Beh, sono scelte. E per l’inquinamento come fai?”
“Quello è difficile. Mica tutti hanno certe tecnologie avanzate come quella che frega i controlli con un software. Mica tutti hanno il ricircolo che purifica l’aria a bordo e la profuma pure.”
“Vero. Quindi?”
“Quindi mi sono dovuto ingegnare a basso costo. Bomboletta dietro al sedere, serie di elastici e cordine per premere lo spray. Quando ne mollo una, via che spruzzo.”
“Osta. Geniale. Risultati?”
“Non entusiasmanti. Sulla mia auto non vuole salire nessuno.”
“Mh. Capisco. Però il sistema va sviluppato, dài. Non demordere. Per queste cose mica ti fan la multa.”
“No, per fortuna. Quindi non demordo. Cerco di perfezionare. Ora vado. Ciao.”
“Ciao.”
(In sottofondo: Sweet, Love is like oxygen. State bene. Ghino La Ganga)
Miss Italiane.
settembre 21, 2015
Mentre attraversi la strada sulle strisce una tua conoscente in bicicletta a pedalata assistita accelera di colpo te la ritrovi addosso ti scansa all’ultimo urlandoti “oh stronzo” poi vede che sei tu e grida “ah ciao ghino” arrivi in ufficio sul pc ci sono le news con la foto della nuova miss italia con michael jordan tatuato sull’alto coscia in quel momento il tuo collega di studio ti chiama perplesso per mostrarti l’invito di alcune vostre ex compagne di scuola oggi cinquantenni hanno indetto una festa perché mancano novanta giorni al natale si son fatte la foto sotto ad un abete indossando costume da bagno e berretta rossa suona il cellulare è una tipa che deve pagarti quindi ha pensato di cederti un suo credito verso una sua amica che le deve dei soldi.
( In sottofondo: Petite Meller, Baby Love. State bene. Ghino La Ganga)